PUNTI DEBOLI. Uno dei fiori all’occhiello di Microsoft Office è da sempre rappresentato dalla programmazione macro in Visual basic per le sue applicazioni. Utilizzando le macro è possibile semplificare notevolmente le fasi operative che vengono ripetute con una certa frequenza, piuttosto che integrare tra loro i dati di Excel, Access o Word.
Il linguaggio di programmazione, tuttavia, può essere utilizzato non soltanto a vantaggio dell’utente, ma anche per la programmazione di distruttivi virus macro. Il pericolo incombe anche per le funzioni dei campi che in Word possono leggere i file locali, mentre per Excel offre un varco a pericolosi script che possono attivarsi negli stylesheet XML e alle macro che possono introdursi clandestinamente.
SOLUZIONI. In linea generale, è possibile ridurre i rischi adottando qualche misura di sicurezza. Per esempio, aprire con i programmi di Microsoft Office soltanto i documenti che provengono da fonti fidate e soltanto quando si conosce il contenuto del documento.
Controllare con i programmi antivirus aggiornati almeno i file che provengono da fonti non certe, come per esempio Internet. In Word, Excel e Powerpoint, a partire dalla versione 2000, la protezione da virus macro viene attivata automaticamente nella scheda STANDARD della finestra OPZIONI del menu STRUMENTI. Con questa funzione è possibile modificare il comportamento dei programmi per fare in modo che le macro non siano più in grado di attivarsi autonomamente. A partire da Office 2000, poi, è possibile definire tre livelli di protezione per le macro: nella scheda PROTEZIONE, della finestra OPZIONI del menu STRUMENTI è possibile scegliere tra ALTA, MEDIA e BASSA.
Questi livelli di protezione sono validi per Word, Excel e Powerpoint in modo indipendente l’uno dall’altro e dunque bisogna procedere all’impostazione di ciascuna applicazione. Se si seleziona l’opzione ALTA vengono avviate soltanto le macro che presentano una firma digitale apposta da voi stessi oppure da una persona o società di vostra fiducia; tutte le altre macro vengono invece ignorate. Se si seleziona una protezione MEDIA occorre indicare la propria decisione relativa all’attivazione delle macro in una apposita finestra di dialogo. Gli utenti esperti possono quindi visualizzare il codice VBA prima in Visual Basic Editor e controllare l’eventuale esistenza nella macro di
comandi sospetti. L’editor viene avviato con i tasti ALT + F11. Il livello di protezione BASSA è piuttosto rischioso: con questa impostazione Office utilizza tutte le macro contenute nel documento senza alcun avviso preliminare. Le macro con il nome Auto_Open, inoltre, si avviano automaticamente non appena viene aperto il documento. Se Word viene avviato con il parametro /m, si impedisce l’avvio delle macro Auto_Open. Tuttavia anche in questo caso si raccomanda cautela: in questo modo non si evita l’esecuzione delle macro, che sovrascrivono i comandi standard, per esempio quelli per l’apertura dei file, e che causano quindi danni. In Word è possibile aprire senza pericolo i documenti sospetti con un piccolo trucco: create un nuovo documento e importate il documento richiesto con il comando FILE del menu INSERISCI. In questo modo le macro non vengono importate mentre le formattazioni, le immagini e le tabelle vengono rilevate completamente.
L’utente di Office XP che non necessita della programmazione VBA può disinstallare completamente Visual Basic mediante il relativo programma anche in un momento successivo. Si tratta della protezione più radicale e più efficace dalle pericolose macro. In questo caso, però, sono in agguato altri rischi che non possono essere evitati nemmeno con un livello di protezione elevato, per esempio quelli derivanti dalle macro che sfruttano gli errori di overflow del buffer. Per questo motivo, anche in questo caso si rivela utile la funzione di aggiornamento automatico via Internet resa disponibile da Microsoft. Come nel caso di Windows Update, anche qui il servizio rileva automaticamente la versione di Office installata e scarica automaticamente gli aggiornamenti indispensabili per
il vostro sistema.
LE ALTERNATIVE. Anche se utilizzate Office da molti anni e vi siete abituati ai suoi programmi, vale comunque la pena di dare un’occhiata a Openoffice . Si tratta infatti di un programma gratuito, sia a livello aziendale che privato,che offre una gamma di funzionalità paragonabile a quella dei programmi Microsoft e molto simile a essi anche dal punto di vista grafico. Le funzioni standard utilizzate di frequente vengono individuate facilmente, quindi il periodo di rodaggio è estremamente breve.
Il programma si basa per molti aspetti sullo stesso codice sorgente di Star Office di Sun Microsystems, che nel frattempo però non è più gratuito. Openoffice.org è composto da Writer, per l’elaborazione dei testi, dal foglio elettronico Calc, dal software di disegno vettoriale Draw, dal programma di presentazione Impress e dall’editor di formule Math, per un totale di circa 250 megabyte di spazio su disco fisso. Nessun problema quanto a risorse di sistema richieste: Openoffice si accontenta di soli 64 MB di RAM e per questo ben si adatta anche ai computer più vecchi. Ma l’argomento decisivo per convincere anche i più scettici a provare qualcosa di diverso da Office si chiama compatibilità. Nessuno, infatti, vuole correre il rischio di veder compromessi i propri archivi. Openoffice, però, apre quasi tutto quello che è stato realizzato con Microsoft Office e non ha alcun problema con i formati comunemente utilizzati come DOC, RTF, XLS e PPT. Inoltre, importa tutti i formati grafici principali e, naturalmente, i documenti di Star Office.
Le immagini, le formattazioni e le tabelle di Office vengono rilevate senza problemi. Il foglio elettronico è in grado, in linea di principio, di utilizzare le stesse formule di Excel; per alcune funzioni delle celle non documentate non è possibile tuttavia aspettarsi alcun supporto. Gli elementi come le formule matematiche, che vengono inseriti in un documento di Word come oggetto OLE, non funzionano e vengono visualizzati semplicemente come caselle nere. Le macro rimangono escluse, poiché il pacchetto offre un suo specifico linguaggio. Lo sviluppo del programma open source è comunque continuo: quello che l’ultima versione sul mercato ancora non offre, potrà essere supportato nella versione successiva. Se Openoffice.org è troppo potente per voi perché intendete esclusivamente scrivere documenti compatibili con Word, esiste in alternativa un programma più ridotto: Abiword. Questo programma open source offre le funzioni più importanti