Hardware
Una guida passo passo, da tenere sempre a portata di mano, per sostituire senza problemi uno o più componenti del computer o per assemblare da zero il vostro sistema ideale in totale autonomia. Perché a volte anche il “fai da te” ha i suoi vantaggi
Coloro che si ritengono sufficientemente esperti finiscono talvolta per optare per il fai da te. Ma imparare come si assembla un pc non serve solo a coloro che vogliono crearne uno ex novo.
Conoscere, per esempio, le procedure di installazione del processore piuttosto che della memoria, si può rivelare indispensabile ogni qual volta vogliate effettuare un aggiornamento del vostro pc, in caso di guasti o di malfunzionamenti. E ciò vale sia per chi usa il pc a casa per puro divertimento, sia per chi invece ha ormai informatizzato la propria attività ma non dispone delle risorse necessarie per permettersi un vero e proprio responsabile dei servizi informativi. Nelle piccole realtà professionali saper risolvere un problema causato, per esempio, dalla rottura di un disco fisso, può significare sia un consistente risparmio di denaro, sia un fermo macchina contenuto. Per questo motivo le pagine seguenti andrebbero sempre tenute e a portata di mano.
Tra i componenti che non possono mai mancare in un pc, troviamo senza ombra di dubbio.
A seguire scopriremo i vari componenti hardware che compongono un computer per assemblare da zero il vostro sistema ideale in totale autonomia.
Disco fisso: sul mercato esistono attualmente tre diverse tipologie di dischi fissi. Quelli SCSI, ormai destinati solo a server e workstation; quelli IDE, che hanno raggiunto la piena maturità commerciale e tecnologica; quelli SATA o Serial ATA, che invece rappresentano l’ultima novità. Premesso che le differenze tra queste tretipologie riguardano principalmente il controller e la gestione dei dati, le cose più importanti da tenere in considerazione restano due: dimensioni e velocità. L’affidabilità resta purtroppo un’incognita anche perché, salvo casi eccezionali, quando si sparge la voce di un modello “fragile” è ormai troppo tardi.
Motherboard: inutile dire che si tratta dell’elemento centrale di qualsiasi computer, ancor più del processore. Per questo motivo la scelta deve essere ponderata con estrema calma, analizzando una a una tutte le caratteristiche tecniche, partendo dal chipset, dal numero di slot di espansione, da quello dei banchi di memoria e da tutte le altre funzioni principali.
Anche la marca, in questo caso, ha poi la sua importanza. Per evitare che il vostro sistema non diventi rapidamente obsoleto, in generale, è meglio sempre affidarsi a quelle case che continuano a supportare e ad aggiornare le proprie schede madri nel corso del tempo, per esempio sviluppando patch o aggiornamenti del BIOS che aggiungano nuove funzioni o risolvano vecchi e nuovi problemi di compatibilità. Infine, a parità di prezzo e caratteristiche, tenete anche presente la dotazione di accessori. Le schede migliori portano in dote tutti i cavi di connessione, porte aggiuntive e numerosi software.
Processore: anche in questo caso la scelta non è semplice. Oltre alla marca, AMD o Intel, occorre anche scegliere tra numerose CPU diverse non solo per frequenza ma anche per cache o temperature di esercizio. La scelta del processore, pertanto dovrebbe essere effettuata a partire da una precisa analisi delle applicazioni che dovranno essere utilizzate, tenendo ben presente che non sempre la soluzione migliore è quella che offre la maggiore frequenza di clock.
Memoria: purtroppo sono finiti in tempi in cui, almeno per la RAM, non c’erano molte possibilità e l’unica cosa da stabilire era laquantità necessaria per soddisfare le proprie esigenze. Oggi bisogna fare attenzione alla velocità, al tipo, ma anche ad altri fattori, come la latenza o la presenza di un sistema di controllo degli errori. Senza contare poi che in giro si trovano anche partite di moduli di scarsa qualità che, dietro a prezzi da saldi di fine stagione, nascondono problemi di compatibilità o prestazioni inferiori alle aspettative.
Scheda video: qui il vero fattore discriminante si chiama 3D. Chi non si occupa di animazioni tridimensionali, e coloro che i videogiochi non sanno nemmeno cosa siano, possono tranquillamente affidarsi a una delle poche schede che gestiscono in prevalenza il 2D o alle soluzioni integrate in alcuni chipset delle schede madri. Diversamente il dilemma si restringe ormai a due soli grandi produttori: ATI e nVidia. La battaglia a suon di driver e benchmark è così serrata che la scelta tra GeForce e Radeon resta fondamentalmente una questione di gusti e di quattrini. Al momento la società canadese è in vantaggio.
L’unico vero consiglio, in entrambi i casi, è quello di puntare sui modelli appena al di sotto dei cosiddetti top di gamma, che in genere sono troppo costosi e dotati di una potenza di calcolo talmente elevata da risultare spesso inutile, almeno con i videogiochi attualmente in circolazione.
Nell’elenco appena visto mancano in realtà altri componenti fondamentali per l’utilizzo del vostro nuovo pc, ma in qualche misura “esterni” al pc stesso. Si tratta ovviamente del monitor, del mouse e della tastiera, che devono anch’essi essere scelti con grande cura. Dalla nostra lista della spesa manca anche la scheda audio (e relativi altoparlanti), perché quasi tutte le schede madri integrano ormai un sottosistema audio e perché, sebbene importante, la capacità sonora di un pc non è fondamentale per il suo corretto funzionamento.