Condividere una stampante in rete Allestire un print server


La condivisione di file e stampanti in una rete domestica

Una rete locale permette di condividere in maniera semplice e veloce dischi, cartelle e singoli file. Con i consigli giusti non è affatto difficile riuscire a mettere in rete anche una stampante. Scoprite qual è il modo migliore.

Condividere una stampante in windowsDal punto di vista dell’utente condividere una stampante in rete è un’operazione molto semplice. Basta compiere pochi passi usando la procedura guidata di Windows ed è subito possibile stampare via rete. Questa grande semplicità nasconde però un’infrastruttura tecnica non indifferente. Le operazioni di condivisione, infatti, vengono gestite attraverso un protocollo Microsoft di alto livello denominato SMB (Server Message Block). Le specifiche tecniche di questo protocollo sono disponibili pubblicamente e qualunque produttore di hardware o di software può farvi riferimento per la progettazione e la realizzazione dei propri prodotti.

La definizione di questo standard universale ha consentito un alto grado di compatibilità fra pc e stampanti e ha notevolmente innalzato il livello di affidabilità di queste operazioni. Anche gli utenti più critici nei confronti della piattaforma di Microsoft, in definitiva, devono oggi ammettere che stampare documenti via rete è semplice e veloce e non costituisce problemi di sorta.

IL NOME INNANZITUTTO
SMB è un protocollo sviluppato negli anni ottanta da Microsoft, IBM e Intel con il fine di realizzare uno schema aperto grazie al quale ogni computer possa fornire le proprie risorse a tutta la rete e ogni sistema possa a sua volta servirsi delle risorse di altre macchine. Il punto di partenza è il nome di ciascun computer. Ogni sistema è cioè dotato di un’etichetta identificativa che non può essere duplicata in rete. Si tratta di una sorta di indirizzo per accedere in maniera univoca alle singole macchine. Le comunicazioni avvengono punto a punto. Partono cioè da un client e si indirizzano a un server.Per server non si intende un computer centrale, ma un sistema che mette a disposizione qualche tipo di servizio. Se un computer dispone di una stampante condivisa, questo allora sarà un server per la gestione della stampante.

I ruoli di client e di server sono dinamici e ogni computer può essere sia client che server. Infatti una macchina può accedere a dischi e a stampanti di altri computer (comportamento di un client) ma può anche mettere a disposizione una stampante (comportamento tipico da server) o un disco locale. Il protocollo che viene impiegato è del tipo richiesta-risposta. Questo significa che vengono inoltrate richieste verso computer specifici tramite il loro nome univoco e si ottengono risposte in base alla disponibilità e ad alcune regole precise.

IL PROTOCOLLO GIUSTO
In origine le condivisioni in ambito Windows venivano eseguite attraverso il protocollo NetBEUI. Questo permetteva di creare una rete locale e incorporava al suo interno l’SMB, rendendo molto semplice la condivisione locale. Questo protocollo è però poco ottimizzato e risulta prolisso. A parità di operazioni, NetBEUI intasa molto di più la banda passante complessiva rispetto ad altri protocolli.

Non solo: NetBEUI può essere usato solo in ambito locale. Funziona cioè molto bene all’interno di una rete locale isolata, ma non è in grado di essere inoltrato da un router verso altre reti. Questo limita in maniera molto pesante le sue possibilità di utilizzo, dato che impedisce di di far fronte a molte delle necessità moderne. La stessa Microsoft ha sconsigliato negli ultimi anni l’uso di questo protocollo, consigliando piuttosto di passare al TCP/IP e a una estensione di SMB in grado di operare entro questo protocollo (denominato NetBT, acronimo per “NetBIOS over TCP/IP”). In questo modo si ottengono i vantaggi della condivisione di risorse e l’efficienza e l’affidabilità del TCP/IP. La politica a favore di questo protocollo è talmente marcata che le versioni più recenti dei sistemi operativi Microsoft, come Windows XP, vengono fornite senza il supporto nativo al protocollo NetBEUI.

UN LIMITE EVIDENTE
Mettere in condivisione una stampante è tecnicamente molto semplice, però sussistono spesso problemi di tutt’altra natura. Il primo di questi riguarda il limite delle porte fisiche. Molti ambienti di lavoro hanno un server interno e diverse stampanti da condividere; per esempio, può esserci una laser per alti volumi e una o più stampanti a getto d’inchiostro. In questi casi può esserci il problema dell’affollamento: ci sono più stampanti che porte fisiche sul server.

Alcuni utenti si affidano a porte parallele aggiuntive, ma non sempre si riesce a far funzionare tutto correttamente, soprattutto con porte un po’ datate basate su interfaccia ISA. La rapida diffusione dell’USB sta risolvendo in parte il problema, dato che con un hub USB è possibile avere un numero elevato di stampanti collegate a un singolo computer. La porta USB è comunque ancora assente nelle unità di fascia professionale o nei plotter. Infatti, i produttori hanno puntato molto sul mercato consumer per la diffusione di questo tipo di collegamento. C’è anche un secondo tipo di problema, molto più banale ma certamente più pressante. Il computer che accoglie le stampanti condivise deve essere costantemente acceso. Nei momenti in cui il sistema a cui è collegata la stampante è spento o “bloccato” nessun utente interno è in grado di stampare, quindi si deve fare in modo che alcuni pc rimangano costantemente accesi. Per questi problemi la soluzione è il server di stampa.

Si tratta di un dispositivo hardware dotato di una o più porte parallele e di una porta di rete Ethernet. Il dispositivo si collega alla rete locale tramite la porta Ethernet e permette a tutta la rete di accedere alle unità di stampa collegate alle terminazioni parallele del dispositivo. Questo è possibile perché l’unità dispone al proprio interno di un’implementazione di SMB. Il server di stampa diventa quindi una sorta di mini computer, con un nome di rete visibile da RISORSE DI RETE e una serie di porte condivise dove sono connesse le stampanti. La situazione finale non è dissimile da un pc Windows con la condivisione delle stampanti attivate.

Come Condividere Una Stampante In Rete Locale

INSTALLARE Stampanti e fax


Computer Principale >> Nel computer principale clicca su “start” e vai su “pannello di controllo” e, sulla finestra che si apre clicca su “stampanti e fax“, verrà visualizzata la finestra con la tua stampante, posizionati  sopra con il tasto desto del mouse,  seleziona, nel menù contestuale che si apre clicca sulla voce “proprietà” e poi sulla scheda “condivisione“.

Computer secondario >> Ripeti le operazioni anche nell’altro computer, che vuoi stampi con la stessa stampante in condivisione, quindi,  “start“, poi “pannello di controllo“, su “stampante e fax” e poi con il tasto destro del mouse, stavolta nel menù contestuale che viene visualizzato, scegli “aggiungi stampante“.  Nella scheda di richiesta che si apre clicca su “cerca una stampante“, ed a questo punto nella finestra vedrai la stampante, la selezioni in modo che si installano i driver anche su questo computer.

Da questo momento i due computer useranno la stessa stampante.