Abbiamo visto l’assemblaggio di un nuovo pc parte dall’ installazione della motherboard all’ interno del case.
Occupiamoci ora di tutti quei componenti che non sono collegati alla scheda madre in modo diretto ma attraverso speciali cavi, come il disco fisso.
Disco fisso, CD e floppy
Innanzitutto bisogna decidere la collocazione fisica di ciascun dispositivo, tenendo presente che, dove possibile, è sempre bene fare in modo che l’hard disk sia sufficientemente lontano dalle altre unità per favorire la circolazione dell’aria. Un disco fisso che opera a temperature non troppe elevate, infatti, offre maggiori garanzie di durata nel tempo. Questo discorso, però, vale quasi sempre per i soli tower: i desktop, sfortunatamente, lasciano poche possibilità in tal senso. In ogni caso, individuate la gabbia in cui infilare il disco fisso, avendo cura di posizionarlo in modo che i fori posti lungo i suoi lati corrispondano alle fessure presenti sul telaio del cabinet. Ovviamente la porzione posteriore dell’hard disk, quella con i connettori, deve essere facilmente accessibile e non troppo lontana dai connettori della motherboard o dell’alimentatore.
Prima ancora di inserire e fissare l’unità con le viti, impostate il jumper (di solito collocato posteriormente o sul lato inferiore dell’unità) in corrispondenza delle posizioni MASTER o SLAVE (FIGURA 9), a seconda della configurazione del vostro pc (vedi riquadro alla pagina successiva). In ogni caso, almeno un disco fisso, quello destinato a contenere il sistema operativo, deve essere sempre impostato come MASTER, sul canale primario del controller IDE.
Per l’installazione del floppy di solito c’è a disposizione un solo vano con accesso esterno, per cui l’unica cosa da fare è sincerarsi che l’unità sia posizionata in modo che il tasto di espulsione del disco sia accessibile dall’esterno. Prima di inserire il lettore CD/masterizzatore, invece, occorre rimuovere il coperchio che chiude ogni vano libero quindi, con l’aiuto di un cacciavite e una certa cautela per non farsi male alle mani, bisogna rimuovere la barra metallica che in genere blocca l’inserimento del dispositivo. A questo punto fate scivolare il lettore CD dentro al case dall’esterno verso l’interno, fino a quando il suo pannello frontale non sarà correttamente allineato. Ora inserite e serrate bene le viti di ancoraggio sul telaio del cabinet.
Anche in questo caso ricordatevi prima di impostare correttamente lo stato, MASTER o SLAVE dell’unità. A questo punto bisogna procedere al collegamento con l’alimentatore e con la scheda madre. Anche in questo caso non si tratta di un’operazione difficile. I cavi di alimentazione, infatti, sono tutti sagomati in modo tale che non sia possibile invertire le polarità, se non forzando i connettori. I cavi per il trasferimento dei dati, che possono essere sia piatti sia a sezione circolare, sono anch’ essi dotati di connettori che mettono al riparo da sbagli e, in ogni caso, dispongono anche di un codice colore che fornisce un’ulteriore garanzia. I cavi IDE, infatti, hanno 40 pin e il numero 1 si trova in corrispondenza del lato colorato di rosso (Figura 8). Ultimati i collegamenti, ricordatevi di disporre i cavi in modo che non impediscano la circolazione dell’aria, per esempio ancorandoli con delle fascette al telaio del cabinet, laddove possibile.
Schede AGP e PCI
A partire dal 1997, con il debutto del chipset Intel 440LX, le schede video sono migrate su un apposito bus, l’AGP. Si tratta di uno slot, di solito di colore marrone, che è posto tra il processore e gli slot PCI, cui è peraltro allineato e parallelo (Figura 10). Dotato di un sistema di bloccaggio, indispensabile specie per le schede più lunghe e pesanti, questo slot è sagomato in modo tale che non sia possibile sbagliare l’inserimento della scheda.
Procedete in modo analogo a quanto visto con la RAM e posizionate la scheda video in modo che non solo i piedini siano allineati sullo slot, ma che la staffa esterna si inserisca correttamente lungo il retro del case, così che la presa VGArisultati accessibile. Una volta verificate queste condizioni, esercitate una pressione decisa ma non eccessiva per inserire il pettine fino in fondo, quindi fissate la staffa al telaio del case con l’ausilio di un cacciavite (Figura 11). Operate allo stesso modo anche con altre eventuali schede PCI, tenendo presente solo altri due fattori: che in questo caso non esistono sistemi di blocco sullo slot e che, a causa della necessaria condivisione degli IRQ, in caso di numerose schede PCI, verificate che non si generino conflitti tra i diversi dispositivi. Ultimate anche queste operazioni non vi resta che chiudere il pc, collegarlo a monitor, mouse, tastiera e presa di corrente e verificare la corretta accensione del pc. Se tutto fila liscio il passo successivo sarà la corretta impostazione dei parametri e delle opzioni del BIOS. Ma per questo argomento vi rimandiamo all’articolo pubblicato Guida Bios