Suona meglio il CD o il disco LP in vinile?
La questione divide gli appassionati, ma la principale differenza è, per la maggior parte delle persone, la semplicità d’uso, anche per quel che riguarda la qualità del suono: un lettore di CD lo si piazza dovunque e senza particolari cure aggiuntive suona in una maniera che molti giudicano soddisfacente.
Un giradischi tradizionale è cosa ben diversa: la qualità del suono è direttamente proporzionale alla cura posta nella selezione del luogo dove lo si colloca, nell’accuratezza della regolazione della testina e del braccio e in varie altre manovre di questo tipo. Se si salta questa procedura, il suono prodotto sarà molto probabilmente scadente. La cosa è estremamente importante perché registrando un LP su CD non se ne migliora il suono: se l’LP suona male perché il giradischi non è ben regolato, il CD risultante sarà la sintesi dei difetti sia dell’uno che dell’altro sistema. Per di più, bisogna aggiungere i possibili problemi che sorgono se la scheda audio inserita nel computer non è di qualità adeguata.
La regola, insomma, è sempre la stessa: la massima qualità raggiungibile è quella del peggior dispositivo inserito nella “catena di produzione”. Nel nostro caso, la catena è composta da: disco, giradischi, amplificatore, scheda audio e software di registrazione, più i cavi necessari per il collegamento. Se avete dei dubbi, chiedete consigli al personale di un negozio di hi-fi. E soprattutto, non buttate via gli LP dopo averli registrati su CD.
Magari tra qualche anno torneranno di moda, oppure inventeranno qualche nuovo dispositivo per migliorare il passaggio dall’uno all’altro formato.
Per prima cosa, cerchiamo di capire che cosa serve esaminando lo schema in figura, il cui solo scopo è di evidenziare il tragitto del segnale sonoro. Il segnale viene prodotto dal giradischi e poi inviato alla scheda audio, dove viene convertito in digitale servendosi di un apposito programma che si occupa anche di salvarlo sull’hard disk come un qualsiasi altro file.
Scheda audio, software e hard disk sono tutti e tre contenuti nel computer, come indica il triangolo rosso. Una volta che il suono è stato memorizzato sull’hard disk, esso diventa un file qualunque e può essere copiato su altri dispositivi, per esempio su un CD-ROM usando un masterizzatore. Nella pratica, le cose possono complicarsi notevolmente. Per prima cosa, occorre dotarsi dei cavi giusti.
Se avete problemi a farlo da soli, andate in un negozio di hi-fi portando con voi il manuale del giradischi e quello della scheda audio: la connessione va effettuata dal giradischi alla presa di ingresso di linea (in inglese “Line In”) presente sulla scheda audio nella posizione indicata nel manuale.
Questo ingresso è l’unico che garantisce buoni risultati e ormai è presente praticamente su tutte le schede: attenzione a non confonderlo con l’ingresso del microfono, che può dare risultati scadenti. Una volta effettuato il collegamento, bisogna accertarsi che il suono prodotto sia di qualità sufficiente.
Fate clic col tasto destro sulla piccola icona che raffigura un altoparlante giallo presente nella barra degli strumenti di Windows, poi selezionate “Apri controlli volume” dal menu che appare. Comparirà la finestra “Controllo volume” (o “Play Control”) che contiene un certo numeri di controlli, variabile a seconda del computer che possedete. Ciascun controllo può attivare o disattivare la sorgente alla quale si riferisce: individuate la casella Disattiva relativa al controllo del Line-In e accertatevi che non ci sia il segno di spunta.Mettete invece la casella di spunta su Disattiva nel controllo del microfono, in modo da spegnerlo. Ricordatevi di riattivarlo se poi vi serve. Se, nonostante la corretta regolazione del livello della sorgente Line-In, le casse del PC riproducono un suono basso o distorto, allora è probabile che il proprio giradischi non incorpori il preamplificatore MM/MC necessario per portare l’uscita del giradischi a livello di linea (Line Out).
In questo caso, si può acquistare, in un negozio di elettronica o di hi-fi, un apposito preamplificatore MM/MC, a seconda del tipo di testina, come schematizzato dal caso in figura. In questo Passo a passo utilizziamo un’altra soluzione, cioè sfruttiamo le uscite dell’amplificatore al quale è di solito collegato il giradischi: basta collegare il computer all’uscita destinata al mangianastri (Tape Rec o Out), come nel caso.
Volendo, si può anche usare la presa delle cuffie presente sull’amplificatore, ma i risultati sono generalmente inferiori. Una volta ottenuto un buon suono dalle casse del computer, la successiva difficoltà sta nel comprendere che Windows incorpora due controlli per il volume: uno regola il livello del suono che viene riprodotto dalle casse, mentre l’altro regola il livello del suono che viene registrato. Aprite il “Controllo volume“, poi aprite il menu Opzioni e selezionate Proprietà.
Compare la finestra Proprietà, nella quale c’è un pulsante dal nome Registrazione. Fateci clic, poi accertatevi che nella lista “Mostra i seguenti controlli volume” sia attivo almeno il Line-In (potete anche attivarli tutti). Fate clic su OK. La finestra “Controllo volume” mostrerà ora i controlli di registrazione. Ci si accorge di questo perché al posto della casella “Disattiva” appare la casella “Seleziona”.
Infatti, mentre in certi casi è possibile ascoltare più sorgenti sonore contemporaneamente, quando si va a registrare si deve selezionare una sola sorgente. Nel nostro caso, bisogna selezionare Line-In, perché è questa la presa che abbiamo usato per collegare il giradischi al computer. In teoria, la cosa migliore è regolare il volume del Line-In sul massimo, dato che le connessioni “di linea” hanno un livello ben definito: però, per sicurezza, partite da un livello basso poi salite sempre più. È ora il momento di usare un programma per registrare il suono.
Il “Registratore di suoni” standard di Windows non va bene: registra un solo minuto di musica ogni volta che si fa clic sul pulsante di registrazione. Quindi, cercatene un altro nel CD che contiene i driver della scheda audio.
Poi controllate se assieme al programma usato per masterizzare c’è anche un programma per registrare i suoni (in genere c’è). Nel nostro caso abbiamo deciso di usare il semplice “Sound Editor“. Se non trovate un programma simile, potete prenderne uno su Internet, ma per usare programmi come il piacevole GoldWave (www.goldwave.com) o il potente Adobe Creative Cloud
AuditionCC (creative.adobe.com/products/audition) bisogna conoscere un po’ di inglese. Il programma incluso nel pacchetto Easy Cd Creator Deluxe della Adaptec è, come abbiamo detto, un semplice “Sound Editor” che offre tutte le funzioni indispensabili ed è in italiano; inoltre, il pacchetto è corredato da un buon manuale, quindi si ha sempre un riferimento in caso di problemi. Per farlo partire, selezionate Start, Programmi, Adaptec Easy CD Creator 4, Applicazioni, Sound Editor.
La procedura illustrata per questo programma si applica anche a molti programmi simili. Per prima cosa, selezionate Preferenze dal menu File. Compare la finestra delle preferenze: il formato usato dai normali CD audio è 44.100 Hz, 16 bit, stereo e queste sono le impostazioni da immettere nella finestra usando i controlli visibili in basso. Alla fine fate clic su OK per chiudere la finestra e memorizzare le modifiche.
Ora selezionate Nuovo dal menu File.
Verrà creata una finestra dal nome “Wave senza titolo 1.wav“. Ingranditela facendo clic sul classico pulsante Ingrandisci. Dato che abbiamo già effettuato la connessione abbiamo già selezionato il giusto ingresso e regolato il volume di registrazione, possiamo provare a registrare. Preparate il giradischi, poi fate clic sul pulsante di registrazione del Sound Editor e posate subito dopo la puntina del giradischi sulla traccia da registrare.
Durante la registrazione noterete, in basso a destra, il contatore che misura la lunghezza del suono registrato e la sua dimensione: per ogni minuto di musica servono circa 10 Megabyte di spazio sull’hard disk. Tenetene conto per evitare di esaurire lo spazio disponibile. Alla fine della canzone, premete il pulsante Interrompi posto sempre in alto a destra, come mostra la figura e fermate il giradischi. Potete anche ascoltare quanto avete registrato: fate clic sul pulsante di riproduzione del suono (quello col classico triangolo).
Per interrompere la riproduzione, fate clic sul pulsante Interrompi.
Selezionate “Salva con nome” dal menu File e salvate il file dandogli come nome il titolo della canzone, poi chiudete il documento selezionando Chiudi dal menu File. Ripetete la procedura dal passo 10 fino a questo punto per tutte le canzoni presenti sul disco, magari curando di raggruppare tutti i file nella stessa cartella, in modo da poterli più facilmente ritrovare dopo. Una volta salvate tutte le canzoni, chiudete anche il Sound Editor.
Abbiamo praticamente finito: inserite un CD vuoto nel masterizzatore, aprite il programma che usate per masterizzare e create un nuovo CD audio inserendovi tutte le tracce audio contenute nei file salvati con il Sound Editor. Nel nostro caso, selezioniamo “Nuovo layout CD” dal menu File, poi scegliamo “CD audio” dal sottomenu. A questo punto individuiamo, in alto, la cartella dove abbiamo messo i file audio salvati con il Sound Editor e li aggiungiamo spostandoli nella parte bassa della finestra.
Potete anche fare clic sul pulsante Aggiungi, posto nella barra degli strumenti, dopo aver selezionato i file da aggiungere. Selezionate “Salva con nome” dal menu File e salvate il file dandogli come nome il titolo della canzone, poi chiudete il documento selezionando Chiudi dal menu File. Ripetete la procedura dal passo 10 fino a questo punto per tutte le canzoni presenti sul disco, magari curando di raggruppare tutti i file nella stessa cartella, in modo da poterli più facilmente ritrovare dopo. Una volta salvate tutte le canzoni, chiudete anche il Sound Editor. Ora possiamo creare il CD: fate clic sul pulsante “Crea CD”, poi confermate facendo clic su OK nella finestra che propone le opzioni (“Impostazioni di creazione CD“).
Di solito, infatti, i programmi di masterizzazione sono già impostati correttamente per creare CD audio leggibili dai normali lettori di CD. Fermo restando che i lettori più vecchi possono non riuscire a leggere i CD creati dal masterizzatore: in caso di problemi, provatelo in più lettori, per esempio in quello del computer, per accertarvi che il CD sia venuto bene.