Processori potenti, dischi veloci e capienti, un’interfaccia capace di ottimi transfer rate e software sempre più sofisticati. Gli ingredienti per trasformare qualsiasi pc o quasi in una potente postazione di post produzione video ci sono davvero tutti. I costi poi non sono nemmeno proibitivi come un tempo e anzi, per un equipaggiamento all’ altezza bastano poche centinaia di euro, telecamera esclusa. Basta un semplice aggiornamento di RAM e dischi fissi, oltre all’acquisto di una scheda di acquisizione, per trasformare qualsiasi anonimo pc (purchè dotato di un processore dell’ultima generazione) in una valida stazione di video ritocco. Video editing
I FERRI DEL MESTIERE Montaggio e Editing Video
L’interfaccia, parte chiave di qualsiasi programmi, assume se possibile un’importanza ancora maggiore quando si ha a che fare con il video editing. La complessità della materia, infatti, è tale da richiedere agli sviluppatori uno sforzo creativo in più per fare in modo che ogni elemento di un progetto, così comegli strumenti messi a disposizione dal programma stesso, siano sempre letteralmente a portata di mouse. Come se non bastasse poi, si deve far fronte anche alla crescente richiesta di elementi personalizzabili, interfaccia compresa. Così diventa determinante non solo garantire una disposizione logica coerente ed efficiente, ma anche permettere che ogni finestra possa essere modificata, spostata o ingrandita. Ma a una interfaccia si richiede anche facilità d’uso.
Per i prodotti non professionali questa caratteristica diviene così importante da condizionare l’aspetto e la struttura complessiva di un programma. Un esempio classico in tal senso è rappresentato da Video-studio, la cui interfaccia è struttura per sezioni secondo una sequenza ben precisa, ciascuna corrispondente a una determinata fase della post produzione video, dall’ acquisizione all’esportazione finale. Si tratta di scelte estreme, ideali per i meno esperti e per chi comunque a diventare esperto non ci tiene nemmeno, ma che si rivelano limitanti nel tempo.
Mano a mano che cresce l’esperienza, infatti, aumenta la necessità di uscire dai rigidi schemi imposti da questo tipo di interfaccia. Pinnacle per il suo Studio ha puntato su una soluzione ibrida, ossia che lascia ampia libertà di movimento all’utente, ma prevede comunque tre distinte aree di lavoroa seconda che si intenda catturare, modificare o creare un video. Almeno a prima vista la semplicità non era uno dei parametri fondamentali tenuti in considerazione per l’interfaccia di Premiere. Ma come spesso accade, anche in questo caso la prima impressione può essere fuorviante.
Certamente non ideata per i neofiti, l’interfaccia di Premiere offre un ottimo livello di usabilità, grazie soprattutto alle impressionanti possibilità di personalizzazione. Elemento centrale di tutti e quattro i programmi è sempre la timeline, talvolta presente all’ interno di una specifica area dell’interfaccia, a volte all’ interno di una normale finestra.
Non manca mai nemmeno un monitor in cui vedere le immagini originali o quelle modificate con filtri, titolazione o effetti speciali. La gran parte delle funzioni, infine, può essere applicata utilizzando il solo mouse grazie al ricorso esteso a funzioni di tipo drag and drop. Anche se carente quanto a possibilità di personalizzazione, una delle interfacce più interessanti del lotto è risultata quella di Video Deluxe. Destinato a meno esperti e utenti di medio livello, il programma offre una divisione intelligente dello spazio disponibile, garantendo al contempo un’organizzazione chiara del lavoro e degli strumenti. Particolarmente intelligente. Infine, appare la possibilità di passare dalla visualizzazione dello storyboard a quella della timeline con un semplice clic del mouse.