Per gestire al meglio le vostre tracce audio digitali vi serve un editor potente ma anche facile da usare, proprio come Goldwave. Scoprite funzioni e strumenti di un programma utilissimo per migliorare la qualità di una vecchia incisione o per creare compilation mixate.
Visto che dopo il boom degli MP3 su Internet, l’audio digitale in generale è diventato una realtà, un nuovo modo di “consumare” la musica, gli editor audio, dopo un periodo di crisi, stanno tornando improvvisamente di gran moda. Tra i prodotti non professionali, uno di quelli più conosciuti è sicuramente Goldwave www. goldwave.com, che peraltro vanta una
storia già lunga. Si tratta di un programma tutto sommato semplice da usare, che ben si presta sia a svolgere lavori per così dire di routine sia a compiere interventi di editing vero e proprio, come l’eliminazione del rumore di fondo su tracce acquisite da vecchie musicassette o dai dischi in vinile.
Strutturato su una interfaccia classica, dominata dall’ area di lavoro ma caratterizzata da numerose possibilità di personalizzazione Goldwave dispone di un nutrito numero di filtri, oltre che di numerosi effetti. A conferma del fatto che la flessibilità d’uso è proprio uno degli elementi centrali di questo programma, tra le altre sono incluse anche una funzione per l’estrazione audio dai CD e un sistema per la registrazione dei segnali provenienti da un microfono o da un altro ingresso audio. Inoltre, laddove possibile, gli sviluppatori hanno sempre optato per un doppio “percorso”: uno per gli esperti, con un gran numero di opzioni di personalizzazione,e uno per i neofiti, con molti automatismi e impostazioni di default. Di conseguenza in tanti casi, per esempio nella finestra di creazione di un nuovo file, l’utente può sia definire manualmente ciascun parametro fondamentale, sia affidarsi a uno dei tre set predefiniti messi a disposizione dal programma.
Ma cosa si può fare concretamente con un editor audio? I campi di applicazione sono davvero numerosi. Chi è appassionato di home video, per esempio, prima o poi non può fare a meno di occuparsi anche della creazione di una colonna sonora all’altezza dei propri filmati. Chi invece è un divoratore di musica ha bisogno di un editor audio per i più svariati motivi: dalla semplice conversione da un formato all’altro alla rimozione delle imperfezioni, dalla creazione di una compilation a quella di un demo disc. Tutti compiti che Goldwave svolge alla perfezione: ecco come.
Una guida per cominciare. Sarà perché l’audio digitale è un argomento ostico per la maggior parte degli utenti, ma Goldwave si apre con una schermata della guida in linea. La scelta, seppur singolare, è in realtà logica, anche perché in questo modo si arriva più preparati alla scoperta del programma, della sua interfaccia e delle sue molteplici funzioni. Per chi si cimenta per la prima volta con forme d’onda, pitch ed equalizzatore parametrico una rapida infarinatura generale non guasta affatto. Gli esperti possono sempre trovarla utile per risolvere problemi che si presentano durante l’uso del programma.
A colpo d’occhio.
Fatta eccezione per il DEVICE CONTROL, l’interfaccia di Goldwave si compone di una struttura classica che raggruppa tutte le funzioni nella parte alta dello schermo, sopra all’area di lavoro vera e propria. Strumenti ed effetti speciali sono tutti accessibili dai menu a tendina e, in massima parte, anche attraverso le icone della colorata barra degli strumenti (TOOL BAR). Grazie a questo approccio ogni operazione è sempre a portata di clic e ogni azione può essere compiuta con l’ausilio del solo mouse.
Goldwave, oltre che un valido editor audio, è anche un efficiente strumento per effettuare registrazioni digitali. La funzione RECORD, infatti, consente di catturare in un nuovo file, ma
anche di inserire all’interno di un altro brano clip registrate per mezzo di un eventuale microfono o provenienti da uno degli ingressi della scheda audio. Una funzione molto utile soprattutto per chi, per esempio, vuole inserire dei commenti fuori campo in una presentazione o in un videoclip.
Le dissolvenze, o FADE IN e FADE UT, sono di sicuro tra gli strumenti più utilizzati. Il loro impiego è frequente non solo quando si preparano le colonne sonore dei propri video o di una presentazione, ma anche per realizzare compilation, effettuare mix o più semplicemente per sfumare la fine o l’inizio di un brano. Gli strumenti messi a disposizione da Goldwave in tal senso sono efficienti e dal momento che il programma dispone di una funzione di UNDO per imparare a sfruttarli al meglio, si può tranquillamente andare per tentativi, cambiando impostazioni fino a ottenere il risultato desiderato. Grazie al filtro NOISE REDUCTION goldwave consente di rimuovere con precisione rumori di fondo, fruscii o altre imperfezioni che possono rovinare la riproduzione di una traccia audio. Premesso che questo strumento non può essere impiegato per rimuovere intere parti di un brano, per esempio la voce, il filtro opera a partire da un grafico dove è rappresentata l’analisi dello spettro acustico. Il programma può intervenire in quattro diverse modalità: SHAPE, CURRENT SPECTRUM, AVERAGE e CLIPBOARD. Quest’ultimo si è rivelato spesso il più efficace.
Il volume è un parametro così importante per l’editing audio che Goldwave vi ha dedicato un consistente numero di funzioni e strumenti. Con quello denominato CHANGE a poter essere variata manualmente è proprio l’intensità del volume sia in fase di registrazione sia in fase di riproduzione. FADE IN e FADE OUT servono, come detto, rispettivamente a incrementarlo e decrementarlo progressivamente. Invece MAXIMIZE serve per aumentare automaticamente al massimo il volume (ovviamente senza alcuna distorsione del segnale). SHAPE, infine, è un’opzione destinata ai soli esperti e permette di modificare l’ampiezza del suono.
Se volete preparare una serie di compilation per una serata speciale, senza stare a preoccuparvi di “cambiare” CD in continuazione, allora la funzione MIX di Goldwave vi risulterà sicuramente gradita. Questo strumento, infatti, permette di mixare (in questo caso è più corretto dire sovrapporre) lo spezzone memorizzato nella clipboard con un’altra traccia. All’utente, oltre alla selezione dell’area cui applicare l’effetto, viene chiesto soltanto di definire il volume del mixaggio stesso.
Goldwave puo’ essere usato per
- Mescolare un numero qualsiasi di file in un unico file stereo
- Creare presentazioni con musica di sottofondo e / o video
- Modifica home video e di aggiungere didascalie di testo ed effetti di compositing
- Creare video professionali in cerca di YouTube
- Registrare, editare e mixare canzoni, mantenendo tracce strumentali e vocali separata
- Combina più livelli di video in un unico AVI, QuickTime Movie o file Windows Media Video
- Cattura video da un videoregistratore, sintonizzatore TV, o altra sorgente video