Inquadratura per realizzare la macrofotografia


Provare diverse inquadrature e luci è molto utile per scoprire soggetti e spunti per immagini di grande impatto visivo. Non bisogna affidarsi sempre e completamente all’esposizione automatica, meglio eseguire più scatti, sovraesponendo e sottoesponendo intenzionalmente di qualche valore. Tutte le compatte offrono questa possibilità, selezionabile direttamente oppure addentrandosi nel menu principale.

Alcuni modelli dispongono della funzione Bracketing, che scatta automaticamente tre immagini con esposizione variata. Si ottengono buoni risultati anche sfruttando le lunghe focali, senza ricorrere alla modalità macro. In pratica ci si avvicina al soggetto non fisicamente, ma tramite l’obiettivo.
Molte compatte di fascia alta dispongono di zoom ottici con ingrandimenti sino a 10X o 12X, in grado di raggiungere i 350/420 millimetri. Con queste focali, stando a un paio di metri dal soggetto, si possono cogliere particolari molto interessanti. Con focali così lunghe bisogna stare molto attenti al mosso causato da chi impugna la fotocamera: per risolvere l’inconveniente si deve montare la compatta sul cavalletto, oppure sfruttare i sistemi di stabilizzazione presenti su molti modelli dotati di potenti zoom. Panasonic ha recentemente annunciato che intende equipaggiare tutte le sue nuove compatte di questo dispositivo.

Konica Minolta sembra decisa a seguire la medesima strada.

 

Nella vita quotidiana,con un po’ di attenzione,riuscirete a trovare soggetti di particolare interesse.Come un comune peperoncino dalla forma inconsueta:è stato sistemato su uno sfondo scuro,ripresa dall’alto con il flash integrato della fotocamera

Nella vita quotidiana,con un po’
di attenzione,riuscirete a trovare
soggetti di particolare interesse. Come un comune peperoncino dalla forma inconsueta:è stato sistemato su uno sfondo scuro,ripresa dall’alto con il flash integrato della fotocamera

La profondità di campo È la zona a fuoco, cioè nitida, che si estende davanti e dietro il soggetto. Più si va vicini al soggetto, più la profondità di campo diminuisce. È una legge dell’ottica, che non si può modificare. Per aumentare la profondità di campo si può cercare di chiudere il più possibile il diaframma: impostate sulla ghiera dei comandi della compatta il semiautomatismo a priorità dei diaframmi (indicato generalmente dalla lettera A) e selezionate un valore chiuso, cioè un numero elevato, come f/16. La chiusura del diaframma comporta però un calo della luce a disposizione, che per la fotografia da vicino è spesso scarsa. Per questo è consigliabile ricorrere sempre al flash. Un’ulteriore accortezza è cercare, se possibile, di disinserire l’autofocus e lavorare con la messa a fuoco manuale, perché da vicino la zona perfettamente nitida si estende per una uguale distanza sia davanti che dietro il punto di messa a fuoco.

Perciò conviene focheggiare non il punto del soggetto più vicino a voi, ma un punto che sta circa a metà. In questo modo lo si avrà tutto a fuoco. Avere poca profondità di campo non è sempre svantaggioso, perché consente di isolare il soggetto da ciò che gli sta attorno, che il più delle volte crea confusione ai fini del risultato finale. Come sempre in fotografia, i risultati migliori si ottengono sperimentando il più possibile e acquisendo esperienza. Nella fotografia a distanza ravvicinata serve anche una buona dose di curiosità. Che permette di scoprire nei soggetti più comuni aspetti e dettagli poco conosciuti o invisibili al primo sguardo.

Macro o distanza ravvicinata
La fotografia a distanza ravvicinata e la macrofotografia,usate impropriamente per definire lo stesso genere di immagini,in realtà sono due tecniche di ripresa molto diverse. Per ripresa a distanza ravvicinata si intende la fotografia di soggetti con ingrandimento massimo di 1:1,vengono cioè ripresi entro le loro dimensioni reali.In inglese,si chiama close up. È la tecnica consentita generalmente dalle compatte.La macrofotografia,invece,riproduce il soggetto più grande delle sue dimensioni e necessita di particolari accessori,come tubi di prolunga oppure obiettivi progettati appositamente per questo genere di riprese.

Il campo della macrofotografia termina quando si arriva intorno a 10 ingrandimenti. Superando questo limite si parla di microfotografia o fotografia al microscopio. Macro e microfotografia richiedono l’impiego di fotocamere reflex,che possono cambiare l’obiettivo e dispongono di un parco accessori adatto allo scopo.

suggerimenti

Lo sfondo scuro rappresenta quasi sempre la soluzione ideale per meglio far risaltare i soggetti.Niente flash in questo caso,ma luce laterale proveniente

macrofotografia

da una finestra bene illuminata

L’inquadratura dall’alto permette di mettere in evidenza la corolla e le parti interne dei fiori.Più ci si avvicina al soggetto e meno profondità di campo,cioè zona nitida,si ottiene. L’effetto può essere sfruttato per conferire all’immagine un aspetto  irreale

Le foglie,soprattutto in autunno, rappresentano spunti interessanti per la fotografia da vicino.Il controluce permette di mettere in evidenza non solo il colore,ma anche la sottile nervatura della superficie della foglia

macrofotografia di una foglia autunnale
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