La fotografia digitale, grazie a un’incredibile e veloce evoluzione tecnologica, è ormai vicina a scalzare l’immagine analogica, cioè quella prodotta sulla tradizionale pellicola fotografica. La qualità garantita da una fotocamera digitale non ha più nulla da invidiare a quella analogica, inoltre i prezzi sia delle fotocamere professionali, sia di quelle amatoriali, che offrono comunque una qualità di tutto rispetto, si sono abbassati notevolmente.
Ma quali sono le caratteristiche che si devono considerare prima dell’acquisto?
I produttori bombardano l’acquirente con molteplici messaggi: l’elevata risoluzione, la capacità di realizzare filmati, le dimensioni, piuttosto che il display. Sono queste le peculiarità che si devono considerare, oppure sarebbe più utile capire e priori, in base al denaro che si intende spendere, in quale modo verrà usata la fotocamera? E ancora, che tipo di fotografia interessa maggiormente? Queste sono le domande che dovete porvi e, senza farvi influenzare troppo dalle pubblicità e dalle numerose funzioni di cui le macchine sono accessoriate, valutate con attenzione pregi e difetti di ogni modello, mettendoli in relazione con le vostre esigenze. Ricordate che non esiste in nessun campo l’apparecchio migliore in assoluto, ma quello più adatto all’uso che se ne vuole fare.
La scelta di una Fotocamera Digitale
Una delle prime caratteristiche che viene pubblicizzata dai produttori è la risoluzione, ma proprio negli ultimi tempi iniziano a farsi delle distinzioni. È vero che la quantità di pixel determina la qualità delle immagini, ma è altrettanto vero che oltre un certo valore, se non si devono eseguire stampe oltre i 50 x 70 centimetri, non diviene più così fondamentale. Inoltre, a parità di pixel, la qualità dell’immagine è comunque migliorata rispetto al passato, sia per la realizzazione di nuovi sensori con particolari forme, sia perché la tecnologia ha permesso di migliorare la struttura stessa del pixel. Un esempio è il caso di Fuji con il suo CCD di quarta generazione, o di Sigma che ha adottato il sensore Foveon, nel quale ogni singolo pixel è sensibile ai tre colori. In questo caso, quindi, gli oltre 3 milioni di pixel della sua reflex vanno moltiplicati per tre, con una qualità finale paragonabile a una fotocamera con 9 milioni di pixel. La scelta dei modelli è veramente ampia e i prezzi variano da poche centinaia di euro a qualche migliaio. Nel nostro confronto prenderemo in considerazione le fotocamere intorno ai tre milioni di pixel come risoluzione, la cosiddetta “fascia media”, che offre una gamma di modelli molto variegata, con costi da circa 250,00 euro a meno di 600,00 euro.
Uno sguardo alla tecnologia della Fotocamera Digitale
La fotografia digitale è una tecnologia molto giovane. È apparsa sul mercato agli inizi degli anni Ottanta, ma a quell’epoca era un argomento relegato solamente agli ambienti professionali. Non esistevano le compatte e i primi modelli avevano costi proibitivi, intorno ai 40/50 milioni di lire. Ancora negli anni Novanta, il digitale era una tecnologia per pochi eletti, anche se molti professionisti cominciavano a guardarla con più attenzione. Solamente quando Apple presentò la prima Quicktake 100, era il 1994, inizia ad aprirsi uno spiraglio per la fotografia digitale amatoriale.
Oggi, dopo venti anni, si è arrivati al punto cruciale: le fiere specializzate mostrano oramai solo apparecchi di questo tipo, con l’analogico sempre più destinato a un mercato di nicchia. Questo fenomeno è ancora più marcato nel mondo della fotografia professionale, dove il passaggio è sostanzialmente già avvenuto. Per capire meglio la scelta da fare al momento dell’acquisto, è opportuno conoscere in cosa consiste la tecnologia digitale.
Il cuore della fotocamera è il sensore, un componente elettronico sensibile alla luce, attraverso il quale si forma l’immagine. Ne esistono di diverso tipo: il CCD (Charge Couple Device), il primo apparso sulla scena; il CMOS, sempre più diffuso; il Super CCD, brevetto Fuji giunto alla sua quarta generazione; e il Foveon. Quando si fotografa, la luce colpisce gli elementi sensibili che costituiscono il sensore, chiamati pixel, i quali generano cariche elettriche che vengono trasferite a un convertitore analogico- digitale. Il suo compito è trasformare i segnali e inviarli alla memoria interna alla fotocamera, oppure a quella esterna, nel caso si utilizzino le schede di memoria. Il numero di pixel presente nel sensore esprime la risoluzione dell’immagine: maggiore è il loro numero maggiore sarà la quantità di particolari presenti nella fotografia, e quindi la qualità; tanti pixel significa però anche file di grandi dimensioni che hanno bisogno di essere archiviati su supporti adeguati. Anche nel campo delle schede di memoria si sono fatti passi da gigante: i formati sono diversi, sviluppati dalle diverse case, così come la loro capienza, che può andare da 16 Megabyte a diversi Gigabyte.
Pensate che in questi giorni è stata annunciata dalla Canon la EOS 1200D – Ottima qualità grazie al sensore da 18MP e video Full HD
La Fotocamera Digitale adatta
La fascia considerata comprende le fotocamere con una risoluzione intorno ai 8 Megapixel. Fotocamere in grado di creare immagini di buona qualità, sia per la discreta risoluzione offerta dal sensore, sia per la dotazione della macchina. La risoluzione pubblicizzata è sempre quella massima consentita, ma è possibile anche scegliere risoluzioni inferiori per non avere immagini molto “pesanti” in termini di Megabyte.
Ovviamente, questo comporta una qualità minore, ma se le foto devono essere solamente viste a computer e spedite via posta elettronica, oppure inserite su di un sito Internet, non c’è alcun bisogno di avere file di dimensioni spropositate. La maggior parte di queste macchine ha obiettivi di qualità discreta, che consentono una certa flessibilità di ripresa. Il design è elegante e robusto, e dispone di numerose funzioni per intervenire sul tipo di immagine che si intende realizzare.
Quasi tutte hanno una piccola memoria interna, spesso poco significativa, ma ciò che bisogna guardare con attenzione è il tipo di supporto di memoria separato che utilizza. Possono essere le Compact Flash o le più recenti Xd Picture Card, o ancora le SD (Secure Digital). Alcune offrono l’opportunità di usare, oltre alle schede citate, anche il Microdrive di IBM, che ha una capacità di 1 Gb. In dotazione vengono solitamente fornite schede da 32 o 64 Mb, ma si possono acquistare schede aggiuntive anche di notevoli capacità: da 512 Mb, da 1 Giga e anche oltre.
Caratteristiche da valutare per acquisto di una fotocamera
Se vi capita spesso di dover scegliere la qualità massima, dovrete conseguentemente procurarvi schede molto capienti, che purtroppo costano ancora parecchio, qualche centinaio di euro. Per esempio, la Exilim EX-ZR700 della Casio offre in dotazione una scheda da 16 Gb, utile solamente se si vuole scattare a risoluzioni alte, mentre la WX80 Fotocamera compatta con zoom ottico 8x della Sony non ne offre alcuna, per cui dovrete considerare il prezzo maggiorato per l’acquisto della card. Con queste fotocamere possiamo affrontare qualsiasi tipo di situazione, dal ritratto in casa alle foto delle vacanze, piuttosto che il piccolo reportage. Hanno un piccolo flash incorporato che, fino a circa cinque metri risolve qualsiasi tipo di situazione, hanno specifici programmi di fotoritocco e di ripresa per aiutare l’inesperto, oppure semplificare le riprese anche agli amatori più “navigati”. Alcuni modelli hanno la possibilità di registrare la voce per commenti alle foto e registrare anche piccole sequenze filmate.
Non tutte combinano audio e video, quindi è possibile che sia disponibile la sola registrazione video, come nel caso della Fuji Finepix A303. Attenzione però, i filmati, per quanto brevi, occupano parecchia memoria, quindi, se vi interessa molto questa funzione, equipaggiatevi con una “memoria di scorta” adeguata. Un’importante specifica da considerare è poi la dotazione delle batterie, punto ancora dolente quando si parla di fotocamere digitali.
Queste macchine, totalmente elettroniche nelle loro funzioni, consumano tantissimo, e non è difficile trovarsi con le batterie esaurite proprio nel momento meno opportuno. È perciò preferibile scegliere modelli che usano pile ricaricabili, che sebbene più costose, consentono alla lunga un discreto vantaggio sotto il punto di vista del risparmio. Purtroppo per ora questa fascia di fotocamere si affida ancora alle normali batterie “AA”, fatta eccezione per la nuova SQ e per la Fuji Finepix Coolpix M603, entrambe con accumulatori al litio e corredate di caricabatterie.
In caso contrario, fate buona scorta di batterie e cercate di consumare meno energia possibile. Qualche accorgimento può essere, per esempio, muovere l’obiettivo zoom solo quando necessario, oppure evitare di usare spesso il display luminoso sul retro. Se l’apparecchio ha un proprio mirino, cercate di utilizzare quello, che vi consente, oltre a consumare meno energia, di inquadrare con più precisione.
E soprattutto, se non c’è un reale motivo, resistete alla tentazione di guardare le foto appena scattate.
Caratteristiche delle Fotocamere digitali La fotocamera reflex