Nonostante il proliferare di software per il disegno tecnico, pochi hanno saputo creare, come Autocad dell’americana Autodesk, uno standard planetario nel mondo professionistico del CAD. Con la nuova versione, Autocad, l’azienda statunitense ha voluto segnare un punto di evoluzione radicale del programma. La storia di questo prodotto ha radici “antiche”, poiché nasce su sistema operativo DOS, ma con la versione 13 segna un primo punto di evoluzione nell’ ambito dell’usabilità. Con il trasferimento del software su piattaforma Windows, l’impostazione dell’interfaccia viene completamente rivista, in modo da conferire al programma maggiore velocità e controllo sui numerosi strumenti di cui dispone.
Le versioni successive, invece, hanno visto modesti sviluppi, legati principalmente all’ aggiornamento del programma, in funzione dei nuovi standard proposti dal sistema operativo Windows in continua evoluzione. Non è lo stesso per Autocad, che segna un passo importante nello sviluppo del software: la tradizionale dotazione di strumenti per il disegno tecnico, oltre a essere stata accortamente implementata, presenta nuove finestre di gestione che suggeriscono un approccio più evoluto e veloce. Non appena si apre Autocad è subito evidente la nuova grafica in stile Windows XP, ma le novità vanno ben oltre: sono presenti, oltre ai consueti tool degli strumenti per il disegno e la modifica, anche due nuove finestre. Una di queste è dedicata alla gestione rapida dei retini e delle campionature; questa soluzione rappresenta una novità di rilievo nel programma perché permette di abbandonare lo strumento precedente, molto più complesso e i impreciso. La seconda finestra, denominata DESIGN CENTER, è forse la novità più importante e permette di gestire tutti gli elementi contenuti in un disegno: i layer, gli stili delle linee, i blocchi e tutto il resto, attraverso un’interfaccia a icone.
Il disegno così schematizzato può essere reso disponibile sul web e diversi utenti, una volta connessi, sono in grado di operare sullo stesso progetto. La medesima finestra permette anche all’operatore di disporre di tutti gli elementi inseribili nel disegno, organizzandoli in librerie e rendendoli rapidamente accessibili e facili da usare: basta trascinare l’elemento scelto e disporlo sul disegno.
La nuova versione di Autocad è anche dotata di una procedura di annullamento dei comandi più raffinata, basata su di un pannello denominato HISTORY e accessibile dalla nuova finestra DESIGN CENTER precedentemente descritta. Attraverso questa lista, che riporta tutte le azioni operate sul disegno nella sessione di lavoro corrente, è possibile individuare un particolare comando eseguito, annullandolo: un ottimo sviluppo del comando originario UNDO che ha il limite di operare solo in maniera consequenziale.
I miglioramenti apportati alla versione di Autocad riguardano anche le caratteristiche dei file generati. Il tradizionale file di output, il DWG, come dichiarato dalla stessa Autodesk, è stato migliorato in modo da pesare, in termini di byte, il 52 per cento in meno rispetto a quello prodotto dalla versione precedente. Anche i tempi operativi sono stati ridotti sensibilmente: il 33% in meno nell’apertura dei file, mentre il tempo di salvataggio è stato migliorato del 66 per cento. Il programma è stato poi dotato di sistemi di aggiornamento automatici, capaci di individuare eventuali aggiornamenti del prodotto sul web e di autoinstallarli.
Complessivamente Autocad si conferma come un punto di riferimento costante nel campo del disegno tecnico: tutto questo grazie all’unione delle tradizionali caratteristiche di flessibilità e precisione a un nuovo stile operativo al passo con i tempi.
AutoCAD è un software CAD che possiede tutti gli strumenti per progettare graficamente qualsiasi tipologia di elaborato meccanico, architettonico, cartografico di design e quant’altro.