Le vecchie videocassette però, risentono parecchio dei segni del tempo e nella maggior parte dei casi, la qualità dei film conservati in casa, su questo supporto, non è più quella di una volta e si rende necessario cambiare il videoregistratore. È un dato di fatto poi che le difficoltà di reperire film in VHS sono sempre maggiori. Inoltre, i DVD occupano meno spazio e sono più facili da conservare sulla libreria o da portare da un amico.
Questi supporti, rispetto alle vecchie videocassette offrono anche il grande vantaggio di poter essere visti su un PC, in particolar modo un computer portatile, l’ideale per esempio se dovete affrontare un lungo viaggio in treno. Fortunatamente, sono ora disponibili i videoregistratori digitali DVD in grado di risolvere questi problemi senza spese esorbitanti.
Questi apparecchi dispongono delle funzionalità base che, dal punto di vista dell’utente, sono molto simili a quelle del videoregistratore tradizionale. Infatti, con un semplice tasto (in alcuni modelli questo pulsante è in rilievo e facilmente individuabile, in altri un po’ nascosto) è possibile avviare direttamente il salvataggio delle immagini.
Il collegamento alla TV avviene attraverso la presa SCART, a eccezione dei modelli in alta definizione. Scegliendo di salvare su DVD e non su disco, la gestione dei supporti è praticamente identica a quella delle cassette VHS, per l’utente. Anche se le dinamiche delle funzioni base sono simili, i vantaggi offerti dai nuovi registratori digitali sono però innumerevoli, ma prima di approfondirli vale la pena spendere due parole sul concetto di alta definizione.
La rivoluzione HDMI Il cambiamento più importante dei formati audio/video del nuovo millennio è l’avvento dell’alta definizione, in sigla HDTV (acronimo di High Definition TeleVision) o HDMI (Hight Definition Multimedia Interface), l’interfaccia seriale che consente di sfruttare le specifiche video dell’alta definizione.
Un video “in alta” utilizza una qualità delle immagini e dell’audio significativamente superiore a quello degli standard televisivi non digitali diffusi fino a ora e indica genericamente, ma in maniera precisa, un determinato livello qualitativo dell’immagine televisiva. Una delle differenze fondamentali che caratterizzano l’HDTV è l’utilizzo di un rapporto di 16:9 tra i due lati dello schermo a differenza del tradizionale 4:3.
La tecnologia HD (High Definition, Alta Definizione) comprende tre formati video, che differiscono sia per la risoluzione sia per le modalità di scansione dell’immagine. Il formato HR.HDTV (Half Resolution High Definition TV) è di 960×540 pixel ovvero un quarto della definizione effettiva dell’HD; generalmente viene usato dalle emittenti televisive per trasmissioni TV in grado di offrire un buon compromesso tra la risoluzione e la banda richiesta per il trasferimento del segnale.
Collegare il sistema Home Theater alla rete di computer
Il formato 720p, comunemente chiamato HD Ready, presenta una risoluzione complessiva di 921.600 pixel (1.280×720) con scansione progressiva, in pratica a ogni ciclo di trasmissione viene aggiornata tutta l’immagine.
In altre parole, quando l’immagine sostituita da una nuova, l’operazione non viene fatta a porzioni di schermo, ma tutti i punti del display vengono sostituiti in una sola volta. Infine, il formato 1080i, comunemente chiamato FULL HD, presenta una risoluzione complessiva di 2.073.600 pixel (1.920×1.080) con scansione denominata interlacciata, ovvero per ciascun ciclo (ogni aggiornamento del display) viene trasmesso un semiquadro dello schermo formato alternativamente dalle sole linee pari o dispari dell’immagine.
Tanti vantaggi… Fatta questa piccola distinzione è facile capire come il fatto che i nuovi videoregistratori digitali siano compatibili con l’alta definizione e che quindi dispongano di una qualità audio/video sensibilmente superiore al VHS è un vantaggio notevole. In altre parole, con questi apparecchi la risoluzione delle immagini a video può raggiungere una risoluzione di 1.920×1.080, ben altra cosa rispetto a quella di 720×576 punti dello standard PAL utilizzato dai videoregistratori VHS. Inoltre, i nuovi videoregistratori offrono la possibilità di salvare su disco il programma che stata guardando, in qualsiasi momento, senza perdere del tempo a cercare un supporto oppure a riavvolgere una cassetta.
Collegare il portatile alla TV
Il disco fisso è in grado anche di ospitare anche le immagini della vostra videocamera, che potete collegare attraverso la presa Firewire, e gli scatti catturati con la fotocamera digitale che potete copiare direttamente dalla scheda di memoria. Infine, la nuova generazione di prodotti dispone di funzioni innovative come il time shifting o l’istant replay. Cerchiamo di capire cosa sono queste due operazioni, il time shifting significa letteralmente, slittamento del tempo.
Questa funzione permette di interrompere la visione di un programma, per un qualsiasi imprevisto, come per esempio una telefonata o un bisogno impellente, e riprenderla poi dallo stesso punto (o da altro), facendo quindi letteralmente slittare nel tempo la visione per non perdere nemmeno un minuto del programma. In pratica, durante un’importante partita di calcio potrete sospendere per alcuni minuti la trasmissione in diretta, per esempio per andare a prendere qualcosa da bere in frigorifero, e riprenderla successivamente dal punto in cui vi eravate fermati, sempre che nel frattempo le urla dei vicini non vi segnalino un eventuale gol.
Attenzione perché questa funzione viene spesso chiamata in modo diverso dai produttori, ma in pratica svolge il medesimo compito.
L’instant replay, letteralmente “replay istantaneo” permette invece di rivedere una sequenza di immagini appena apparsa sullo schermo, per esempio lunga circa 30 secondi, quante volte si vuole (tramite la pressione di un tasto), per poi riprendere la visione al punto in cui la si era lasciata. Infine, buona parte dei modelli di videoregistratori digitali che abbiamo provato e quindi buona parte di quelli in commercio, dispone di un menu in italiano e anche di manuale cartaceo sempre in lingua italiana che permettono un semplice utilizzo e una facile installazione.
I videoregistratori digitali però non sono esenti da alcuni problemi, solitamente infatti, contengono un vero e proprio sistema operativo e richiedono qualche secondo per l’accensione, in particolare per il primo avvio.
Collegare il monitor alla Tv
Inoltre, rispetto alle cassette VHS, solamente i DVD caratterizzati dalla sigla RW possono essere registrati più volte e questo tipo di supporti hanno però un costo più alto dei DVD-R che vengono utilizzati normalmente. In compenso, l’aggiunta del disco fisso, permette di registrare (con qualità DVD) un elevato numero di film e trasmissioni successivamente cancellabili senza problemi.
Di solito i modelli dotati disco fisso hanno una capienza che va dai 100 ai 300 Gb, la capienza media è di 250 Gb.
Questo spazio permette di registrare alcune centinaia di ore di trasmissioni e programmi, è interessante notare che tutti i modelli consentono di gestire la qualità della registrazione, immagini di bassa qualità occupano meno spazio su disco, ma a volte sono sufficienti se la trasmissione che state registrando non è un film di culto da conservare tutta la vita.