L’ evoluzione tecnologica che, giorno dopo giorno, vede le fotocamere digitali rimpiazzare le tradizionali macchine a pellicola, convincendo anche i più scettici a compiere il grande passo, sta pian piano cambiando anche il modo di vedere e conservare le fotografie. Gli ingombranti raccoglitori cartacei, destinati a occupare persino interi armadi, lasciano inesorabilmente il posto alle presentazioni e agli album fotografici digitali, contenenti centinaia di immagini e archiviati su CD, nel formato Video CD e Super Video CD, oppure su DVD.
Nonostante la maggior parte degli attuali laboratori fotografici sia attrezzata per eseguire stampe di qualità eccellente e talvolta a prezzi molto vantaggiosi, una presentazione digitale ben articolata è sicuramente in grado di suscitare, in chi guarda, emozioni ben più intense, restituendo l’impressione di rivivere al momento le sensazioni e i ricordi più belli. Nelle “slide shows” (espressione con cui si indicano le presentazioni di immagini nel gergo digitale), le fotografie vengono visualizzate a schermo intero, sul monitor del pc o sul televisore, secondo l’ordine più efficace, susseguendosi al ritmo dei brani musicali impostati come sottofondo. Enfatizzate da effetti speciali, arricchite con titoli, narrazioni vocali e filtri di colore, le immagini si dissolvono l’una nell’altra mediante transizioni di ogni tipo. L’archiviazione su CD o DVD, oltre a ridurre enormemente gli ingombri, permette di svincolarsi dal pc e di visualizzarle, nella maggior parte dei casi, con i comuni lettori DVD da salotto.
Per questi motivi, i software in grado di realizzare, a partire da un insieme di immagini statiche, le più emozionanti presentazioni dinamiche destano un interesse sempre maggiore. I più interessanti del momento, caratterizzati da una buona semplicità d’uso ma abbastanza diversificati in quanto a funzioni e potenzialità. Anche se i programmi sviluppati per creare le
presentazioni digitali si rifanno come principio base ai più evoluti software di video editing, con la differenza che gestiscono immagini e non filmati, le risorse hardware necessarie al loro pieno funzionamento sono molto più alla portata di tutti. Nella valutazione della qualità complessiva dei software in prova ha rivestito un ruolo importante la dotazione di strumenti necessari ad allestire slide show di grande impatto, come effetti video, transizioni, titoli fissi e animati, colonne sonore, eccetera. Ha inoltre rappresentato un elemento discriminante la possibilità di gestire la sequenza fotografica solo per mezzo di uno storyboard o anche attraverso una timeline.
Nel primo caso, infatti,si ha sempre sott’occhio la successione delle immagini che compongono la presentazione e per ognuna si dispone di tutte le informazioni inerenti il tipo di effetto o di effetti video associati, i titoli sovrapposti, le transizioni e così via. La visualizzazione del solo storyboard è però limitante, poiché non offre un quadro dettagliato del lavoro: si sa in quale ordine sono disposte le immagini in sequenza ma nulla di più. Da qui l’esigenza di visualizzarle in una timeline, grazie alla quale, come dice la parola stessa, è possibile regolare il tempo di visualizzazione di ciascuna immagine, i punti esatti di attacco e di chiusura delle transizioni, la loro durata complessiva, i punti di pertinenza dei titoli e delle narrazioni vocali. Insomma, tutto ciò che concerne i tempi. In questo modo è possibile sincronizzare le fotografie con il sottofondo musicale e far ricadere, per esempio, una particolare immagine in corrispondenza della frase più significativa del brano che si è scelto come base. Tutto ciò deve essere ovviamente caratterizzato da una semplicità d’uso che renda la creazione delle slideshow un divertimento e non un complicato procedimento fatto di valutazioni e calcoli.
Dei software messi sul banco di prova, solo Foto su CD & DVD di Magix è stato in grado di gestire la timeline delle immagini, mostrando una netta somiglianza con le più evolute applicazioni di montaggio video, ma vantando nel contempo un’estrema maneggevolezza. Per lo stesso motivo, anche se “fuori gara”, merita di essere citato il Movie Maker 2 di Windows, progettato per il video editing di base, ma perfettamente spendibile nella realizzazione di slide shows. Tutti gli altri programmi ne sono sprovvisti e ricorrono a soluzioni decisamente originali per ovviare a questa mancanza. Photoshop Album di Adobe, per esempio, consente di visualizzare le immagini attraverso percorsi virtuali in 3D.
Gli strumenti che ciascun software mette a disposizione per il fotoritocco rappresentano inoltre un importante elemento valutativo. Infatti, è preferibile avere a disposizione in un solo programma tutto ciò che occorre per attraversare le diverse fasi della produzione: dall’acquisizione delle immagini e loro eventuale modifica, alla creazione della presentazione, fino al processo di masterizzazione. La gestione di quest’ultimo definisce infine la completezza e la versatilità del prodotto, con un occhio di riguardo ai programmi che prevedono, tra i diversi formati di output, anche l’MPEG-2 per la realizzazione dei DVD, in grado di contenere un maggior numero di presentazioni e di visualizzarle con una risoluzione elevata.