Consigli utili come utilizzare un Computer effettuando una manutenzione FAI DA TE
Selezionate le migliori impostazioni possibili per il processore e il chipset: per la cache della CPU, per esempio, ci sono ancora ulteriori possibilità di ottimizzazione.
In questa operazione è bene avvalersi dello shareware in lingua inglese Powertweak che, oltre a dare preziosi suggerimenti, impedisce di assegnare involontariamente impostazioni pericolose. Al riavvio del pc, inoltre, tutte le modifiche vengono annullate. Se avete commesso un errore, quindi, basta un reset e tutto torna come prima. Con l’opzione OPTIMIZE, invece, si rende definitiva la nuova configurazione appena impostata.
Ecco come procedere con Powertweak: avviate il programma facendo clic con il pulsante destro del mouse sull’icona POWERTWEAK nel Systray. Quindi fate clic con il pulsante sinistro su POWERTWEAK CONTROL PANEL. Nell’elenco che compare, selezionate i componenti che desiderate mettere a punto, quindi fate clic su CONFIGURATION. Nella parte destra della finestra verranno visualizzate le impostazioni sulle quali è possibile intervenire. Il comando OPTION presenta una breve spiegazione per ogni voce, sotto CONFIGURATION compare il valore consigliato e sotto CURRENT il valore attuale. Per effettuare la messa a punto, andate con il pulsante sinistro del mouse sull’impostazione che volete modificare e fate clic sul triangolino rosso. Si aprirà un menu a comparsa in cui eseguire la modifica, che andrà poi attivata premendo OPTIMIZE e selezionando di seguito OK.
Consigli pratici per la manutenzione del PC
MEMORIA DI LAVORO
Tutti i moduli RAM prevedono una riserva di velocità che può essere “stuzzicata” attraverso il BIOS. Normalmente, le impostazioni relative alla RAM si trovano in un menu chiamato ADVANCED CHIPSET FEATURES, CHIPSET FEATURES SETUP o con un altro nome simile. Se compare un’opzione tipo (S)DRAM (AUTO)CONFIGURATION, impostatela su DISABLED: solo facendo così sarà poi possibile intervenire manualmente sulle opzioni della RAM.
Accelerare i tempi di lettura della RAM
Se il BIOS presenta un’opzione chiamata (S)DRAM RAS TO CAS DELAY, selezionate un valore immediatamente più basso di quello impostato. Così facendo, si accelera l’accesso della CPU alla RAM. Tra le opzioni relative alla RAM cercate una voce tipo (S)DRAM CAS LATENCY, quindi selezionate il valore immediatamente inferiore a quello corrente. Gli indirizzi di memoria verranno così messi a disposizione dalla RAM con un ritardo più ridotto.
Guadagnare tempo migliorando le impostazioni
Individuate nel BIOS l’opzione (S)DRAM RAS PRECHARGE TIME e selezionate il valore immediatamente inferiore. Così facendo si riduce la pausa tra due operazioni di accesso ai dati e, di conseguenza, la RAM fornisce più dati. Se nel BIOS è presente una voce chiamata MEMORY e, come voce secondaria, un’opzione chiamata SHARED MEMORY con un valore numerico che può arrivare a 64, significa che il pc ha una scheda madre con chipgrafico integrato. A seconda della scheda madre, fino a ben 256 MB di RAM vengono sottratti per la creazione delle immagini; eppure buona parte di questa memoria può essere destinata ad altri scopi.
Se utilizzate il pc solo per lavoro d’ufficio, vi bastano 16 MB di RAM. Il resto può essere messo a disposizione per altre applicazioni. Nell’opzione SHARED MEMORY attivate quindi il valore 16. Solo se si vuole eseguire un gioco 3D, di quelli che divorano la potenza del pc, allora è il caso di rimettere il massimo possibile a disposizione della scheda grafica.
Evitare le esecuzioni automatiche inutili
Programmi e driver di periferiche hanno svariate opzioni di esecuzione automatica. Capita spesso che, quando si disinstalla un’applicazione, le opzioni di esecuzione automatica restino attive e vari residui dei programmi, per esempio i driver, siano sparsi qua e là nel sistema. In questa situazione, Windows continua a ricaricare tali rimasugli. quindi necessario fare pulizia tra le opzioni di esecuzione automatica.
In Windows selezionate START/ESEGUI, quindi digitate MSCONFIG. In Windows 98/ME selezionate ora la scheda ESECUZIONE AUTOMATICA. Il sistema operativo carica tutti i driver e i programmi che compaiono sotto NOME e presentano un segno di spunta. Fate scorrere i nomi e, se compare un’azione che non serve, togliete il segno di spunta. In Windows XP tutto ciò che Windows ha caricato compare sotto AVVIO. La voce SERVIZI contiene tutti le parti del sistema operativo in esecuzione e la loro disattivazione può causare grossi problemi. Al riavvio Windows non caricherà più le routine disattivate. Per maggiori ragguagli vedere la sezione BUG, VIRUS E AGGIORNAMENTI.
Occupazione della RAM
Fate piazza pulita Quando si chiude un’applicazione, succede spesso che non tutte le relative routine vengano rimosse dalla RAM. Questi relitti occupano spazio prezioso. Fate quindi regolarmente un repulisti della memoria di lavoro. A tal fine installate il programma in lingua inglese Cacheman . In Cacheman selezionate l’opzione SETTINGS e sulla scheda RECOVERY fate clic su RECOVER MEMORY NOW: il programma sposterà i relitti inutilizzati di file dalla RAM al disco rigido. Sotto la voce STATUS potrete vedere quanto spazio viene liberato con questo intervento. Esiste anche un sistema molto pratico per chi non possiede questo shareware: riavviare Windows. Con il riavvio la memoria di lavoro viene sgomberata.
DISCO RIGIDO
Molti dischi rigidi vengono spesso e ingiustamente considerati come la palla al piede del sistema. In realtà, il problema è che qui si annidano riserve di potenza nemmeno immaginate. Per portarle alla luce basta modificare qualche dettaglio.
Prepararsi alle manovre: deframmentazione disco
È sempre una buona abitudine deframmentare regolarmente il disco rigido , in modo che Windows trovi in ordine i vari frammenti appartenenti ai file e normalmente sparsi qua e là. Anche solo con questo intervento l’accesso ai dati viene reso più veloce, dato che la testina di scrittura/lettura non deve riposizionarsi in continuazione su pezzi di file disseminati a caso.
Per deframmentare il disco con Windows selezionate
START/PROGRAMMI/ACCESSORI/UTILITÀ DI SISTEMA/UTILITÀ DI DEFRAMMENTAZIONE DISCHI.
Dato che l’operazione potrebbe durare anche qualche ora, è bene eseguirla preferibilmente di notte. In linea di massima, è consigliabile deframmentare il disco una volta ogni tre mesi: operazioni più frequenti non sono normalmente necessarie. In Window 98 non vengono date informazioni sullo stato di frammentazione dei file. Con Windows, invece, basta fare clic su ANALIZZA nel programma di deframmentazione per scoprire subito se è necessario eseguire l’utilità.