Consigli come arrestare il computer per lunghi tempi d’inattività
Molti sanno che è buona abitudine, prima di partire per la sospirata località di vacanza, adottare semplici accorgimenti, per mantenere e poi ritrovare in buono stato elettrodomestici, impianti vari e persino automobili e motociclette. Non tutti forse sanno che la medesima accortezza andrebbe adottata anche nei riguardi del proprio computer, che è una macchina delicata quanto, se non di più, tutti gli altri dispositivi elettrici che abitano la propria casa. Si tratta di una serie di misure mirate, da una parte, ad assicurare il vostro PC da inconvenienti esterni come sbalzi di tensione o scariche elettriche e, dall’altra, a mantenere, per così dire, in salute sistema operativo e software vario in modo tale da non incontrare alcun problema al riavvio del PC dopo un lungo periodo di inattività.
Occhio alla corrente!
Nel caso si preveda un lungo periodo di assenza da casa, è buona precauzione staccare sempre TUTTE le spine dalle prese di corrente, onde scongiurare una seppure remota possibilità che una sovratensione nel circuito di alimentazione della macchina possa danneggiare – spesso irreparabilmente – la delicata componentistica. Un altro cavo sicuramente da scollegare è il doppino che giunge al modem-fax-router dalla presa della linea telefonica: non di rado infatti, le scariche elettriche dovute ad improvvisi e impetuosi temporali riescono a sorpassare le protezioni e gli isolamenti delle centrali telefoniche arrivando a distruggere l’apparecchio ricevente e quanto ad esso collegato.
Per evitare ogni inconveniente, andrebbero scollegati tutti i dispositivi connessi alle porte seriali (modem e mouse ad esempio), perché risultano particolarmente sensibili alle cariche elettrostatiche che si generano in mancanza di un ottimo collegamento di terra.
Per le periferiche esterne con alimentazione indipendente – come monitor, stampanti, scanner e simili – occorre adottare la stessa strategia: devono essere ugualmente scollegate dalla sorgente elettrica e, possibilmente, anche dal PC.
Magari con l’ausilio di qualche etichetta autoadesiva si possono identificare i cavi, in modo da evitare problemi al momento del ripristino del sistema. Le stampanti a getto d’inchiostro richiedono sicuramente qualche attenzione aggiuntiva: gli ugelli dai quali esce l’inchiostro tendono ad incrostarsi ed otturarsi.
La migliore soluzione, in questo caso, è rimuovere e riporre le cartucce, con un opportuno imballo ermetico, in luoghi freschi e non soleggiati, in modo da ridurre al minimo la possibilità che l’inchiostro si asciughi. Nel caso di modelli di stampanti nei quali la testina di stampa sia separata dalla cartuccia contenente il colore, è opportuno sostituire quest’ultima con una cartuccia vuota, e stampare un documento fino a esaurire completamente tutti gli inchiostri.
Così il liquido residuo contenuto nella testina verrà eliminato e non si correrà il rischio di incappare in fastidiose otturazioni.
Coloro che possiedono PC con oltre tre anni di vita,
è bene controllino lo stato della batteria al litio presente sulla scheda madre: in media la sua durata è di 5 anni, ma per evitare di rimanere bloccati alla prima riaccensione da un bell’errore tipo “CMOS BATTERY LOW FAILURE”, (errore di batteria del bios scarica), è consigliabile farla sostituire da un tecnico. Il ricambio non costa oltre le 6 Euro e l’intervento richiede dieci minuti al massimo, salvo casi particolari.
La salvezza del sistema operativo A livello software, invece, occorre sempre effettuare delle copie di sicurezza dei propri dati importanti, prima di abbandonare il personal computer per lungo tempo: tuttavia è bene ricordare che, la duplicazione dei file critici, dovrebbe essere intesa più come una sana abitudine che come un evento eccezionale.
Il disco fisso dove sono memorizzati tutti i programmi e i dati è un dispositivo elettromeccanico che può soffrire di numerosi inconvenienti, tra i quali il danneggiamento del supporto magnetico o delle testine di lettura e scrittura: rimane acceso e in rotazione costante per il 90% del tempo durante il quale viene utilizzato il PC e, di conseguenza, è soggetto a facile usura.
Oltre a effettuare una copia di sicurezza dei propri dati, è dunque opportuno fare una copia su dischetto di alcuni file essenziali per il corretto avviamento e funzionamento del sistema operativo
• C:\CONFIG.SYS: simile al precedente, permette anche di riconfigurare i principali dispositivi dei PC e i driver per la gestione della memoria.
• C:\WINDOWS\SYSTEM.DAT: è un file indispensabile perché rappresenta il Registro di Configurazione di Windows ; si può modificare con l’utility Regedit fornita insieme al sistema operativo stesso.
• C:\WINDOWS\*.INI: sono file che contengono delle informazioni utili quali la configurazione di elementi secondari non inclusi nel system.dat (come ad es. la modalità video, le proprietà dello schermo, lo screen saver e via dicendo) o eventualmente dei settaggi associati a particolari applicazioni.
Per sicurezza, nel caso non se ne disponga già, bisogna anche preparare un “Dvd di avvio”: se proprio il PC non dovesse ripartire, si potranno sempre ripristinare i file corrotti avviando da dischetto. Gli inconvenienti al “riavvio” Il momento critico di ogni dispositivo elettronico, dopo un lungo periodo di inattività (che, mediamente, può essere considerato tale ove superi i 20/30 giorni), si può riscontrare nella maggior parte dei casi durante la fase di accensione: nei primi istanti nei quali viene fornita l’alimentazione elettrica, i circuiti sono costretti a “sopportare” uno shock termico per passare dalla temperatura ambiente a quella di funzionamento a regime.
Nello stesso momento, le parti elettromeccaniche riprendono a muoversi e possono improvvisamente risentire di depositi di sporcizia o “disassamenti” meccanici. I principali problemi si manifestano spesso per colpa di un accumulo di polvere nel contenitore del computer che, aspirando l’aria “fresca” dalla parte anteriore e espellendo l’aria “calda” dalla ventola posteriore, necessita di una pulizia interna periodica.
Per ovviare a questo problema basta munirsi di aspirapolvere, o di un pennello, e di tanta buona volontà. I veri guai sorgono quando il PC rimane spento per diversi giorni consecutivi e il pulviscolo presente al suo interno si deposita su tutti i componenti, inclusi quelli elettromeccanici come l’unità floppy, il lettore di CD-ROM e le ventoline di raffreddamento tanto della CPU che dei chip delle schede video. Inconvenienti come dischetti illeggibili o CD-ROM che saltano durante la lettura o, peggio, ventole particolarmente rumorose che a tratti si bloccano o rallentano la velocità di rotazione, sono spesso dovuti ad accumuli di polvere.
Ed è bene tenere presente che, per esempio, il blocco di una ventola di raffreddamento dedicata alla dissipazione diretta del calore proveniente dal processore o da altra periferica interna, può far alzare la temperatura di funzionamento fino a bloccare il sistema o, addirittura, distruggere il componente. In questo caso non resta che mettersi il cuore in pace e rivolgersi a personale specializzato. Ciò non significa che non si possano prendere alcune precauzioni, prima di ritrovarsi a piangere sul latte versato.
La prima consiste nel mantenere un’areazione corretta all’interno del cabinet (l’involucro metallico) del PC: quindi, prima del riavvio, pulite con cura, usando un pennello di medie dimensioni, sia i fori che le feritoie anteriori, e poi le ventole di circolazione dell’aria.
Come ulteriore provvedimento per la salvaguardia delle unità a disco (floppy e CD) è consigliabile utilizzare un kit di pulizia apposito prima di ogni arresto a lungo termine: in questo modo si evita che la polvere e l’umidità possano depositarsi e cristallizzarsi sulle testine di lettura Non è una cattiva idea anche aprire il cabinet (dopo aver spento e scollegato il computer dalla tensione elettrica) e sincerarsi che le ventole della CPU e del chip della scheda grafica girino correttamente nei loro alloggiamenti e non siano bloccate da grumi di polvere.
Potete aiutarvi con un pennellino molto piccolo, uno stuzzicadenti, o, meglio ancora, con una bomboletta di aria compressa ma siate comunque molto delicati.
La voce del computer Alla prima riaccensione del PC, dopo aver ripristinato e controllato più volte tutte le connessioni, prestate qualche minuto d’attenzione alla “voce” della macchina: in questo momento tutte le parti meccaniche ed elettroniche riprendono a funzionare dopo un lungo periodo di inattività. Normalmente tutto procede come di consueto e non si verificano inconvenienti di alcun tipo.
Tuttavia prestando un po’ d’orecchio ci si può accorgere se qualche cosa non funziona come dovrebbe. Fate attenzione a…
• …piccoli rumori, magari associati a strani ronzii ed eventualmente lievi vibrazioni anomale, potrebbero preannunciare l’usura o, comunque, il malfunzionamento delle ventole di circolazione dell’aria: occorre adoperarsi per scoprire la reale entità del problema, perché, come già detto, nel caso di blocco delle stesse, il PC diventerebbe rapidamente instabile e l’eccesso di calore sviluppato potrebbe guastare alcune componenti.
• …strani rumori meccanici, in parte ripetitivi, indicano spesso qualche anomalia del disco fisso e vanno considerati immediatamente come un problema importante: capita che gli hard disk manifestino in anticipo, con tentativi ripetuti di lettura e rintocchi sospetti, un guasto imminente e, in tale caso, è necessario provvedere rapidamente a salvare i file importanti su un altro supporto, EVITANDO DI SPEGNERE LA MACCHINA (potrebbe anche non ripartire).
Il rumore di un disco fisso difettoso è generalmente inconfondibile, e si distingue bene dal “sano crepitio” delle normali operazioni di lettura e scrittura.
• …dei “beep” ripetuti in fase di accensione possono avere molti significati, in quanto comunicano che la procedura di avvio e di test dei componenti fondamentali non è giunta al termine correttamente: il tentativo più banale, ma a volte risolutivo, consiste nello spegnere la macchina, ricontrollare tutte le connessioni ed eventualmente verificare che non si sia inavvertitamente allentata qualche scheda interna del PC. La mancanza della scheda video si manifesta proprio con una serie di “beep” di errore.
• Se dovesse apparire un errore relativo al BIOS, non disperate: spesso significa solo che il PC, per colpa della batteria interna, probabilmente scarica, ha perso la configurazione delle periferiche installate (floppy disk, hard disk, etc) e l’intervento – da far eseguire solo a persona competente – si riduce al settaggio di alcuni parametri (non più di 10 minuti di lavoro). Per prevenire questo seccatura, occorre controllare periodicamente anche lo stato dell’orologio interno del PC (Real Time Clock) che, in mancanza di alimentazione di rete, funziona sempre e solo grazie alla batteria interna. Qualora l’orario indicato da Windows dovesse risultare errato, è giunto il momento di sostituirla.
I problemi che si possono manifestare dopo un lungo periodo di inattività di un PC non sono molti, soprattutto perché le operazioni da eseguire per il buon funzionamento della macchina si riassumono in pochi interventi di ordinaria manutenzione.
Lo spegnimento del PC quindi non rappresenta alcun rischio e, data la calda stagione, è quasi d’obbligo augurare a tutti (PC compresi!!) una buona estate in compagnia di una fresca bevanda
Salvare e ripristinare il Registro di Configurazione di Windows
In ambiente Windows Fate clic sul pulsante Avvio (Start) in basso a sinistra sul desktop di Windows e selezionate la voce Esegui… Nella casella di testo Apri digitate REGEDIT Fate clic sul pulsante OK. Nella finestra del Registro di Configurazione fate clic sul menu Registro di configurazione e selezionate la voce “Esporta File Del Registro Di Configurazione”. Indicate un nome con il quale desiderate salvare il file di registro e il percorso di salvataggio: viene effettuata una copia di sicurezza.
La copia potrà poi essere importata con l’opzione Importa file. Attenzione! Non effettuate nessun altra operazione sul Registro di Configurazione che non sia l’esportazione dello stesso, a meno che non siate utenti già esperti.
Prima di partire per le beneamate vacanze
non dimenticate di seguire queste poche ma fondamentali regolette. Pochi suggerimenti che potrebbero evitarvi un’infinità di seccature al momento del vostro rientro…
• Staccate dalla presa elettrica le spine del PC e delle periferiche indipendenti.
• Staccate il doppino telefonico collegato al modem\fax.
• Rimuovete la cartuccia d’inchiostro all’interno della stampante, e riponetela in un imballo, possibilmente ermetico, da conservare in un luogo fresco e asciutto.
• Controllate ed eventualmente sostituite la batterie al litio della scheda madre.
• Copiate su dischetti i file di sistema necessari per l’avvio del sistema operativo.
• Se non l’avete già fatto, create una copia di salvataggio dei vostri dati più importanti.
• Eliminate polvere e pulviscolo dalla ventola di raffreddamento del cabinet e dal lettore di CD-ROM.
• Coprite la tastiera e il monitor con una delle apposite “buste antipolvere” (anche rigide) che si trovano in commercio a basso prezzo. In mancanza d’altro, anche un telo di cotone può servire allo scopo.
• Non lasciate dischetti magnetici o CD-ROM all’interno dei lettori. Riponete i CD-ROM nelle loro custodie rigide e fate attenzione a non lasciarli in luoghi particolarmente caldi o direttamente esposti al sole.
• Mettete tutti i vostri dischetti magnetici in contenitori chiusi. Non lasciateli in zone umide, esposte al sole o caratterizzate da campi magnetici o elettricità statica: evitate quindi i paraggi del televisore, di casse acustiche non schermate (è il caso degli impianti stereo “da salotto”), cavi elettrici non interrati o murati e via dicendo.