IN RETE, MA NON SUL WEB
Se quello che volete è scaricare film, musica e software allora non è il browser il programma che fa per voi. Certo esistono diverse URL che offrono la possibilità di scaricare file, legali e non, ma di solito si tratta di archivi piuttosto scarni e in ogni caso che non offrono le velocità di download talvolta impressionanti garantite dai client peer to peer. Chi naviga utilizzando esclusivamente il browser, dunque, difficilmente si imbatterà in archivi musicali e cinematografici. I problemi sono molti: dalla scelta del programma di file sharing, alle impostazioni necessarie perché tutto funzioni alla perfezione, fino al reperimento degli indirizzi giusti.
Non si tratta di operazioni di per sé difficili, ma le cose sono complicate anche dal fatto che, dato la natura dei servizi, non esistono guide ufficiali, per esempio su come scaricare i film.
I client peer to peer sono il sistema più semplice per dare uno sguardo nei sotterranei di Internet. Di particolare semplicità, e quindi di gran lunga il più amato, è Emule, che dispone ormai della più grande banca dati e, di conseguenza, del più elevato numero di utenti. L’archivio di tutti i sistemi di file sharing, infatti, non è residente su uno o più server, ma è il risultato della somma dei file condivisi da ciascun utente. Diversamente che in altri paesi, in Italia il programma più diffuso pe, però, è probabilmente BitTorrent. La ragione è piuttosto semplice. La ristretta cerchia di fortunati che sono stati già raggiunti dall’ offerta in fibra ottica di Fastweb e, in una fase successiva, anche quelli che dispongono di una connessione ADSL, hanno preso l’abitudine di sfruttare i server Open Nap. Anche se è difficile stabilire con certezza l’entità del fenomeno, il numero di persone che quotidianamente si collega a questi server è comunque relativamente basso, nell’ ordine di qualche migliaio di utenti.
Molto dipende dall’o rario della connessione, ma anche dai frequenti cambiamenti di indirizzi dei server. Visto che, come detto, le informazioni relative a questi servizi nono sono ufficiali, il tam tam metropolitano e il passaparola non garantiscono migrazioni rapide da un server all’altro. Prova ne sia il fatto che, per esempio, a circa tre settimane dall’ ultimo cambiamento di indirizzo, uno sei server Open Nap più utilizzati fosse ancora ben lontano (circa 1.600 utenti) dal limite fisico di 4.050 utenti, raggiunto quotidianamente sul vecchio indirizzo.
A causa delle controversie giuridiche con l’industria cinematografica e discografica, i servizi di file sharing che, hanno colpito client peer to peer come Kazaa, accedono a una directory centrale di server di ricerca sono una specie in via di estinzione. Infatti, per questa tipologia di client peer to peer, che utilizzano server centralizzati (come Napster e Audiogalaxy), di solito dopo qualche causa e diverse ingiunzioni il servizio è destinato prima o poi a sparire dalla rete. In questo senso, a cavarsela decisamente meglio sono i programmi basati su una struttura completamente decentrata. Con la tecnologia attuale, infatti, è piuttosto difficile se non impossibile ottenere la chiusura di queste reti per vie legali.
Non è un caso, dunque, che attorno a E-Donkey, uno dei servizi di questo tipo più in voga in Europa, ma non ancora in Italia, si è formata rapidamente una comunità che peraltro è in costante espansione. La forza di E-Donkey 2000 sta proprio nel fatto che si basa su un insieme praticamente incontrollabile di centinaia di server decentrati, per lo più gestiti da privati. Kazaa costretto alla chiusura, come Morpheus e WinMx hanno portato ad una maggiore notorietà a client peer to peer come:
su rete FastTrack: iMesh
su rete eDonkey: eMule, Shareaza
su rete Gnutella: BearShare, FreeWire, LimeWire
La maggior parte dei Client Peer-to-peer sfrutta il servizio, della tecnica della rete decentrata di Gnutella, in cui ogni richiesta arriva a tutti gli utenti in linea. Ci sono poi i news server, che a dispetto del loro nome, spesso fungono da vera e propria stazione di smistamento di file binari, leciti o illeciti che siano.
Basta dare un’occhiata nei vari gruppi di discussione, per trovare un’enorme quantità di programmi commerciali in offerta, film, file MP3 e, ovviamente, materiale pornografico di tutti i generi. Sui news server dei grandi provider, invece, non si trovano forum di discussione in cui è previsto lo scambio di contenuti binari. Le ragioni sono due: una certa prudenza necessaria per non ritrovarsi nei guai con la legge, ma anche ragioni economiche.
Le ingenti quantità di dati che ogni giorno attraversano i newsgroup che consentono trasferimenti binari, comportano notevoli costi di trasmissione e presuppongono la presenza di prodotti hardware molto costosi. Nel regno Unito, ma anche in Olanda e negli Stati Uniti, molti news server ormai si sono praticamente trasformati in servizi di download a pagamento. Per accedere ai servizi e poter scaricare i numerosi terabyte di dati e programmi disponibili, bisogna pagare un abbonamento mensile.
Prima dell’utilizzo delle reti per scaricare gratis programmi, film o musica, Assicuratevi Sempre:
- di sapere cosa si sta scaricando
- il software potrebbe travestire un vero e proprio Virus ed alcuni hacker utilizza questo mezzo per penetrare nel vostro sistema. quindi limitate sempre i Download
- Utilizzate sempre un buon Antivirus come Mcaffe, Norton o Comodo Antivirus