Pronto soccorso PC


Cosa bisogna fare se il computer non si accende o si “inchioda”all’improvviso?

La cosa più importante è mantenere la calma,poi basta seguire alcune semplici procedure di controllo e verifica

Entrati negli uffici con compiti marginali, e nelle case per farci giocare e divertirci, i PC in pochi anni si sono trasformati in macchine pressoché insostituibili. Nelle loro capaci memorie sono conservati i fogli elettronici dell’ufficio come le foto delle vacanze, le lettere ai fornitori e il video del matrimonio, codici bancari e bollette della luce. Probabilmente, di molti documenti non si ha nemmeno più una traccia cartacea: tutto è conservato, catalogato, schedato nei nostri PC.

Ma proprio per questo, un qualsiasi inconveniente a questa macchina così pervasiva rischia di avere serie conseguenze. Soprattutto se l’inconveniente è grave, le conseguenze possono andare dall’impossibilità di terminare un lavoro nei tempi stabiliti, alla perdita di dati preziosi contenuti nel disco fisso (ma voi avete fatto il backup, vero? Vero!?).Se il PC non parte

Eventi ineluttabili Molti si comportano come se il computer fosse un oggetto dalla perfezione sovrumana e, come tale, non soggetto a guasti. Così, non fanno manutenzione, non eseguono regolarmente le copie di sicurezza, non preparano piani per superare le emergenze. Male, malissimo. I computer non sono perfetti, anzi: essendo macchine complesse, sono soggette a guasti come qualsiasi altra; anzi, più di molte altre, perché le cose che possono rompersi sono davvero tante.

Ricordate la prima legge di Murphy? “Se una cosa può andare male, di sicuro succederà”; bene, sappiate che questa legge è stata enunciata in un centro di calcolo. Un posto dove ci sono solo computer molto più robusti e sicuri di quelli che avete sulla scrivania. Ma se volete un parere meno generico, fidatevi delle parole del presidente di una fra le maggiori case produttrici di dischi fissi, che ha dichiarato qualche anno fa: “Il vostro disco si romperà. Non è questione di se, ma di quando”. Vi abbiamo spaventati abbastanza? Speriamo di sì, perché l’intento era proprio quello: convincervi che l’unico modo per minimizzare le conseguenze di un guasto grave è di avere copie di sicurezza di tutti i vostri dati. Pensateci prima, dunque, per non pentirvene dopo.

Quando capita… capita! Sta di fatto che, prima o poi, il guasto grave succede. Come abbiamo accennato, ci sono mille cose che possono andare storte, provocando conseguenze che vanno dal semplice fastidio alla perdita completa dei dati. In questo articolo ci occuperemo in particolare di due eventi critici che inpediscono totalmente l’uso del PC: la mancata accensione e il blocco completo del sistema. In entrambi i casi, ci sono fondati sospetti che l’origine del problema sia un guasto o un malfunzionamento dell’hardware della macchina, ma come sempre in informatica non ci sono certezze: la motivazione del problema potrebbe essere un’azione compiuta dall’utente, e non necessariamente pochi secondi prima.

Cominciamo dalla mancata accensione: un mattino vi sedete alla scrivania, premete il pulsante On e il PC non dà segni di vita. Che fare? Prima di tutto bisogna cercare di determinare la natura del guasto, isolando il componente difettoso. Dopodiché dovremo decidere se è una cosa che possiamo riparare noi, o se dobbiamo ricorrere a un tecnico. Per fare questo, bisogna seguire un metodo. Se il computer è inesorabilmente spento e silenzioso, la cosa migliore da fare è seguire il percorso dell’energia elettrica, senza trascurare registry-revivernulla, per esempio: siete sicuri di aver acceso il monitor? Si comincia quindi verificando che la presa elettrica del muro fornisca effettivamente corrente. Per farlo, staccate il PC e collegate un altro apparecchio elettrico (una lampada, una radio). Se l’energia c’è, riattaccate bene la spina e proseguite lungo il percorso della rete. Se avete interposto fra presa a muro e PC un dispositivo contro le sovratensioni (presa multipolare protetta o gruppo di continuità) dovete verificarne il funzionamento a valle – in pratica controllare che la corrente passi e si presenti all’uscita del dispositivo. Fatto questo, controllate il cavo di alimentazione, in particolare le due spine ai suoi due capi. Non avete idea di quanti interventi di assistenza a domicilio si risolvano con il cambio del cavo di alimentazione: un’eccessiva usura o uno strattone potrebbero aver strappato i contatti; un animale domestico potrebbe aver morso il cavo, cortocircuitandolo, e così via. Se il cavo appare integro, potete passare a esaminare il pulsante di accensione.

Verificate che non sia bloccato, che non faccia rumori strani azionandolo e che i cavi e contatti siano ben collegati. Verificato il pulsante, si passa a controllare l’alimentatore del PC. Se riceve corrente dal cavo, ma la ventola è ferma, ci sono ottime probabilità che il guasto sia imputabile a questo componente. Per esserne sicuri, procuratevi un tester (un piccolo apparecchio che misura tensioni, correnti e resistenza elettrica), aprite il PC e controllate se c’è tensione nei connettori che dall’alimentatore vanno ai dischi fissi. Questi connettori hanno due cavi neri a zero Volt e due cavi colorati che devono risultare a +5 e +12 V. Se tutti i voltaggi sono a zero, il colpevole è proprio l’alimentatore e va sostituito. Ma attenzione, il guasto all’alimentatore potrebbe essere stato provocato, per esempio, da un corto circuito nella scheda madre; nel qual caso anche il nuovo alimentatore avrebbe vita breve.

Quindi, prima di collegare il nuovo alimentatore, controllate bene la scheda madre e gli altri circuiti nel PC, alla ricerca di segni di un eventuale cortocircuito: zone annerite, saldature fuse, eventuali corpi metallici estranei appoggiati sui circuiti. Se invece l’alimentatore funziona e fornisce ai capi dei suoi connettori le tensioni richieste dal PC, il problema riguarda componenti ancora più a valle. Il guasto potrà quindi riguardare la scheda madre o le componenti a essa collegate. La cosa migliore da fare a questo punto è togliere quante più schede PCI possibile, staccare tutte le periferiche e riprovare ad accendere il computer con la dotazione ridotta al minimo.

Può essere utile anche un approccio più radicale: togliere anche le memorie e staccare tutti i cavi multipolari, poi ricollegare il minimo indispensabile per far ripartire il PC. In questo modo, se il guasto era dovuto a un falso contatto ci sono buone probabilità che la situazione si normalizzi. Se a questo punto il computer si riaccende, avete isolato il problema alle schede aggiuntive, e ora potrete reinserirle a una a una finché il problema non si ripresenta, permettendovi a questo punto di determinare con sicurezza la natura del guasto – o potrebbe anche semplicemente trattarsi di un’incompatibilità fra un componente appena installato e il resto del sistema. Se invece anche così non ci sono risultati, il guasto riguarderà con ogni probabilità la scheda madre o il processore.

 

È il momento di rivolgersi a un tecnico. C’è anche la possibilità che il PC inizi la sua procedura di accensione, ma si blocchi prima ancora di caricare il sistema operativo. Se quando accendete la macchina sentite un singolo “beep” dal suo altoparlante, vuol dire che il test base della scheda madre viene eseguito. Il problema quindi potrebbe risiedere o in un’alterazione del BIOS, o in un problema al disco rigido che contiene il sistema operativo. Nel primo caso, bisognerà resettare il BIOS, seguendo le istruzioni del fornitore della scheda madre. Di solito c’è un ponticello sulla scheda da attivare, oppure potete togliere la batteria della scheda madre per un quarto d’ora. Se il problema riguarda il disco, invece, è possibile far partire il computer dal CD di installazione di Windows, o da un CD di utility dotato di software per l’avvio, o ancora, se il vostro PC prevede questa possibilità, da un Pendrive contenente il boot del sistema

 

Se il PC non parte

Ecco in sintesi le dieci cose da fare se il PC non si accende:

  1. Niente panico
  2. Controllare che si sia corrente elettrica
  3. Controllare gli interruttori di PC e monitor
  4. Verificare i cavi di alimentazione
  5. Ascoltare se le ventole funzionano
  6. Annusare se dal PC arrivano odori di bruciato
  7. Staccare tutte le periferiche
  8. Estrarre tutte le schede PCI
  9. Scollegare tutti i connettori e le memorie
  10. Rimontare il minimo indispensabile (memoria e scheda grafica) e riprovare

Quando il computer non parte, bisogna iniziare dalle cose che sembrano ovvie.

C’è corrente nella presa? Il cavo è in buone condizioni? La tensione arriva fino all’alimentatore?

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