Controllo remoto e supporto tecnico tramite Internet


Controllate i computer da remoto via Internet, come se foste seduti davanti allo schermo.

Accedere da casa ai file archiviati in ufficio. Chiedere a un amico lontano di aiutarvi a risolvere un problema con il vostro pc. Si può fare, con il giusto programma per il controllo remoto del computer. Assistenza assicurata, quindi, senza però sottovalutare privacy e sicurezza.
controllare da remoto i computer
Siete all’estero. State preparando una relazione molto importante per la riunione con i vostri partner stranieri. Non era un incontro previsto quello con il marketing ma rappresenta una ghiotta occasione per un avanzamento di carriera. Ricordate di aver portato con voi tutti i dati che vi occorrono ma tra i file e le cartelle del vostro portatile non trovate traccia di queste preziose informazioni.

Telefonate a qualche collega ma è ormai troppo tardi, il fuso vi ha ingannato, sono già usciti tutti. Siete sopraffatti dal panico. Quei dati sono sul computer dell’ufficio ma come fare per recuperarli? Aspettare l’indomani mattina sarebbe troppo tardi.

Ve la siete comunque cavata in extremis dando fondo a tutte le vostre risorse mnemoniche ma per non trovarvi mai più in simili frangenti urge una valida soluzione.

Ma quale?

La soluzione si chiama amministrazione remota di un computer, gestione a distanza, controllo tramite Internet: tutti sinonimi che stanno a indicare la possibilità di accedere a un computer posto fisicamente lontano da voi, magari dall’altra parte del mondo, sfruttando le potenzialità di specifici programmi con la complicità di Internet.

Ma questa è solo uno degli utilizzi che si prospettano agli utenti del web. Cosa dire della possibilità di intervenire sul computer di un vostro amico senza muovervi dalla vostra scrivania oppure risparmiare all’esperto di turno di raggiungervi dall’altra parte della città per correggere le impostazioni di Windows?

Gli strumenti per gestire un computer in remoto e offrire, o ricevere assistenza, non mancano di certo. Con qualche piacevole sorpresa.
L’applicazione più conosciuta per l’amministrazione in remoto di un computer è open source, gratuita e multipiattaforma. Difficile non aver sentito parlare o non aver letto nulla su Virtual Network Computing o ottima alternativa più comune TeamViewer.

Qualcuno di voi avrà magari già fatto la sua conoscenza in ufficio perché l’amministratore di rete, per ottimizzare il suo lavoro ed evitare di recarsi fisicamente alla scrivania degli utenti della sua rete, lo usa per gestire i pc in remoto.

Altri, invece, saranno da sempre incuriositi per quell’icona VNC che capeggia sul system tray del loro computer aziendale. Tralasciamo TeamViewer per descrivervi Virtual Network Computing che non rappresenta un’applicazione a esclusivo appannaggio degli IT manager, è talmente intuitiva che può essere usata da chiunque abbia l’esigenza di recuperare un file dimenticato sul pc di casa oppure desideri dare una mano a un amico in difficoltà col suo computer.

Un’applicazione multipiattaforma, disponibile in versione Windows ma anche Unix/Linux e Macintosh, che consente di intervenire in remoto su macchine con sistemi operativo diversi da quello utilizzato dal computer che amministra. Per abilitare la gestione in remoto, Virtual Network Computing opera tramite un server, ossia un programma che va installato sul computer da amministrare, e un client, conosciuto in VNC come viewer, che permette di intervenire sul pc su cui è presente il server VNC.

Due sono le versioni di Virtual Network Computing disponibili, una soluzione completa, che include il server e il viewer VNC, e il solo viewer VNC. L’installazione del server VNC non potrebbe essere più veloce.

Solo nell’ultimo passaggio del setup è richiesto di prestare attenzione quando, cioè, viene chiesto se impostare Win VNC come servizio di Windows. Un servizio è una routine, in questo caso una routine di avvio automatico, ossia un procedimento che avvia il server VNC in maniera automatica insieme al sistema operativo. È una “decisione” che potete anche prendere in un secondo momento, e non è mai una decisione definitiva.

Da START/PROGRAMMI/REALVNC/VNC SERVER, infatti, potete in qualsiasi momento attivare il caricamento automatico di Virtual Network Computing (REGISTER VNC SERVER SERVICE), oppure disattivarlo (UNREGISTER VNC SERVER SERVICE). Nulla vieta di attivare VNC manualmente tramite il comando RUNVNC SERVER. In ogni caso, il programma si manifesta con un’icona sul system tray. A questo punto, non vi resta che procedere con la sua configurazione. Fate clic con il pulsante destro del mouse sull’icona VNC e portatevi su PROPERTIES per accedere alla finestra WINVNC: CURRENT USER PROPERTIES. In realtà, l’unica operazione richiesta per abilitare il controllo in remoto è l’inserimento di una password.

Questa operazione di autenticazione è direttamente collegata all’opzione ACCEPT SOCKET CONNECTION, attivata di default, che mette in ascolto il server per consentire le connessioni dei client.

Il riquadro INCOMING CONNECTIONS ospita anche le opzioni DISPLAY NUMBER, predefinito su AUTO, che forza il numero diconnessione da utilizzare e ENABLE JAVA VIEWER che consente l’amministrazione tramite un browser Java. La finestra WINVNC: CURRENT USER PROPERTIES propone, però, anche altre funzionalità avanzate, in particolare quelle relative alle impostazioni della connessione (CONNECTION SETTINGS) che hanno un impatto sulla gestione e sulle prestazioni del collegamento.

Nello specifico, le opzioni DISABLE LOCAL O REMOTE KEYBOARD & POINTER abilitano o disabilitano l’utilizzo della tastiera e del puntatore mentre REMOVE DESKTOPWALLPAPER, ossia rimuovi lo sfondo del desktop, attivato di default, è consigliato in presenza di scarsità di banda.

Le opzioni dell’area WHEN LAST CLIENT DISCONNECTS regolano, invece, il comportamento del server VNC quando termina la sessione di amministrazione (l’impostazione predefinita suggerisce un diplomatico DO NOTHING) mentre le opzioni di “polling” (UPDATE HANDLING) riguardano il modo in cui il server controlla cosa viene modificato sullo schermo per inviarlo al client. In linea teorica, il server dovrebbe essere in grado di rilevare in automatico ogni minimo cambiamento dello schermo ma per alcune finestre, come per esempio il prompt dei comandi, potrebbero verificarsi dei problemi.

La funzione di “polling”, quindi, effettua un refresh manuale della finestra ma va utilizzata con moderazione per evitare un eccessivo decadimento delle prestazioni generali del collegamento.

Le PROPERTIES dividono il menu contestuale di VNC con altre voci. In particolare, il comando ADD CLIENT consente di specificare l’indirizzo IP del client da abilitare alla connessione mentre KILL ALL CLIENTS mette “drasticamente” fine a ogni gestione in remoto.

Un ruolo particolarmente importante svolge la funzione RUN LISTENING VNC VIEWER che se attivata su entrambi i computer, permette al pc server VNC di collegarsi in remoto al pc client VNC, ossia a quello che amministra, per farsi, per così dire, “comandare”.