Sebbene gli strategici in tempo reale dominino da tempo il mercato dei videogiochi per PC, è davvero raro incappare in un prodotto che riesca a unire l’immediatezza dell’azione a un tangibile spessore tattico. I Pyro hanno fatto dunque un piccolo miracolo. Praetorians, come il titolo tradisce, è incentrato sul periodo di massima espansione, dell’Impero Romano, quello in cui le armate di Cesare marciavano vittoriosamente sulle terre del Nord Africa (contro gli egiziani) e dell’Europa Occidentale (contro galli e bretoni).
E proprio la fedeltà alla storia costituisce forse il tratto più pregevole del gioco, che riproduce con rigore le unità militari dell’epoca (a cominciare proprio dall’elite pretoriana), i loro modelli di combattimento, i classici scenari di guerra campale ma anche gli assedi, una sanguinosa “disciplina” in cui i Romani erano maestri. La campagna da giocarsi in solitario, riproduce l’epopea bellica dell’Impero: quindi battaglie su battaglie, senza un vero e proprio filo conduttore romanzato che faccia da sceneggiatura, e un’unica fazione, quella romana, ai propri ordini. Le missioni sono tuttavia molto varie, con cambi di ritmo, colpi di scena, situazioni atipiche, ribaltamenti di fronte, agguati, ritirate precipitose sotto un nemico incalzante e disperate difese all’ultimo uomo.
Il gioco ricalca sostanzialmente gli schemi tradizionali del genere, ma enfatizza il ruolo legato al manovrare delle truppe e all’applicazione delle più disparate tecniche di combattimento. Ogni unità, dagli arcieri ai centurioni, dalla guardia imperiale alla cavalleria, è rappresentata graficamente come un manipolo di soldati che si muovono in formazione. Ogni cambio di direzione, di schieramento, di assetto (in piedi, inginocchiati, lancia in resta, scudi alzati…) richiede qualche frazione di secondo, e simula in maniera alquanto suggestiva quella complessa alchimia di movimenti e “sincronismi” che contraddistingueva le battaglie dell’epoca.
La ricognizione, la scelta del momento e della direzione dell’attacco, il coordinamento delle guarnigioni, e un continuo gioco di avanzate e ritirate strategiche, sono le chiavi per cogliere il nemico con la guardia abbassata. Come in ogni buon “wargame” il terreno ha un impatto decisivo sul movimento e sulla linea di visuale. I boschi, per esempio, per ovvie ragioni sono interdetti ai picchieri o ai cavalieri, mentre, al contrario, costituiscono una sorta di rifugio naturale per gli arcieri, in grado di tendere così agguati letali alle truppe di passaggio. Allo stesso modo, i soldati che occupano le alture possono dominare, non visti, sui terreni sottostanti. Praetorians prevede anche una più limitata parte gestionale, legata essenzialmente alla conquista e alla creazione di accampamenti e allo sviluppo di nuove truppe. E questo è l’unico aspetto in cui l’intelligenza avversaria non brilla, dotata per il resto di straordinario senso tattico, tale da rendere ogni missione davvero impegnativa anche per i veterani del genere. La grafica, vero 3D in rappresentazione isometrica, è molto suggestiva: i fondali sono dettagliati e ricchi di animazioni, mentre ogni unità è ben caratterizzata, mantenendo anche con un certo rigore storico.
E anche quando le unità si affollano sullo schermo, non si notano rallentamenti significativi. Il gioco, vivamente consigliato, è tutto in italiano, parlato compreso.
Descrizione del Gioco Praetorians
è un gioco di strategia in 3D truppa collocato nel contesto storico delle campagne Giulio Cesare. Praetorians vi porterà sui campi di battaglia polverose d’Egitto, il gelo della Gallia e al centro dell’Impero, l’Italia, dove vi sarà un generale dell’impero romano. La vostra missione non sarà facile, così come il territorio si deve conquistare mentre viene difeso da migliaia di soldati con le loro fortezze e vari armamenti. Potrai quindi non solo in grado di Comandare esercito Romano, ma portare condurre i crudeli francese o fanatici egiziani.
La grafica 3D èstupefacente.