Limiti della tecnologia Voip


È facile dire che una vettura diesel è migliore di un’auto sportiva a benzina in fatto di consumi, ma tutto cambia se il paragone viene fatto in base a parametri quali velocità o ripresa. Prima di attivare dunque un abbonamento VoIP quindi, si deve anche considerare che questa tecnologia ha dei difetti. I principali riguardano la qualità della trasmissione vocale e risiedono proprio in alcune delle caratteristiche tecniche che sono alla base del funzionamento dei Voice Over IP.

 La scarsa qualità dell’audio e i disturbi di linea, quali per esempio l’effetto “eco”, sono infatti direttamente connessi al traffico dei dati (non solo VoIP) che in quel momento transitano sulla LAN o in Internet.

I tempi di commutazione e di trasmissione dei pacchetti possono variare in base agli ingorghi che si creano sulla Rete. Basta un rallentamento nel sistema del computer da cui ci si sta connettendo o la scarsa qualità della linea utilizzata dall’ADSL oppure, ancora, la distanza dalla centrale Telecom più vicina, per far decadere in maniera repentina la qualità del conversazioni telefoniche sfruttando la connessione Internetsegnale audio. Un’altra limitazione del VoIP è costituita dal fatto che la maggioranza dei provider non permette di chiamare numerazioni di emergenza: niente 113, 112, 118 né numerazioni speciali, come quelle a pagamento che sostituiscono il vecchio 144. Un altro limite, legato questa volta non tanto alla tecnologia quanto all’offerta dei provider, è che non tutti i gestori prevedono una numerazione fisica virtuale da assegnare all’utenza VoIP, così da permettere ai titolari di un account Voice over IP di essere chiamati tramite la linea telefonica tradizionale (o da un cellulare) da chi abbia necessità di farlo. Se questa funzione non è offerta né attivata, si può utilizzare il VoIP per chiamare, ma si può essere contattati via Voice over IP solo dagli utenti del proprio provider sottoscritto.

L’offerta di una numerazione geografica virtuale è un servizio aggiuntivo per il quale il titolare di un abbonamento VoIP paga, in Per gli utenti più esigenti non mancano telefoni VoIP che offrono le stesse funzioni dei terminali tradizionaligenere, un canone addizionale. Le chiamate a un numero virtuale hanno invece la medesima tariffazione di quelle inoltrate a una numerazione standard e i relativi addebiti dipendono dal piano telefonico fisso o mobile scelto dal chiamante. Per sfruttare il VoIP non è invece più necessario utilizzare un un “softphone”, ovvero i client che emulano l’apparecchio telefonico, come i programmi gratuiti MSN Messenger, Yahoo Messenger e Google Talk, programmi che obbligavano gli utenti a stare seduti davanti a un computer per tutta la durata della chiamata. La stragrande maggioranza dei provider offre servizi che possono essere utilizzati tramite telefoni USB o IP o, addirittura, come vedremo, tramite i vecchi apparecchi di telefonia fissa. Alcuni gestori, come Jajah, offrono una soluzione ancora diversa chiamata VoIP phone to phone, cioè “da telefono a telefono”. Per effettuare le chiamate in questo caso non occorre un apparecchio telefonico: dal PC, utilizzando il proprio account, si digitano i due numeri che si vogliono mettere in contatto (quello del chiamante, ovvero il proprio, e quello del ricevente). Parte quindi la chiamata VoIP verso il telefono chiamante, che viene fatto squillare: una volta alzata la cornetta, la telefonata viene inoltrata al numero richiesto. Sono molte le aziende che hanno lanciato tariffe dedicate alla telefonia via Internet.

Considerando il solo mercato della telefonia si contano centinaia  e centinaia  di operatori: riuscire a destreggiarsi nella miriade di offerte è una vera impresa. Per scegliere l’abbonamento bisogna prima di tutto capire quale tipologia di servizio è più vicina alle proprie esigenze.

Il traffico telefonico è in prevalenza verso numeri nazionali o internazionali?

Numeri di telefonia fissa o cellulari?

E se di telefonia mobile si tratta, di quali gestori?

Le chiamate verranno effettuate verso gli stessi paesi o avranno destinazioni sempre diverse?

E, ancora, l’utilizzo del telefono è occasionale o, al contrario, intensivo?

 

La proposta VoIP che si vuole sottoscrivere, comprende anche la connessione ADSL per navigare on-line? Solo rispondendo a a queste (e ad altre domande) è possibile capire se un determinato profilo tariffario sia vantaggioso o meno. Nella tabella presente in queste pagine sono state inserite le tariffe flat (qualora disponibili) e quelle “a consumo” riservate alle chiamate verso i numeri fissi della rete italiana e verso i numeri di telefonia mobile degli operatori attivi nel nostro Paese. Raramente gli abbonamenti hanno un costo di attivazione.

Talvolta prevedono un canone mensile che include chiamate gratuite (Skype e Parla), chiamate per le quali è conteggiato il solo scatto alla risposta (Digitel) o telefonate a tariffazione scontata (Telecom Italia). Più spesso la modalità di pagamento è “a consumo” (Cheapnet, Eutelia e molti altri). Districarsi tra le varie proposte non è dunque semplice, anche perché spesso sembra quasi che siano gli stessi provider a non voler far comprendere all’utente i piani tariffari. Per esempio può capitare che dopo lunghi esami e confronti, si opti per un gestore che offre apparentemente il servizio più economico, salvo poi accorgersi che l’IVA non è compresa nel prospetto informativo e che,considerandola nel computo, il gestore scelto risulti proprio tra i più cari!