The Devil Inside


The Devil Inside

Dalla mente di Hubert Chardot, creatore di Alone in the Dark, arriva The Devil Inside. Il gioco ha come protagonista un giovane investigatore televisivo, Dave Cooper, ex poliziotto che spende le sue ore partecipando a uno strano show televisivo.

Come nel film The Running Man, (con il forzuto Schwarzenegger dei tempi d’oro), la missione di Dave, è quella di mettere in gioco la propria vita davanti al pubblico televisivo, in uno show con tanto di presentatore e discinte ballerine.

Questa volta, però, gli avversari non saranno normali lottatori, più o meno dotati di gadget tecnologici come avviene nel film di “Schwarzy”, ma zombie e creature infernali.

L’azione comincia subito con un cameraman che segue Dave dappertutto e finestre che si aprono sullo schermo, mostrando il pubblico in studio esaltato alla comparsa del primo zombie. Insomma, una vera esasperazione del ruolo della TV moderna, divertente e azzeccato.

Interessante anche la visualizzazione dei dati dell’audience, che sale quanti più zombi eliminate. Altra particolarità deriva dalla possibilità di trasformare il nostro protagonista in Deva, una vera e propria diavolessa che risiede effettivamente nell’animo e nel corpo, (da qui il titolo del gioco), di Dave.

Cambiano le modalità d’attacco, (armi per Dave, energia malefica per Deva).
Tra gli aspetti positivi la bellissima e dettagliata riproduzione di ambienti ed edifici, per non citare gli spettacolari effetti di illuminazione in tempo reale.

Purtroppo il gioco perde un po’ di punti per quel che riguarda le inquadrature delle telecamere che spesso si “incastrano” con straordinaria puntualità, anche se si può ovviare a questo difettuccio scegliendo subito un’altra visuale tra le numerose a disposizione.

La caratterizzazione dei due personaggi principali, è purtroppo solo abbozzata, ma forse è in linea con il titolo, che pare puntare più sull’arcade che sull’avventura vecchio stile, sebbene non manchino enigmi e momenti nei quali è più saggio utilizzare il cervello piuttosto che passare subito all’azione.

Potenzialmente uno dei più innovativi e interessanti esponenti del genere, minato dai suddetti problemi, da una localizzazione in italiano che poteva essere migliore e da requisiti hardware piuttosto consistenti.

Nel complesso, un prodotto consigliato e sopra la media.