Come configurare un disco fisso SCSI


Come configurare correttamente un hard disk SCSI

Un sistema SCSI, prima ancora di essere montato all’interno del contenitore, deve essere opportunamente configurato.

A differenza dei sistemi EIDE, infatti, è necessaria una buona pianificazione, altrimenti, se qualcosa non dovesse funzionare, sarà difficile, in un secondo momento, capire cosa sia effettivamente andato storto. Spesso, montare le unità e connetterle senza pianificare la realizzazione della catena è causa di frustrazione e nervosismo e costringe a smontare quanto installato siano a quel momento per poi ricominciare da capo. Meglio quindi farlo fin da subito per evitare spiacevoli sorprese. Sarà necessario controllare anche la disponibilità di almeno un connettore di alimentazione (il cavo multicolore che, partendo dall’alimentatore del PC, fornisce tensione elettrica alle periferiche che ne hanno necessità): diversamente sarà possibile acquistare un apposito sdoppiatore “a Y” che andrà collegato a un connettore di alimentazione già occupato.

configurare-disco-scsi

Supponiamo di avere a che fare con una catena SCSI composta solo da un disco rigido e un masterizzatore. A questa catena potremo poi, successivamente, aggiungere altre unità (quali lettori Zip, DVD, unità a nastro o quant’altro). Ovviamente farà parte della catena anche la scheda controller. È importante dotarsi di tutta la documentazione necessaria prima di procedere: i manuali con gli schemi dei ponticelli sono indispensabili. Normalmente sono forniti insieme al disco fisso ma, nel caso ne fossimo sprovvisti, sarà necessario scaricarli dai siti dei produttori delle varie unità.

Qui a fianco ne vedete un esempio.

Una catena SCSI deve essere terminata correttamente. La scheda di controllo è dotata di “terminazione automatica” ed è quindi in grado di provvedere da sé all’operazione.

La stessa cosa non vale però per le altre unità SCSI: sarà necessario decidere a priori la sequenza di montaggio all’interno del contenitore per individuare quali saranno le unità che verranno a trovarsi alle estremità delle “piattine” (i cavi piatti SCSI). Su queste unità andrà attivato il “terminatore”, agendo sull’apposito ponticello della periferica in questione. Nella foto abbiamo evidenziato il ponticello e il jumper di terminazione del masterizzatore. Noi però termineremo la nostra catena con il disco fisso.

L’identificativo è importante perché definisce “l’indirizzo” di ogni singola unità sulla catena SCSI. È consuetudine utilizzare numeri bassi per i dischi rigidi, salendo via via per le altre unità. Scegliamo quindi l’identificativo “0” per il disco rigido, e il “4” per il masterizzatore. Così facendo avremo “spazio” per eventuali altri dischi rigidi da aggiungere in un secondo tempo , senza dover intervenire nuovamente sugli identificativi di tutte le unità presenti. L’operazione va effettuata tenendo a portata di mano il manuale dell’unità. Qui in alto vediamo ponticelli e jumper del nostro disco fisso.

masterizzatore SCSI

Noterete che i ponticelli da sistemare sui piedini sono due: il posizionamento di uno determina l’identificativo della periferica, mentre l’altro serve a “terminare” o meno la periferica in questione, come vedremo nei prossimi due passaggi. Quando il ponticello va a coprire una coppia di piedini (detti anche “jumper”) la posizione risultante è di ON, mentre se copre uno solo dei due piedini la posizione è di OFF.

cavo alimentazione hard disk

La sequenza di ON e OFF così realizzata determina il numero identificativo che si attribuisce alla periferica.

A questo punto potremo procedere con il montaggio della scheda controller all’interno del computer. Trovato uno slot PCI libero, con una leggera pressione potremo infilare la scheda, fissandola successivamente con l’apposita vite. Premiamo delicatamente, senza forzare (operazione non illustrata). Secondo la pianificazione fatta all’inizio, potremo montare anche le altre eventuali unità SCSI, collegandole ai connettori del cavo piatto. È buona regola considerare bene la lunghezza dei cavi di connessione: non c’è niente di più antipatico che scoprire, dopo aver montato tutto, che il cavo non è abbastanza lungo per arrivare all’ultima unità da installare!

Installazione del disco fisso SCSI

Una volta connesse le alimentazioni e i cavi di collegamento al controller e alle periferiche della catena potremo finalmente accendere il PC. Subito dopo la solita procedura di caricamento, apparirà una nuova schermata: è il controller SCSI che scandisce la “catena” alla ricerca delle varie unità installate. Verifichiamo che tutte le unità montate siano presenti nella lista a video, ognuna con il proprio identificativo. Premendo a questo punto la combinazione di tasti Control + A sarà possibile entrare nel programma BIOS della scheda controller per variarne le impostazioni.

In generale, quelle preimpostate vanno bene e sarà il caso di fare attenzione solamente all’identificativo dell’unità di avvio (la dicitura “Boot:” deve corrispondere al disco rigido, nel nostro caso “0”) e allo stato della terminazione della scheda controller.

montaggio scheda controller con hard disk e masterizzatore

A questo punto potremo installare il sistema operativo.

Windows contiene già i driver per la gestione della scheda SCSI, quindi non dovremo preoccuparci di nient’altro. Il nostro PC continuerà a funzionare come sempre, utilizzando le unità SCSI in maniera completamente trasparente ai nostri occhi: disco rigido e lettori di CD saranno accessibili come in precedenza, ma il PC potrà avvantaggiarsi delle avanzate caratteristiche di questo standard di trasmissione dei dati.

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