Soltanto di rado sulle pagine delle riviste di settore si possono leggere notizie o recensioni riguardo ai modem: questa situazione riflette un mercato piuttosto statico e, fortunatamente, una tecnologia abbastanza stabile. Di questi tempi, si tratta semplicemente di collegare una linea telefonica al retro del PC e connettersi con un ISP (Internet Service Provider).
C’è il modem, si può navigare…
Ma avete mai pensato che cos’altro si potrebbe fare con questa periferica? Le sue funzioni sono più avanzate di quanto si possa pensare. Vediamone alcune.
in un nome?
Il termine modem è la combinazione e la contrazione dei termini “modulatore/demodulatore”. Il significato di questa definizione è presto detto. Essenzialmente, tutti i modem convertono i dati digitali usati dal computer in un segnale acustico (e, quindi, analogico), che può essere trasmesso sulle normali linee telefoniche: operazione che viene definita “modulazione”. Allo stesso modo, il modem può ricevere in analogico e riconvertire in digitale tutti i dati che gli vengono inviati da un altro modem, pronti per essere elaborati dal computer: questa volta si parla di “demodulazione”.
Molto tempo fa, durante la Grande Guerra dei Modem che si è svolta nel 1998, abbiamo assistito alla lotta tra due standard (protocolli) nuovi ma incompatibili. Dispositivi che utilizzassero differenti standard semplicemente non potevano dialogare tra loro. Cosa sarebbe accaduto acquistando un modem con protocollo “X2” se il proprio provider avesse un giorno deciso di adottare lo standard “56Flex”?
Gli utenti si vennero ben presto a trovare in una situazione impossibile, nel timore che la potente periferica di oggi, avrebbe potuto trasformarsi in un inutile soprammobile domani.
Addirittura, il modello di modem acquistato cominciò a determinare il provider a cui ci si sarebbe rivolti per la connessione a Internet!
Fortunatamente, nel settore alla fine si è raggiunto un accordo e tutti i modem ora funzionano senza problemi, dal momento che si sono uniformati a uno standard comune chiamato V.90. Questioni di velocità I modem V.90 scaricano i dati (pagine Web, posta elettronica, messaggi dei newsgroup o qualsiasi altra cosa) da Internet con la velocità massima “teorica” di 56.000 bit al secondo, che costituisce un considerevole miglioramento rispetto al precedente valore massimo di 33.600 bps (bit per second), che caratterizzava le periferiche di vecchia generazione.
Abbiamo parlato di velocità massima “teorica”, dal momento che un buon numero di fattori può rallentare le prestazioni di un modem V.90: disturbi sulla linea telefonica, congestione di Internet e persino la distanza che intercorre tra il modem e la centralina telefonica di riferimento. Una velocità operativa di circa 30.000- 36.000 bps è in pratica la norma. Se un messaggio sullo schermo indica che il modem funziona a velocità considerevolmente inferiore, può essere opportuno verificare il tipo di unità di grandezza usata: capita spesso, per esempio, che la velocità venga indicata in Kbit, o anche in Kbyte (o KB), al secondo. Di conseguenza, 44.000 bps possono essere indicati come 44 Kbps, oppure come “soltanto” 5,5 KBps (dal momento che un byte è composto da otto bit).
Alcuni software poi, anziché segnalare la “velocità puntuale” indicano la “velocità media” calcolata sull’intera durata del collegamento o dello scarico dei file.