Programma per effettuare ingrandimenti alle foto


Programma per effettuare ingrandimenti alle fotoSe vi è capitato di usare le clip-art (quei piccoli disegnini che rimangono perfettamente dettagliati anche a ingrandimenti elevatissimi) avrete visto che è molto più facile ingrandire un disegno vettoriale – ovvero composto di linee e curve definite matematicamente – che un’immagine bitmap, ovvero composta da una matrice di pixel.Ora,supponiamo di avere un programma capace di caricare una immagine bitmap,e di esaminare il suo contenuto per ricostruire matematicamente le sue linee. Una volta creato un modello matematico vettoriale dell’immagine,il programma potrà ingrandirla come una clip-art,senza perdita di dettaglio.

Un programma di questo tipo è PhotoZoom Pro, prodotto da ShortCut e disponibile in versione Windows e Macintosh a 129 euro. Esso analizza le immagini e traduce i profili dei soggetti in particolari curve chiamate Spline. Sulla base di questa ricostruzione matematica è possibile ottenere ingrandimenti molto maggiori del solito a parità di qualità.

Ovviamente,ci sono immagini più adatte di altre a questo tipo di trattamento:foto che contengono linee nette e contrastate verranno ingrandite meglio di altre che presentano tinte pastello e contrasti poco accentuati.Sta di fatto che spesso programmi di questo tipo consentono ingrandimenti altrimenti impensabili,come è visibile nell’esempio qui sotto. Un consiglio:se utilizzate un programma di questo tipo per ingrandire un dettaglio,conviene applicare l’ingrandimento a tutta la foto e solo in seguito andare a ritagliare accuratamente il soggetto da reincollare nell’immagine originale; in questo modo si riducono di parecchio gli artefatti che si formano spesso ai margini della selezione,e che tendono a rivelare il fotomontaggio eseguito.

PhotoZoom Pro utilizza particolari algoritmi matematici per produrre ingrandimenti impensabili con il solo PhotoShop o con altri programmi generici di fotoritocco

PhotoZoom è un software di ingrandimento dell’immagine da utilizzare con Adobe Photoshop e Corel Paint Shop Pro.

PhotoZoom è compatibile con:

Adobe Photoshop (64-bit e 32-bit)
Adobe Photoshop Elements
Corel PaintShop Pro X5, X4
Corel PHOTO-PAINT X6 (64-bit e 32-bit)

Software supporta le seguenti lingue:
Inglese
Arabo
Cinese
Deutsch
Español
Français
Italiano
Giapponese
Russo

Requisiti di Sistena:

Mac o Microsoft Windows 8, 7, Vista, XP

Sito del  produttore: BenVista PhotoZoom 

Sempre più difficile

Torniamo ora alla sindrome del puntino. Nell’articolo Programmi di fotoritocco ingrandire una foto digitale  abbiamo Supposto di voler ingrandire un soggetto che risulta troppo lontano, in modo da dargli maggiore peso nell’inquadratura, ma senza rinunciare agli elementi dello sfondo, ovvero mantenendo tutto il campo inquadrato. Si tratta, in pratica, di avvicinare artificialmente il soggetto alla fotocamera, in modo che dietro di lui rimanga l’inquadratura completa della chiesa che abbiamo visitato o del parco dove facevamo trekking. Per vedere come procedere, abbiamo scelto la foto di una mandria di tori da corrida. Per motivi che non starò qui a spiegarvi, è consigliabile fotografare questi animali da rispettosa distanza. Supponiamo però che per dare più carattere all’ inquadratura (o per vantarvi con gli amici) vogliate avere un toro più vicino – per esempio il terzo da sinistra, che sta pacificamente pascolando ma potrebbe anche avere la testa bassa perché si prepara ad attaccarvi.

Per ingrandire questo dettaglio, per prima cosa bisogna isolarlo dallo sfondo, creando una selezione. I programmi di fotoritocco mettono a disposizione diversi strumenti per creare selezioni a profilo libero. In PhotoShop potremmo servirci dello strumento Lazo, della Bacchetta Magica, dei Tracciati o delle Maschere; Elements, più spartano, ha qualche strumento di meno. In questo caso particolare, visto che il soggetto è quasi monocromatico e ben distinto dal verde del prato, il metodo più veloce è ricorrere alla bacchetta magica e rifinire i dettagli usando il modo Maschera Veloce: tutto ciò che colorate è fuori dalla selezione, tutto ciò che non viene colorato fa parte della selezione. Isoliamo dunque il nostro toro e copiamolo su un nuovo livello, o se preferite create un’immagine vuota sufficientemente grande e copiatelo lì; poi andiamo nel menu Immagine, Ridimensiona, Scala (Modifica, Trasforma, Scala nel PhotoShop “Pro”) e procediamo a ingrandire il toro trascinando l’angolo del rettangolo di ridimensionamento. Se invece del livello usate un file separato, operate dal menu Immagine, Dimensioni Immagine con la stessa logica applicata in precedenza per la foto del fenicottero.

Ottenute le dimensioni volute, se avete lavorato su un file a parte ricopiate e reincollate il toro ingrandito; se avete lavorato su un livello, controllate che si trovi sopra il livello di sfondo, e riposizionate il toro dove serve – ricordate che ora è più grande, quindi per mantenere la prospettiva corretta va messo più in basso nel prato. A questo punto, se non avete esagerato con l’ingrandimento, il nuovo toro sembrerà essere stato lì da sempre. Nel caso appaia un po’ “leggero” – ovvero sembra che stia volando – ricordatevi di creargli un’ombra sul terreno, scurendo leggermente il prato (per la posizione, guardate dove hanno le ombre gli altri oggetti presenti nello scatto. Se invece avete esagerato con l’ingrandimento, avrete una curiosa macchia scura dai profili quadrettati piazzata in primo piano, con sullo sfondo un prato e dei tori nitidissimi ma lontani.

Se il fattore di ingrandimento che vi serviva era proprio questo, significa che le limitate capacità dei programmi di fotoritocco non bastano: bisogna ricorrere a strumenti dedicati, che in alcuni casi ottengono migliori risultati (vedi riquadro) a prezzo però di costi elevati e spesso ingiustificati per un uso puramente hobbistico.

Se volete sperimentare, sul sito benvista è disponibile una versione demo del programma dedicato PhotoZoomPro con cui potete farvi un’idea di cosa si può ottenere. Ma, lo ripetiamo ancora una volta, non aspettatevi miracoli. La regola da seguire, come sempre, è di fare la foto giusta fin dall’inizio