Sono Cellulari o Computer


Sono telefoni o computer? Il dubbio è legittimo guardando i nuovi smartphone, i “cellulari intelligenti”. E usandoli i dubbi aumentano. In tutti i sensi. Quanti sono gli apparecchi digitali che il mercato ci presenta come irrinunciabili, da avere a qualsiasi costo?

Innumerevoli, certo: la fotocamera digitale, il lettore MP3, il palmare, il notebook, il navigatore satellitare, il videogioco portatile.

 

Facciamo un tuffo nel passato di 10 anni, com’è cambiata la storia del cellulare rispetto ad oggi !

Ma uno solo fra tutti questi apparecchi ha fatto davvero breccia nel cuore degli italiani. Sì, stiamo parlando proprio del cellulare, l’apparecchio amato e odiato, quello che ci ha sblocco del cellulareobbligato ad aggiungere nuovi capitoli al Galateo (che qualcuno prima o poi leggerà), quello che ci rende sempre reperibili (soprattutto quando non vogliamo farci trovare), quello che contiene il nostro database più importante, i contatti, perdere i quali vorrebbe dire rischiare la “morte sociale”.

Il cellulare di oggi ha poco in comune con i sistemi TACS che erano disponibili appena una decina di anni fa. La differenza fondamentale è che nel GSM la tecnologia di comunicazione è digitale, ovvero la voce viene convertita in flussi di dati binari, prima di essere inviata. La natura digitale della rete ha anche consentito di allargare l’utilizzo dei dispositivi tecnologici ben al di là della semplice trasmissione della voce: il cellulare in effetti ha avvicinato due mondi, quello delle telecomunicazioni e quello dell’informatica, che per anni avevano proceduto su binari paralleli, senza però incontrarsi mai.

 

Per la rete cellulare il traffico è costituito da flussi di dati: che questi dati siano voci digitalizzate, messaggi di testo, pagine di Internet non è importante, lo è invece per il terminale, che deve essere in grado di decodificare i dati. Se dunque il cellulare è a tutti gli effetti ibrido, metà telefono, metà computer bisogna anche dire che negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica dei telefonini è stata particolarmente marcata dal punto di vista informatico, più che da quello delle telecomunicazioni.

Sarà forse perché il primo è storicamente molto più dinamico del secondo; sta di fatto che più andiamo avanti e più aumenta l’offerta di cellulari che somigliano più a un PC che a un telefono. Questi apparecchi vengono chiamati smartphone, o telefoni intelligenti. Al momento i modelli reperibili sul nostro mercato sono sì e no una ventina, quasi tutti confinati in una fascia di prezzo elevata; ma molti segnali fanno pensare che il loro numero aumenterà rapidamente e che i prezzi scenderanno in fretta rendendoli i protagonisti del mercato nel giro di qualche anno.

Nel progettare gli smartphone, i produttori sono partiti da due approcci diametralmente opposti: quelli che hanno una tradizione nelle telecomunicazioni hanno integrato funzioni tipiche dei palmari nei telefonini; quelli di estrazione più informatica hanno prodotto dei palmari a cui hanno aggiunto una sezione telefonica. Questi differenti approcci si notano a prima vista quando si guarda un apparecchio: il “telefono con palmare” è di solito più ergonomico nella forma, sta meglio in mano e ha una tastiera telefonica più comoda. Il “palmare che telefona” è in genere costruito attorno a un grande display è più ingombrante e difficile da maneggiare, ma diventa più comodo per fare qualsiasi cosa non sia una telefonata. Da un punto di vista software, praticamente tutti i produttori usano un sistema operativo standard. Il fatto è che in questo ambito ci sono almeno tre sistemi operativi che si contendono lo scettro di “standard” e sono: Symbian, PalmOs e Windows Mobile Phone Edition.

Symbian Symbian OS è senza dubbio il primo fra i sistemi operativi per cellulari e quello che da più tempo viene sviluppato in modo specifico per l’utilizzo telefonico. Symbian è nato con il nome di Epoc da Psion, un’azienda inglese che produce una linea di computer palmari dotati di tastiera. Nel 1998 Psion ha scorporato la divisione che sviluppava Epoc, facendola diventare un’azienda indipendente, posseduta per quasi il 50% da Nokia e che vede fra i suoi azionisti Ericsson, SonyEricsson, Panasonic, Siemens e Samsung (queste aziende insieme rappresentava quasi l’85% del mercato dei cellulari).

Codice cellulare per Samsung

Symbian è divenuto popolarissimo nel settore della telefonia grazie ai cellulari prodotti da Nokia, il famoso

 

  • Nokia Serie 80: usata dai “communicator” di Nokia (tranne l’E90 che utilizza la Serie 60)
  • Nokia Serie 90: usata da alcuni tablet di Nokia (ad es. il 7710) che utilizzano la piattaforma Serie 60: uno “strato” software che gira su questo sistema e che fornisce tutti i servizi di base più un’interfaccia utente particolarmente efficace, utilizzabile da tastiera con una mano sola. Dal 2012 dopo l’abbandono da parte di Nokia, nessun hardware lo supporta più. Il sito symbian.nokia.com (non più accessibile dal 28/05/2013)

Gli smartphone sono computer ed era inevitabile che prima o poi qualcuno decidesse di rovinare la festa agli altri scrivendo del codice maligno. La minaccia si è fatta concreta. così s’inizio  a diffondersi alcuni elementari programmi maligni capaci di bloccare parzialmente l’operatività dei telefoni basati su software Symbian. I primi rilevati sono stati Cabir, Dust e Skulls, seguiti da MetalGear. Per evitare rischi basta quindi impostare Bluetooth in modo “non discoverable”, cioè invisibile e non accettare file di dubbia provenienza. Fu una delle cause predominanti della scelta della Nokia di abbandonare il software, la  scarsa sicurezze del sistema operativo rappresentava una vera piaga per i telefoni Nokia.

Codice cellulare per Motorola

PalmOs Sistema in lizza è PalmOS di PalmSource, montato in diverse varianti per esempio sul Treo600 e sull’Xplore 88. Originariamente sviluppato da Palm per i suoi PDA, 

photoshop-cellularePalmOs ha seguito la stessa sorte di Epoc/Symbian: la divisione sviluppo di Palm è stata scorporata ed è diventata PalmSource, con il compito di sviluppare il sistema e venderlo ai produttori hardware (fra cui PalmOne, braccio hardware di Palm). PalmOs è caratterizzato da una notevole modularità che permette di adattarlo a vari tipi di apparecchi (palmari, telefoni, navigatori satellitari eccetera). Inoltre l’interfaccia utente è stata progettata fin dall’inizio per essere usata su schermi piccoli e si rivela quindi azzeccata per l’uso sui cellulari. Tuttavia, il fatto che le funzionalità telefoniche siano state aggiunte al sistema in un secondo momento si nota, proprio nell’uso di tutti i giorni, con una separazione piuttosto netta fra le due funzionalità (palmare e telefono).

Dal punto di vista della connettività con i computer da tavolo, i sistemi basati su PalmOs non si integrano nativamente al 100% con file e applicazioni di queste macchine, e richiedono per la lettura di molti formati l’uso di apposite applicazioni di traduzione; in compenso possono parlare facilmente anche con computer da tavolo che non usano Windows, come per esempio i sistemi Mac.

 Nella Storia del Cellulare Ricordiamo anche:
Si tratta di un’azienda americana, RIM (Research in Motion) che per anni, negli USA, ha operato in un segmento particolare: produceva apparecchi portatili per ricevere e inviare la posta elettronica con una tecnologia simile ai “pager” (cercapersone) ma bidirezionale e soprattutto di tipo “push”.
In pratica, l’apparecchio di RIM, chiamato Blackberry, riceveva la posta senza che l’utente dovesse connettersi e ordinare al sistema di eseguire ricezione e invio. Un po’ come avere al seguito il computer con il programma di posta sempre acceso. Adesso RIM ha integrato nel suo apparecchio funzioni complete di telefonia cellulare e ha quindi prodotto un nuovo terminale che in Italia viene proposto in esclusiva da Vodafone, il modello 7100v. Questo apparecchio somiglia molto a un normale cellulare, è dotato di un ampio display a colori e ha una tastiera piuttosto grande.
La disposizione dei tasti è molto particolare: le tre colonne centrali riproducono un normale tastierino numerico tipico di qualsiasi cellulare, ma sono affiancate sui due lati da altre due colonne che consentono di realizzare una tastiera alfanumerica, con disposizione delle lettere uguale a quella usata nelle tastiere Qwerty (cosiddette perché i primi 5 tasti in alto a sinistra formano quella sequenza di lettere) tipiche dei PC ma con due lettere su ogni tasto. Il 7100v si è rivelato piuttosto complesso da configurare e la sua interfaccia utente ci è sembrata poco intuitiva, ma la sua capacità di ricevere posta elettronica, come gli altri cellulari ricevono gli SMS, è sicuramente vincente.

Il servizio inizialmente era limitato con il solo abbonamento con il servizio di Vodafone.