Come è bello essere in Europa, terra di sovvenzioni agli agricoltori ricchi togliendo i soldi ai pensionati e ora ai cantanti ricchi facendo pagare 20 centesimi a chi si fa le copie delle proprie lettere su un CD-R.
La nuova legge sul diritto d’autore appioppa anche una multa da 154 euro a chi compera un CD contraffatto, e 3 anni di carcere a chi lo vende.
Per fortuna la stessa legge sancisce il diritto a farsi una copia personale delle canzoni o dei programmi acquistati.
La stessa legge però sancisce l’inviolabilità delle protezioni contro la copia, duplicabili ma non disattivabili. In pratica è legale fare un backup di un CD musicale protetto con clone CD, ma non di un DVD perché non esiste un copiatore “puro” ma solo tanti programmi di sprotezione illegali.
È anche illegale “scaricare” musica e film con un programma P2P e i discografici si stanno attrezzando per perseguire gli utenti colpevoli. Ma il software P2P è qui per restare e le prime contromisure sono in arrivo. Per ora si comincia con il blocco della lista dei propri file (sempre visibili nelle ricerche nominative) e dello scaricamento da certi indirizzi (quelli dei robot analizzatori dei discografici), semplicissimo, basta un normale firewall. La soluzione definitiva è chiaramente la totale protezione dell’identità degli utenti delle reti Peer to Peer, usando la crittografazione di tutte le comunicazioni via rete fra i vari pc.