La musica è sempre più diffusa ai giorni nostri: la ascoltiamo dai CD e nei Vecchi LP, dalla radio, dalla televisione, nei videogiochi, al cinema e la scarichiamo anche da Internet in formato MP3. È naturale che con una così larga diffusione, una buona parte di noi si appassioni e cerchi di emulare i propri idoli suonando per diletto gli strumenti più diversi.
Persino il personal computer sta assumendo il ruolo, sempre più ufficiale, di “strumento musicale” grazie a un particolare tipo di programmi detti “sequencer”: si tratta di software che utilizzano diverse tecnologie per registrare, programmare e riprodurre musica, lasciando però all’utilizzatore tutto il potere decisionale e creativo sul proprio lavoro.
Vediamo allora quali sono le principali tecnologie al servizio degli appassionati di musica su computer.
MIDI
Il MIDI, acronimo per Musical Instruments Digital Interface (interfaccia digitale per strumenti musicali), è uno standard con una storia quasi ventennale. Si tratta, in pratica, di un linguaggio grazie al quale strumenti elettronici di diversa fattura comunicano tra loro e con i computer e sono in grado perciò di funzionare in “maniera remota”, cioè indirettamente.
Così come la parola può descrivere delle emozioni, così il MIDI descrive il contenuto musicale di una composizione: il MIDI si occupa cioè di codificare le informazioni relative all’esecuzione di un dato passaggio musicale. Vediamo di capire meglio con un esempio. Si supponga di avere una tastiera musicale: su di essa si prema un tasto, il terzo DO a partire da sinistra; se la tastiera ha un’interfaccia MIDI, questa si occuperà di tradurre l’azione in un comando. Ciò significa che attraverso la porta MIDI della tastiera passeranno istruzioni simili a queste: “suona la nota ‘C3’ (C sta per DO nella notazione anglosassone) con una ‘velocity’ di 120 (la velocity indica l’intensità di pressione e si esprime in valori da 0 a 127)”.
È importante sottolineare come il MIDI e i CD non solo audio utilizzino tecnologie differenti, ma si basino anche su principi totalmente diversi; in un file MIDI “descrivo” un passaggio musicale, nei CD audio (o nell’MP3) è invece “fisicamente contenuto” un passaggio musicale già completamente espresso.
L’interfaccia MIDI
si presenta, con prese dette “pentapolari” (poiché presentano 5 poli) e opera in maniera unidirezionale: proprio per questa ragione necessita di una connessione IN (in entrata) e una OUT (in uscita). Proprio grazie allo standard MIDI, i moderni computer possono controllare sintetizzatori, moduli sonori, campionatori oltre che, naturalmente, la scheda audio interna al computer. Possiamo perciò registrare file MIDI prodotti dalla nostra tastiera musicale, modificarli sul nostro PC e, infine, suonarli attraverso la nostra scheda audio o la stessa tastiera che li ha generati. Le possibilità sono infinite: su Internet, per esempio, si trovano decine di migliaia di file MIDI pronti per essere utilizzati, magari come basi, o, sempre nel rispetto delle leggi sul diritto d’autore, modificati a proprio piacimento.
Audio Digitale
L’audio digitale è stato introdotto agli inizi degli anni 80 da due colossi quali Philips e Sony con il CD Audio, per poi svilupparsi fino a oggi con le nuove tecnologie come DVD Audio e MP3. La registrazione digitale audio su computer ha invece una storia abbastanza recente, dal momento che richiede computer capaci di prestazioni neppure pensabili solo fino a pochi anni fa. Oggi invece non è affatto insolito poter registrare e riascoltare brani audio digitali composti persino da 32 strumenti che suonano contemporaneamente. L’audio digitale è molto impegnativo per i computer: pensate che un minuto di musica registrato in qualità CD e in mono richiede ben 5 Mb di spazio sul disco fisso. Ciò significa che se registriamo una canzone della durata di 5 minuti che comprenda una voce, due chitarre, un basso, batteria e tastiere, in stereo, avremo bisogno di circa 200 Mb (8 strumenti per 5 minuti per 5 Mb a minuto) di spazio libero!
Il grosso vantaggio dell’audio digitale risiede nella possibilità di condurre a termine lavori di livello professionale usando unicamente il proprio personal computer casalingo e, magari, di stampare il proprio CD se si è in possesso di un masterizzatore collegato al PC.
Come è fatto un sequencer
Come potete vedere nella scheda che trovate in questa pagina, l’offerta di programmi di sequencing è davvero ampia e copre quasi tutte le esigenze di mercato. Tuttavia la maggior parte di questi prodotti ha delle caratteristiche comuni, che andiamo a esaminare una ad una.
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Come dicevamo ci sono diverse aziende che producono sequencer in grado di coprire tutte le esigenze di amatori e professionisti.
Ecco di seguito i programmi più usati dagli amanti della musica elettronica:
- Cakewalk: su www.cakewalk.com è possibile scaricare una demo funzionante. Cubase e Cubasis: spesso all’avanguardia nella proposta di nuove tecnologie.
- Consultate www.midiware.com (in italiano) per una demo funzionante e per maggiori informazioni.
- Logic Audio: programma che esiste in diverse versioni fra le quali una, denominata Logic Fun, distribuita gratuitamente.
- Consultate il sito Apple per maggiori informazioni, per scaricare la demo e per richiedere eventualmente il freeware Logic Studio.
- Digital Orchestrator: ottimo ed economico programma per neofiti, pur senza tutte le caratteristiche professionali dei programmi precedentemente citati, costituisce un più semplice approccio al mondo della registrazione su PC.
- Consultate il sito www.turtlebeach.com per informazioni e per scaricare la demo.
- Magix Music Studio: molto conosciuto grazie a una campagna pubblicitaria sui più noti canali televisivi a tema musicale. È un buon sequencer amatoriale, con caratteristiche spesso prese a prestito dai parenti più blasonati. Su Internet all’indirizzo www.magix.com. Qui potete leggere la nostra recensione Magix Music Studio
- N-Track Studio: ottimo programma facile da usare e con caratteristiche professionali, è uno dei software più chiacchierati in Rete; sul sito ntrack.com trovate la demo scaricabile con la possibilità di registrazione on-line e, udite udite, il programma è disponibile anche in italiano.
- PowerTracks Pro Audio: un programma senza tante pretese e rapido da apprendere. Altre informazioni all’indirizzo pgmusic.com