Programmi per configurare il sistema operativo


Opzioni nascoste, comandi ormai dimenticati, programmi per modificare l’aspetto e la configurazione del sistema operativo: tutto questo è “tweaking”!

 

Tweaking è un termine inglese che sta per “mettere a punto”, e costituisce un modo come un altro di prendersi cura del PC: si tratta di interventi a metà strada tra la semplice ottimizzazione del sistema operativo e l’hacking vero e proprio.migliorare le performance del sistema operativo

L’utente spinge il software un po’ oltre i suoi limiti, modificando determinati dettagli del sistema operativo e delle applicazioni con procedure talvolta ufficiali e documentate, talvolta un po’ meno. I tweak si dividono in due gruppi:

  • quelli che si possono attivare direttamente dall’interfaccia di Windows (comandi ufficiali nascosti nei meandri delle finestre di configurazione che vanno a modificare impostazioni predefinite),
  • quelli che richiedono un intervento più diretto “sotto il cofano”.

Questi ultimi di solito si ottengono mettendo mano direttamente al Registro di configurazione di Windows (il cuore del sistema, in cui sono memorizzate tutte le informazioni necessarie al funzionamento del computer e dei programmi) o utilizzando software che, in sostanza, fanno la stessa cosa evitando all’utente di modificare uno per uno i valori delle chiavi chiamate in causa. Il mondo dei programmi di tweaking offre parecchi spunti al popolo degli “smanettoni”. In queste pagine vi daremo suggerimenti sicuri e vi indicheremo alcuni software specifici per ottimizzare determinati aspetti di Windows, per chiudere poi con una breve guida alla scoperta di uno dei più completi pacchetti di utility per PC oggi sul mercato: TuneUp Utilities

Combattere gli aggiornamenti coi tweak

Mantenere il sistema sempre aggiornato all’ultimo Service Pack e alle patch più recenti è fondamentale, ma farlo è anche più difficile di quanto possa sembrare. Uno dei più noiosi effetti collaterali degli aggiornamenti di Windows è il riavvio automatico del sistema dopo la fase di update.

Finita l’installazione degli aggiornamenti,

infatti, si hanno 60 secondi per interrompere il conto alla rovescia, dopodiché il PC si spegne, a dispetto di qualsiasi altra cosa si stia facendo. Le soluzioni più immediate non sono le migliori (disattivare gli aggiornamenti automatici non è cosa saggia, né si può pensare di presidiare costantemente il PC per paura che si riavvii di sua spontanea volontà). Vi consigliamo quindi e di utilizzare un piccolo programma chiamato Auto Reboot Remover: lo potete scaricare gratuitamente all’indirizzo intelliadmin.com/index.php/downloads L’unica funzione di questo piccolo file è quella di disabilitare il reboot automatico che segue gli aggiornamenti.

Gli update vengono così regolarmente scaricati e installati non appena disponibili, ma la terribile finestra del conto alla rovescia si trasforma in una meno intrusiva richiesta di riavvio da parte dell’utente.

Un altro piccolo problema ha cominciato ad affliggere Windows.

Qualcuno di voi avrà già notato che, dopo l’installazione di questo poderoso aggiornamento, dalla Barra delle applicazioni di Windows è sparita la toolbar Indirizzo, che permette di aprire pagine Web e lanciare applicazioni semplicemente digitando il comando in una casellina di testo. La sparizione di questa barra è l’ennesima conseguenza della querelle tra Microsoft e le commissioni antitrust di mezzo mondo: la barra Indirizzo renderebbe ancora maggiore l’integrazione tra il sistema e Internet Explorer, integrazione che è vista da più parti come atto di concorrenza sleale. Purtroppo questa barra era molto comoda, ed è un vero peccato doverne farne a meno: vi consigliamo perciò di sperimentare un suo sostituto gratuito “a prova di Service Pack”, chiamato MuvEnum Address Bar muvenum.com.

L’ultima annotazione è per gli utenti di Windows Vista.

L’installazione del Service Pack  non elimina dal sistema i file obsoleti che va a sostituire, ma li tiene “di scorta” nel caso si decida un giorno di disinstallare il Service Pack 1. Una volta che avete constatato che questo aggiornamento non ha effetti negativi sulla vostra macchina, non c’è nessun motivo reale per voler disinstallare il corposo aggiornamento; potete quindi utilizzare l’apposito comando di rimozione dei file non più utilizzati presente nello stesso Service Pack, per ripulire il sistema da tutti questi file.

Con la combinazione di tasti WIN+R aprite la finestra Esegui, e al suo interno digitate il comando “vsp1cln.exe”.

 

Tweaking, modding e hacking

sono tre tipi di intervento diversi, caratterizzati da una cifra comune: la determinazione a far funzionare ciò che si ha per le mani esattamente come si vuole, a dispetto dei suoi limiti. E, perché no, il piacere un po’ fanciullesco di smontare le cose per capire come funzionano, e magari fare qualche ritocchino qua e là per sentirle più proprie.

Tuttavia tra queste tre attività una certa differenza c’è….

Tweaking Intervento tramite software per modificare il funzionamento di un programma o del sistema operativo, di solito per renderlo più efficiente, o, comunque, più aderente alle proprie necessità e abitudini di utilizzo. Il termine italiano più vicino a tweaking è probabilmente ottimizzare”.

Modding Eseguire un modding significa modificare il software o l’hardware del PC, solitamente dal puro punto di vista estetico. Il modding del software riguarda soprattutto l’aspetto delle finestre e dell’interfaccia delle applicazioni; il modding dell’hardware prevede l’installazione di accessori, la riverniciatura di alcune parti, l’inserimento di dispositivi luminosi, l’aggiunta di elementi estetici con uno slogan fisso in mente: più è strambo, meglio è.

Hacking L’hacking prevede un intervento sull’ hardware o sul software del PC non tanto per renderlo più efficiente, ma piuttosto per aggirare una sua limitazione, spesso non giustificabile tecnicamente. L’hacking è una specie di “lato oscuro del tweaking”, e, come è facile immaginare, non è visto di buon occhio da chi produce hardware e software. Modificare una chiave di registro perché un determinato programma non richieda più un codice di registrazione, o intervenire fisicamente sulla circuiteria di un telefono “bloccato” perché questo accetti SIM di qualunque operatore, sono effettivamente operazioni illegali.

Ma l’equazione “hacking = pirateria” non è strettamente veritiera.

 

Alleggerire il disco Tra file di paging e file di sospensione/ibernazione, potreste ritrovarvi con il disco di sistema di Windows oberato da qualche Gigabyte di dati e senza aver fatto nulla per meritarvelo.

Il paging è una tecnica con cui il sistema operativo aumenta il quantitativo di memoria a propria disposizione, spostando sul disco fisso le locazioni di memoria meno usate facendo così posto ad altri programmi.

È vero che i moderni PC sono muniti di quantità sempre maggiori memoria RAM, ma Windows continua comunque a richiedere la presenza di questo file: non lo si può disattivare, al massimo lo si può spostare in un’altra unità che non sia quella di sistema. Per ottenere prestazioni migliori dal vostro disco fisso, configurate così il file di paging: con la combinazione di tasti WIN+Pausa aprite la finestra delle proprietà del sistema, e spostatevi sulla scheda Avanzate. Fate clic su Prestazioni /Impostazioni, quindi nella nuova finestra che appare a video, fate clic su Avanzate/Cambia.

Le impostazioni ideali del file di paging prevedono un file di dimensioni fisse pari a 1,5 volte la RAM di sistema e posizionato su un disco diverso da C: (sempre che abbiate a disposizione più di una unità disco, o, quantomeno, più di una partizione). Sembra un paradosso, a rigor di logica un quantitativo maggiore di RAM dovrebbe tradursi in un minor uso del file di paging; ma l’architettura di Windows non sempre segue la comune logica di noi mortali. Per modificare le impostazioni della “memoria virtuale” (un altro modo di chiamare il file di paging), selezionate la riga relativa all’unità “C:\”, quindi fate clic su “Nessun file di paging” e, quindi, su “Imposta”. Selezionate “D:\” e impostate su di esso un file di paging, indicando come “Dimensioni iniziali” e “Dimensioni massime” il valore indicato in precedenza (1,5 volte la RAM di sistema). Premete “OK” in tutte le finestre rimaste aperte e riavviate il sistema per terminare.

Backup del sistema

Prima di compiere operazioni delicate “sotto il cofano” di Windows, è bene premunirsi contro la sfortuna e gli imprevisti. Anche se già avete l’abitudine di effettuare un backup dei vostri dati, prima di cominciare è bene utilizzare uno strumento di imaging dei dischi come Acronis True Image o il gratuito DriveImage XML runtime.org.

Create un’immagine speculare del disco “C:\” così come è adesso, in modo da poterla ripristinare “al volo” nel caso qualcosa vada storto (e in modo da affrontare più a cuor leggero le operazioni che state per compiere). Se fare un’immagine del disco è per voi troppo tedioso, salvate almeno il Registro di Windows: fate clic su Start e digitate “regedit” nella casella Esegui.

Fate clic su “File” e poi su “Esporta” e salvate il file in formato REG in una cartella del disco fisso e, per precauzione, anche su una chiavetta USB. Per ripristinare il salvataggio in caso di malfunzionamenti, fate clic su “Importa” sempre dalla voce File.

Disattivare l’UAC!

Utenti di Vista, non pensateci nemmeno per un istante! Prima di darvi alle operazioni (o a installare i programmi) che consigliamo in queste pagine, disattivate il Controllo Account Utente, altrimenti rischiate di vedere il vostro schermo che si blocca ogni trenta secondi per chiedervi se procedere o meno con qualunque comando un po’ sopra le righe stiate cercando di impartire al sistema. Per disattivare il Controllo Account Utente aprite il Pannello di controllo, quindi nel campo di ricerca in alto a destra scrivete la parola “UAC”. Fate clic sull’unica voce che risulterà visibile a questo punto (“Attiva o disattiva il controllo dell’account utente”).

Dopo aver confermato all’UAC le vostre intenzioni, nella finestra che si apre deselezionate la casella “Per proteggere il computer, utilizzare il controllo dell’account utente” e confermate facendo clic sul pulsante OK.

Riavviate il PC e il gioco è fatto (ma siate preparati a ricevere avvisi di sicurezza, che vi informeranno di come l’UAC sia stato disattivato…).

In alternativa, potete utilizzare il programma gratuito chiamato TweakUAC www.winability.com/tweak-uac, che vi offre un livello di personalizzazione in più: oltre ad abilitare o disabilitare l’UAC, questa utility può impostare il Controllo Account Utente per funzionare in modalità “silenziosa”, ovvero per non disturbarvi ad ogni pie’ sospinto nel caso in cui stiate utilizzando un account con privilegi da amministratore.

Per quanto riguarda l’Ibernazione (funzione che in Windows Xp si chiamava “Sospensione”), il discorso cambia un po’: si tratta di una tecnica che permette di spegnere e riaccendere il PC in modo molto rapido, copiando in blocco il contenuto della RAM su disco fisso al momento dello spegnimento e ripristinandola, ancora in blocco, al momento del riavvio. Se non usate questa funzionalità (parecchi utenti, specie di notebook, lamentano una certa instabilità del sistema, dopo il ripristino dall’ibernazione), disattivatela: il solo mantenerla attiva, fa sì che sul vostro disco “C:\” venga creato un file delle stesse dimensioni della vostra memoria RAM, pronto ad ospitare i dati ibernati in qualunque momento. Per disattivare l’ibernazione in Vista aprite il Pannello di controllo, digitate la parola “ibernazione” nella casella di ricerca e seguite i comandi che vengono visualizzati. Gli utenti del ormai defunto Windows Xp devono invece entrare nelle Opzioni del risparmio energetico, spostarsi alla scheda Sospensione e deselezionare la casella “Attiva sospensione”.

 

Snellire Windows: risorse e velocità del sistema Un adagio informatico recita:

“Nel 1969 è bastata la potenza di due Commodore 64 per lanciare una nave spaziale sulla Luna.

Al di là della battuta, è vero che, di versione in versione, Windows è diventato sempre più ricco di funzionalità e “bello” da vedersi, ma anche sempre più avido di risorse (anche se con Windows 8 la tendenza sembrerebbe finalmente invertirsi).

Ecco un alcuni di tweak per rendere Windows un po’ più… snello.

Innanzitutto, è buona regola disattivare gli effetti grafici non strettamente essenziali. Ombreggiature, effetti speciali durante i ridimensionamenti e menu animati sono molto simpatici da vedere, ma rallentano la macchina.

 

Gli utenti di Vista devono anche fare i conti con l’interfaccia Aero: le trasparenze, gli effetti grafici aggiuntivi, il task manager tridimensionale a finestre sovrapposte sono tra le novità più accattivanti di Vista, ma portano anche la CPU a “sprecare” parte delle sue risorse per assecondare questo inutile tripudio di grafica. Con la combinazione di tasti WIN+Pausa richiamate la finestra di configurazione del sistema, e, nella scheda Avanzate / Prestazioni, fate clic sul pulsante Impostazioni. Da qui potete disattivare selettivamente i diversi effetti grafici applicabili all’interfaccia del sistema; inoltre, se utilizzate Vista, potete fare clic sul Desktop con il tasto destro del mouse e selezionare la voce Personalizza.

Nella nuova finestra di configurazione del video è possibile disattivare altri effetti (tra cui le interfacce trasparenti di Aero) intervenendo sulle voci “Cambia tema” e “Modifica combinazione di colori”.

Al servizio di chi? Un altro elemento potenzialmente in grado di “far sedere” il sistema è la presenza di servizi inutili in costante attività. I cosiddetti servizi sono programmi che info sistemagirano in background, pronti ad attivarsi su richiesta dell’utente o di altri programmi: anche se le risorse utilizzate dal singolo servizio non sono eccessive, il sovrapporsi di qualche decina di servizi può provocare vistosi rallentamenti. L’elenco dei servizi che possono essere attivi su Xp e Vista è sterminato (a proposito vi rimandiamo alla pagina dei servizi Windows). Per visualizzarne l’elenco, dovete fare clic con il tasto destro del mouse sull’icona di Risorse del computer (“Computer”, in Vista), quindi selezionare la voce Gestione. Aprite in successione la voce “Servizi e Applicazioni”, poi “Servizi”, ed ecco davanti a voi l’intero elenco.

Tutti i servizi con la dicitura “Avviato” nella colonna Stato sono al momento attivi, e, in qualche modo, stanno consumando risorse del sistema.

Per evitare che un servizio si avvii automaticamente insieme a Windows, fate doppio clic sul suo nome, e cambiate il tipo di avvio da “Automatico” a “Manuale” o “Disabilitato”. In queste stesse pagina trovate un box in cui vi indichiamo i servizi di Xp e Vista che potete disattivare più a cuor leggero.

 

Disattivare l’indicizzazione dei dischi

 

Windows dispone di un meccanismo di indicizzazione, che serve a rendere più veloci le ricerche dei file. Consigliamo di disattivare questo strumento (e il servizio corrispondente: per questo consultate il riquadro dedicato ai servizi di Windows) per evitare di avere un processo che analizza costantemente il file system del PC.Per disattivare l’indicizzazione sul singolo disco, fate clic con il tasto destro del mouse sulla sua icona all’interno di Risorse del computer, quindi selezionate la voce Proprietà. Nella finestra che appare, non dovete far altro che deselezionare la casella “Indicizza il disco per una ricerca più rapida dei file”.Piuttosto, se ne sentite la necessità, potete provare a usare un motore di desktop search, di sicuro più potente di questo servizio: per esempio l’ottimo Copernic Desktop Search (www.copernic.com)

 

I programmi di tweaking

I software di tweaking sono strumenti “multifunzione”, con decine (talvolta centinaia) di opzioni di configurazione che vanno a modificare impostazioni altrimenti irrimediabilmente nascoste all’interno di Windows. Ecco quelli che reputiamo, ad oggi, i migliori. Per Windows  lo strumento principale di tweaking è Tweak UI,  dedicato all’interfaccia utente di Windows, ma vi permette di gestire anche l’avvio automatico del sistema, l’autoplay dei dischi, lo spostamento delle cartelle utente e alcuni aspetti del funzionamento di Internet Explorer. Purtroppo Microsoft non ha distribuito un software analogo a Tweak UI per gli utenti di Vista; al suo posto vi consigliamo l’ottimo e gratuito Ultimate Windows Tweaker .winvistaclub.com, uno strumento dalle potenzialità pressoché illimitate per la configurazione del sistema operativo.