Creare un sito da Zero


Creare un sito internet da zero

In Questa guida troverai solo le nozioni  e le spiegazioni come costruire un sito web. Quindi le nozioni generali per capire i procedimenti come poter lavorare da Autodidatta.

creare un sito internet da zeroOrmai tutti, sul proprio biglietto da visita, oltre all’indirizzo e al numero di telefono hanno anche, in bella mostra, l’URL di un sito Internet di riferimento. Per le aziende e i professionisti non è solo un vezzo, ma un modo concreto per dare l’opportunità ai potenziali clienti di informarsi sulle loro attività e sui servizi proposti, comodamente dal proprio terminale.

Per tanti privati che sbarcano sul web, invece, il vezzo c’è eccome, ma ormai è diventato normale perdonare le velleità di mettersi in mostra che molti ostentato attraverso le home page personali. Certo, anche in questo caso bisogna distinguere.

Vi sono privati cittadini che hanno grandi passioni e molta competenza in campi specifici e dunque decidono di travasare queste loro conoscenze sul web, allestendo siti specializzati che possono essere delle vere e proprie miniere di informazione (quasi sempre gratuite) per altri navigatori interessati allo stesso argomento. Poi esistono pochi Narciso che non hanno nulla da raccontare ma che spendono soldi e risorse per essere comunque presenti nella grande Rete, con siti generalmente fatti male e del tutto inutili, che occupano spazio server solo per ospitare qualche fotografia e pubblicare citazioni di autoesaltazione.

Per fortuna, siti di questo genere sono una netta minoranza e vengono del tutto ignorati dai naviganti. Per chi però ha una reale esigenza di trovare spazio sul web, per proporre servizi professionali o risorse amatoriali di ampio interesse, un URL in Internet è il metodo migliore per acquistare visibilità e farsi conoscere, oltre che per entrare in un sistema di scambio delle informazioni che rappresenta il vero patrimonio della Rete. Ma che cos’è, esattamente, un sito web? E come si fa a costruirlo, a personalizzarlo, a renderlo effettivamente utile e navigabile da tutti? Ecco, passo dopo passo, tutte le operazioni che è necessario conoscere per sbarcare sul web.

I PRIMI PASSI
Se si deve realizzare un sito aziendale, occorrono soluzioni e format ben diversi da quelli che sono necessari per mettere in piedi delle pagine web personali. Per esempio, un sistema di database per la gestione di tutte le operazioni del sito, un affidabile sistema di ecommerce, aree con acceso sicuro per transazioni economiche e via dicendo. Tutto questo non lascia spazio all’improvvisazione, e dunque è assolutamente necessario affidarsi alle prestazioni di agenzie specializzate nella realizzazione di siti aziendali. Ben diverso il discorso quando si vuole mettere in piedi un sito personale, da condividere con il maggior numero di navigatori. In questo caso, c’è la possibilità di costruire tutto con i propri mezzi, senza rinunciare al rigore, alla professionalità e alla qualità che gli attuali strumenti di progettazione e realizzazione di pagine web mettono a disposizione di tutti. L’importante è avere le idee chiare su quali sono i passi da compiere per raggiungere l’obiettivo. Il primo, senz’altro, riguarda la progettazione del sito: un passaggio essenziale per capire quello che si vuole fare e di quali strumenti si avrà bisogno per cominciare.

Soltanto dopo si potrà passare alla fase pratica, risolvendo a mano a mano i problemi a cui si andrà incontro.

PROGETTO WEB
Buttare giù un progetto per un sito significa pensare e strutturare quella che poi sarà la mappa interna del sito, ovvero le sezioni di cui esso si comporrà, i collegamenti tra le pagine, la collocazione degli strumenti di pubblica utilità come il registro degli ospiti, l’area contatti, il forum, archivi di testi o immagini e così via. Quale strumento utilizzare per impostare il progetto? Per quanto possa sembrare bizzarro, anche i più bravi web designer cominciano tracciando con carta e penna lo schema del sito in costruzione. Si parte dalla home page, poi si disegnano le pagine collegate, dando vita alla struttura e all’anima del sito.

Solo in un secondo momento si trasferirà il progetto dalla carta alla sua forma più congeniale, quella elettronica, utilizzando gli strumenti appositi dei principali programmi di authoring per il web (che verranno analizzati nel dettaglio più avanti), oppure procedendo manualmente pagina dopo pagina. L’importanza del progetto iniziale non dev’essere sottovalutata: troppo spesso, navigando in Rete, ci si imbatte in siti che sono stati realizzati senza alcun criterio o schema logico, rendendo estremamente confusa la navigazione. Usabilità, semplicità e sintesi dovrebbero essere le parole d’ordine di qualsiasi progetto serio per un sito Internet. Ma non sempre queste regole vengono rispettate.

APPROFONDIRE IL CODICE HTML

codice htmlGira e rigira, alla fine tutto si riduce a piccoli mattoncini di codice che, impilati l’uno sopra l’altro, danno vita al complesso linguaggio che consente al pc di tradurre graficamente in pagine web le istruzioni del compilatore. Il codice alla base della progettazione Internet è l’HTML (Hyper Text Markup Language), che come suggerisce il nome non è un vero e proprio linguaggio di programmazione, bensì uno schema di informazioni raggruppate all’interno di strutture ben definite chiamate TAG (il cosiddetto markup) che fornisce ai browser i parametri di formattazione e di configurazione capaci di tradursi in testo, immagini o qualsiasi altro oggetto si voglia inserire nella pagina web che si sta costruendo.

Per quanto i puristi del web building continuino ad affermare che la conoscenza dell’HTML è uno dei presupposti fondamentali per chiunque intenda realizzare un sito Internet, i più moderni software di authoring per il web, i cosiddetti editor HTML, sono perfettamente in grado di correre in soccorso di chi non ha alcuna conoscenza del codice sorgente della Rete. Detto questo, è ovvio che un minimo di infarinatura di base potrebbe rivelarsi estremamente utile per trasmettere un tocco di professionalità al proprio lavoro e, soprattutto, per avere quelle conoscenze necessarie a risolvere più in fretta e nel modo migliore qualsiasi problema. Per approfondire la conoscenza dell’HTML e cominciare a muoversi con una certa disinvoltura tra codici, TAG e formule più o meno complesse, è proprio Internet la risorsa migliore a cui fare affidamento.

Ma naturalmente, come si può comprendere dando un’occhiata al contenuto dei siti citati sopra, l’HTML non è che l’inizio di una buona programmazione web. I linguaggi capaci di regolare la materia si stanno evolvendo a ritmo continuo, e di pari passo, su Internet, si possono trovare centinaia di utili risorse per restare al passo con i tempi. Una delle esigenze più sentite da chi sviluppa pagine per la Rete è la compatibilità con le diverse piattaforme software a disposizione degli utenti.

Data la notevole rigidità dell’HTML, i programmatori hanno sviluppato altri linguaggi più agili e multiformi, oppure hanno realizzato delle soluzioni integrabili con l’HTML per semplificare il lavoro dei web builder e rendere veramente universale il risultato della loro creatività. Un primo esempio concreto di questo sviluppo è il linguaggio XML (Extensible Markup Language), una forma di markup aperto che consente di creare TAG e script di programmazione personalizzati, in modo da rendere i documenti web compatibili con piattaforme differenti (per esempio i browser Netscape e Internet Explorer), e rendere disponibile l’utilizzo di file distribuiti in Rete che non siano esclusivamente documenti HTML, come per esempio database, video, audio, file di immagini e altro. Attraverso l’utilizzo di un’estensione apposita, chiamata XSL (Exstensible Style Language), l’XML è in grado di fornire uno strumento unico per la realizzazione di pagine web visibili anche su browser differenti.

sono i CSS (Cascade Style Sheet), o fogli di stile, che contengono regole e definizioni per l’applicazione degli stili all’interno di singole pagine web o di gruppi di pagine. I fogli di stile consentono di gestire il formato, il colore, la dimensione e gli attributi di un testo (ma anche di tabelle, di elenchi o di immagini) all’interno delle pagine di un sito (tutte o singolarmente), indipendentemente dal contenuto delle pagine.

Esistono diversi modi per rendere attivi dei fogli di stile: possono essere applicati all’intera pagina o a singoli elementi della pagina attraverso stringhe di codice contenute direttamente nello script HTML sorgente; oppure possono essere applicati a tutto il sito web, in modo che intervenendo una volta sola l’effetto sia visibile su tutte le pagine del sito. Per ottenere informazioni sulla struttura, la compilazione e l’utilizzo dei fogli di stile.
Ma la parola d’ordine che da qualche tempo regna nel web è una sola: dinamicità. Ovvero, la possibilità di inserire testi, immagini, suoni e funzionalità multimediali, oltre che gestire database e altri software in automatico. Ecco dunque la nascita di linguaggi di programmazione come Java, Javascript, DHTML, VB Script, ASP, Cold Fusion e molti altri. L’utilizzo di questi linguaggi è abbastanza complesso, e in questo articolo non c’è abbastanza spazio per approfondirli tutti.

Ma per i più importanti, come Java, Javascript e le Active Server Pages di Microsoft (ASP), vale senz’altro la pena chiarire di che si tratta e verificare quali risorse sono a disposizione su Internet.
Non prenderti di confusione… non è difficile, questa guida generale serve solo d’informazione.