Creare Musica con Magix Music Maker


Ovviamente non possiamo insegnarvi in poche pagine (e neppure in tante) come creare un brano che arriverà in Hit Parade o sfonderà nelle discoteche: per quello occorre talento, dedizione e anche un bel po’ di fortuna.

MAGIX Music Maker offre tutto il necessario per creare le tue canzoni

magix music maker 2014Con i software di oggi però è sorprendentemente facile creare in pochi minuti un brano musicale come piace a noi e con un suono che non ha molto da invidiare a quello dei professionisti.

Volete far ballare i vostri amici al suono di una musica realizzata da voi? Vi mostriamo come si fa. Per farlo abbiamo scelto il software Magix Music Maker, (maggiori informazioni sul sito magix.com). Un altro software che si basa su principi simili è Acid della Sonic Foundry, un programma molto diffuso e disponibile in svariate versioni, sul quale ci riserviamo di tornare in futuro.

 

Per prima cosa, se non l’avete già fatto, installate il programma. Per farlo, inserite nel lettore il CD-ROM principale (quello a fondo rosso, i due neri contengono invece esempi di campionamenti).

Nel caso in cui la procedura di installazione non partisse da sola, aprite Esplora Risorse, posizionatevi sul drive del vostro CD-ROM e fate un doppio clic sul file mworld.exe. Si aprirà la schermata che vedete in figura. Cliccate su “Install” e seguite le istruzioni (che sono in italiano). Basta continuare a fare clic su “Avanti” per portare a termine l’installazione. L’unica vera scelta che c’è da fare è se installare o no il necessario per la visualizzazione di video, che rende il programma molto più voluminoso. La scelta è vostra (in questo articolo in ogni caso non ne faremo uso).

Dopo aver installato il programma, potete farlo partire. All’avvio, una piccola schermata ci permette di scegliere tra tre diversi livelli di volume (scegliete una volta per tutte quello che si adatta al vostro sistema, in modo da non doverlo regolare ogni volta che aprite Music Maker) e tra quattro diverse configurazioni: a 4, 8, 16 e 32 piste. Music MakerScegliendo un basso numero di piste possiamo risparmiare risorse del sistema nel caso in cui non progettiamo di creare un arrangiamento troppo complicato.

Per questo Passo a passo abbiamo scelto un arrangiamento a 8 piste. Abbiamo ora di fronte a noi la schermata principale di Magix Music Maker. Le fasce orizzontali rappresentano le “piste” su cui potremo disporre gli elementi che andranno a comporre il nostro arrangiamento.

Il procedimento è semplicissimo: nella colonna a sinistra ci sono due finestre che ci permettono di andare a cercare dei file, in modo del tutto analogo a quello usato da qualunque programma Windows.

Per creare il nostro brano musicale, dovremo andare a “pescare” con il mouse degli oggetti sonori da queste finestre, facendo clic sopra di essi, trascinandoli con il mouse sulla pista tenendo premuto il tasto, e rilasciandolo una volta raggiunta la destinazione.

Facendo clic sopra un oggetto sonoro possiamo ascoltarlo, il che ci permette di effettuare una scelta sensata.

Per creare il nostro pezzo,

converrà cominciare scegliendo un campionamento sonoro, che fungerà da base del nostro arrangiamento. A questo aggiungeremo poi altri elementi. I due CD-ROM che compongono la libreria di Music Maker contengono un gran numero di campionamenti in formato WAV, suddivisi per categorie e delle dimensioni giuste.

Non siamo però limitati a questa libreria. Possiamo prendere file WAV da altre fonti e possiamo persino utilizzare come base per il nostro arrangiamento le tracce di un CD audio o dei brani in formato MP3 o MIDI.

Questi materiali si possono utilizzare allo stesso modo degli altri, scegliendoli dalla finestra e trascinandoli sulle piste; ma è necessario poi attendere qualche secondo, perché per usarli Music Maker deve prima convertirli (automaticamente) in formato WAV. Se decidiamo di usare simili materiali “estemporanei” per costruire il nostro arrangiamento, potrebbe essere necessario “tagliarli” in modo da usarne solo una parte. In generale i campionamenti possono essere manipolati in molti modi.

Ci riserviamo di trattare l’argomento della manipolazione dei campioni in un Passo a passo futuro. Per questo esempio abbiamo scelto dal CD di Music Maker il campionamento di una linea di basso (bass_a3.wav).

L’abbiamo posizionata all’inizio delle prime due tracce (notiamo che occupa due tracce in quanto il campionamento è in stereo!), ma avremmo potuto posizionarla in qualunque punto. Fermiamoci un momento e puntualizziamo alcune cose che è necessario sapere per usare correttamente Music Maker.

Per muoversi all’interno del nostro arrangiamento ci sono due barre di scorrimento ai lati dello schermo, una orizzontale e una verticale.

Con quella orizzontale possiamo muoverci avanti e indietro, con quella verticale possiamo far scorrere le piste verso l’alto e verso il basso. Accanto a ciascuna delle due barre possiamo vedere il simbolo di una lente di ingrandimento con i simboli “+” e “-”, che funge da zoom: facendo clic su “+” l’immagine si avvicina e vediamo più dettagli , facendo clic su “-” l’immagine si allontana e possiamo fare una panoramica sul nostro arrangiamento. Accanto a ogni pista ci sono due tasti, “Mute” e “Solo”. Cliccando “Mute” si annulla l’audio della traccia corrispondente, mentre cliccando “Solo” si annulla l’audio di tutte le altre.

Queste funzioni sono utili quando gli elementi dell’arrangiamento diventano numerosi e non riusciamo più a distinguerli bene l’uno dall’altro. Un altro dettaglio molto importante è la finestra di trasporto, visibile in figura. Una finestrella sovrapposta alla schermata principale, che possiamo spostare in qualunque posizione e che ci serve per ascoltare quello che abbiamo creato.

La simbologia è identica a quella di un CD player o di un registratore: la freccia verde equivale a “Play”, il quadrato scuro a “Stop”. Il cerchio rosso serve a registrare (ma non ne faremo uso); i tasti superiori con le freccine servono per l’avanti e indietro veloce e per portarsi all’inizio o alla fine del brano. Un tasto inedito è quello con le due frecce disposte in cerchio, che ci consente di riascoltare all’infinito il brano (o la parte di brano selezionata).

A questo proposito, in alto sullo schermo possiamo vedere due quadratini colorati, una verde con la lettera “S”, e uno rosso con la lettera “E”. Sono gli indicatori dell’inizio (“Start”) e della fine (“End”) del brano.

Quando inseriamo elementi, si spostano automaticamente per accogliere il nuovo materiale. Può essere comunque utile spostarli manualmente, se desideriamo riascoltare una sola sezione del brano e trascurare per il momento il resto. Un’altra cosa che appare sulla finestra di trasporto è la velocità del brano, misurata in BPM, cioè in battiti (del metronomo) per minuto. Tale velocità viene modificata automaticamente quando inseriamo un campionamento nell’arrangiamento, in modo da adattarsi, ma potreste volerla modificare per ottenere degli effetti speciali “fuori tempo”.

Torniamo al nostro campionamento, che avevamo quasi dimenticato. Possiamo riascoltarlo facendoci clic sopra, o premendo il tasto Play.

Bello, ma a noi servirebbe una linea di basso continua e non solo una battuta. Semplicissimo: basta avvicinarci con il mouse all’estremità destra dell’oggetto, aspettare che il puntatore assuma l’aspetto di due freccine orizzontali e “tirare” verso destra. Detto, fatto: il campione si allungherà a volontà creando un “loop”, cioè una ripetizione a volontà del proprio contenuto sonoro.

Questa semplice procedura vale per tutti gli oggetti che possiamo inserire nell’arrangiamento.

Non è finita: gli oggetti in Music Maker dispongono anche di tre “maniglie”, cioè i quadratini grigi che si vedono in figura. Afferrando le “maniglie” col puntatore del mouse e spostandole, possiamo creare facilmente altre modifiche.

La maniglia centrale serve ad abbassare il volume (abbassamento che viene Oltre ai campionamenti ci sono altri oggetti che è possibile aggiungere al nostro arrangiamento. Facendo clic sul tasto “Synth” sopra la finestra di selezione, possiamo accedere alla batteria elettronica (beatbox.syn) e al sintetizzatore (silver. syn). Questi oggetti si possono inserire e manipolare allo stesso modo dei campionamenti. Quando li inseriamo però si apre una finestra che ci permette di programmarne il contenuto sonoro. La batteria elettronica è piuttosto intuitiva da programmare: ogni quadratino sulla griglia rappresenta un colpo su uno strumento a percussione. Facendo clic su un quadratino vuoto con il mouse lo si riempie, facendo clic su un quadratino pieno lo si toglie. All’apertura, la batteria elettronica contiene già un ritmo preprogrammato, che potete divertirvi a modificare per impratichirvi. È possibile impostare un ritmo su 1, 2 oppure 4 battute (la scelta si effettua con i tasti accanto alla scritta “Bars”). Se il pulsante “Autodraw” è su “On”, i colpi inseriti in una battuta verranno inseriti anche nelle battute successive; in questo modo, è facile creare un ritmo che si ripete con lievi variazioni su tutte le battute.

È possibile variare i suoni molto facilmente: con il menu a tendina “Drumkit” è possibile selezionare varie “batterie” composte da strumenti diversi, alcune dal suono molto elettronico, che faranno assumere al vostro ritmo un aspetto completamente nuovo. Se le batterie fornite con Music Maker non vi soddisfano, è possibile costruirne una personalizzata; i nomi degli strumenti sono indicati a sinistra di ogni traccia della batteria; “trascinando” un campionamento dalle finestre a sinistra fin sulla casella del nome di uno strumento, potremo inserirlo al suo posto. Il tasto “Options” ci fornirà poi un comando “Save Drumkit” per salvare la nostra batteria personalizzata e riutilizzarla in seguito.

Ci sono poi numerose altre opzioni per modificare il suono (per esempio le manopole degli effetti, sulla destra), tanto che non basterebbe un intero Passo a passo per descrivere tutto.

Divertitevi a giocare, molti suoni famosi sono stati ottenuti manipolando gli strumenti a caso! Il sintetizzatore si programma allo stesso modo della batteria, con un’unica importante differenza: cambiando l’altezza del quadratino non si cambia strumento, ma si cambia nota (le note sono indicate con la notazione anglosassone: C = Do, D = Re ecc.). Inoltre, poiché può emettere sia suoni acuti che suoni da basso, i quadratini non sono tutti dello stesso colore, ma cambiano a seconda dell’altezza del suono (ogni cambio di colore rappresenta una crescita di un’ottava).

Facendo clic più volte sul quadratino potrete fargli cambiare colore (e altezza del suono) o farlo sparire. Ricordate inoltre che il sintetizzatore emette una sola nota per volta: a differenza della batteria elettronica, non potete disporre due quadratini sulla stessa colonna!

Sotto la griglia del sintetizzatore ci sono altre due file di caselle. Un quadratino sulla fila marcata “Accent” farà sì che la nota sovrastante abbia un volume maggiore delle altre. Un quadratino sulla fila marcata “Slide” invece farà sì che la nota sovrastante si colleghi a quella successiva; se i quadratini sono alla stessa altezza, otterremo una nota prolungata; se sono ad altezze diverse (due note diverse), otterremo un effetto di “glissato” tra una nota e l’altra.

Disponendo gli elementi che abbiamo descritto sulle piste e dedicando qualche minuto alla programmazione di ognuno, in pochissimo tempo si può ottenere qualcosa che somiglia già a un brano completo, con basso, batteria e tutti gli altri suoni.

I limiti sono solo quelli della vostra fantasia e del vostro orecchio musicale (nella figura vediamo quello che potrebbe essere l’inizio del vostro brano: comincia il basso, dopo quattro battute entra la batteria e dopo altre quattro entra gradatamente il sintetizzatore).

Le possibilità di Magix Music Maker non si esauriscono certamente qui ma, una volta iniziato, potrete certamente scoprirne molte da soli seguendo la guida o procedendo per tentativi. Buon divertimento!

Sistemi operativi supportati

Per Microsoft Windows

 

Configurazione minima di sistema

Tutti i programmi MAGIX vengono sviluppati appositamente per essere semplici da usare ed in modo che le funzioni siano eseguibili anche su computer meno potenti.
Processore: da 2 GHz
RAM: 1 GB (2 GB consigliato)
Scheda grafica: scheda grafica interna con risoluzione schermo di min. 1024 x 768
Scheda audio: interna

Connessione Internet: per attivare il software è necessaria una connessione Internet

 

Formati di importazione  e esportazione supportati:

Audio: WAV, MP3, OGG Vorbis, WMA, Quick Time, MIDI, FLAC, CD-A
Immagine: BMP, JPG
Video: AVI, MXV, WMV
Magix Video Deluxe
Software di creazione musicale e produzione audio