Misurare le prestazioni della connessione Internet


Test di velocità della connessione a Internet

La prima cosa da fare è misurare le prestazioni della propria connessione:

Test di ADSL - Speedtestsolo così sarà possibile verificare poi eventuali incrementi dell’efficienza. A questo fine vi consigliamo di utilizzare lo strumento on-line per effettuare lo Speed Test.

Naturalmente, dal momento che si tratta soltanto di procurarsi un parametro di confronto attendibile, se già utilizzate altri “meter” per la valutazione della velocità della connessione potete continuare a far riferimento a quelli. L’importante è che utilizziate il medesimo strumento per ogni misurazione. Collegatevi dunque all’indirizzo per effettuare il test gratis per misurare le prestazioni della connessione. Interrompete qualunque attività che coinvolga l’uso della Rete (download in corso, programmi di messaggistica, client di posta e quant’altro possa sottrarre banda alla vostra connessione) e, quindi, fate clic sul pulsante “Start Speed Test”. A questo punto il programma simulerà il download di un singolo file per dieci volte consecutive, determinando il valore medio che viene indicato in rosso sulla riga al piede della finestra. La velocità è misurata in Kbit al secondo. A questo punto passiamo all’analisi vera e propria della connessione.

Reindirizzate il vostro browser al sito dslreports.com. “Broadband reports” è probabilmente il sito più prestigioso tra quelli dedicati all’ottimizzazione delle connessioni in banda larga. E’ punto di incontro dell’utenza mondiale che qui mette a confronto le prestazioni dei propri collegamenti Internet, si scambia consigli e può usufruire di numerose utility per modificare i parametri di rete. Nella colonna sinistra della homepage, selezionate la voce “Our tools” per accedere alla raccolta di programmi e strumenti online a disposizione degli utenti. Cogliamo l’occasione per segnalarvi, in particolare, “Your IP address/IP Whois” (per rintracciare i server che fanno capo a un determinato indirizzo IP, o più semplicemente per individuare il proprio IP), “Full Security Scans (per verificare l’effettiva protezione del proprio PC da attacchi hacker), “Speed test” (un’utility per verificare la velocità della propria connessione in banda larga con collegamenti a server particolarmente distanti dall’Italia) e “Doctor Ping” utile per verificare la latenza della propria connessione.

In questo caso noi ci dedichiamo però soltanto a “Tweak Test”. Dunque, nella sezione “Java tools” (ossia utility, dette “applet”, programmate in linguaggio Java) fate clic su “Tweak Test” Grazie a questo strumento potrete verificare se il vostro PC è correttamente configurato per la banda larga. Ove non riusciste a visualizzare correttamente la finestrella evidenziata in figura, significa che il supporto Java del vostro operativo non funziona correttamente. In questo caso potete rimediare facilmente aggiornando gratuitamente la cosiddetta “Microsoft Java Virtual Machine” all’indirizzo https://www.java.com/it/download/. Se la finestra del Tweak Tester compare correttamente, potete fare clic sul pulsante Start sottostante, avviando l’analisi. Evitate qualunque altra attività che coinvolga l’uso della Rete fino al completamento del test. L’analisi viene effettua sul download di un file campione di circa 146 Kb e, a seconda della velocità della vostra connessione, può richiedere da qualche secondo a pochi minuti. Tenete presente che è possibile effettuare il test solo cinque volte consecutivamente, dopodiché il sito, per dare spazio ad altri utenti, impone una pausa di alcune ore prima che sia possibile ripeterlo nuovamente.

Se doveste ricevere un messaggio d’errore del tipo “The test server was unreacheable or offline”, ciò significa che il server utilizzato da Tweak Tester è al momento inattivo. Capita…

Non fatevi prendere dallo sconforto e riprovate più tardi. Se il messaggio è accompagnato anche dalla dicitura “Operation timed out” ciò può significare che il test non può essere eseguito a causa di un firewall attivo che ostacola la trasmissione dei dati. In questo caso disabilitate momentaneamente il vostro eventuale firewall e ripetete il test. Dopo alcuni secondi (o minuti), se tutto è andato a buon fine, nella finestrella Tweak Tester apparirà un messaggio che segnala il termine del test. A questo punto fate clic sul bottone “Results” per passare alla fase successiva dell’operazione. Ora che il Tweak Tester ha analizzato le performance della vostra connessione, dovete fornirgliene una precisa descrizione: potete farlo nella nuova schermata che vi verrà mostrata a video.

Nella casella Service selezione il tipo di connessione utilizzata. Se si disponete di una connessione in fibra ottica o, rara in Italia, con cavo coassiale, scegliete “cable” Nella casella a discesa “Speed” indicate la velocità nominale della vostra connessione. Non stiamo parlando della velocità effettiva, bensì quella pubblicizzata dal vostro Internet Provider, espressa in Kbit per secondo. Saranno quindi 9.999 Kbit per una connessione in fibra Fastweb (non potete inserire il valore 10.000 perché la casella non accetta un numero di 5 cifre), 640 Kbit per una ADSL veloce, 320 Kbit un’ADSL economica e via dicendo. Nella casella “Operating system” selezionate invece semplicemente il sistema operativo installato sul vostro computer. Nell’ultima casella a destra, “Connection”, dovete selezionare il protocollo che governa il vostro tipo di connessione.

Nulla di cui spaventarsi.

E’ sufficiente chiedere al vostro fornitore di connettività. La scelta standard per cavo e fibra ottica è “Normal”. Se utilizzate una ADSL, chiedete al vostro provider se si tratta di una connessione PPPoA (over ATM) o PPPoE (over Ethernet): nel primo caso selezionate “PPPoA”, nel secondo utilizzate “Normal”. A questo punto non vi rimane altro che fare clic sul tasto “Reccomend”. Ecco finalmente il premio a tanti sforzi. Davanti a voi dovrebbe apparire un elenco di sigle e numeri. Niente panico.

La colonna di sinistra, evidenziata in verde, riporta la configurazione della vostra connessione come risulta dalla lettura del registro di Windows. Sotto quella colonna, alla voce “Notes and reccomendations” trovate raggruppati i consigli principali. Un’icona sotto forma di punto esclamativo in un triangolo giallo vi segnala che vi sono delle modifiche da apportare per migliorare la connessione. In particolare potreste trovare un’indicazione che invita a modificare il valore di “RWIN”, scegliendolo nell’intervallo indicato. In figura, per esempio, Tweak Tester suggerisce di selezionare un valore di RWIN compreso tra 94.900 e 251.120.

La presenza di una faccina gialla sorridente indica invece che le cose vanno bene così come sono. La colonna centrale riassume le performance fatte registrare dalla connessione durante il test. La voce che vi interessa, in quanto riassume tutte quelle dell’elenco in un valore “intelleggibile”, è l’ultima: “Transfer Efficiency”. Più questo valore è vicino al 100%, meno sono i pacchetti di dati andati perduti o ritrasmessi durante il trasferimento.

La presenza di una faccina gialla a fianco della dicitura “Good data stream” conferma la stabilità del flusso dei dati e comprova anche che le attuali impostazioni del registro han no consentito un flusso di dati con poca o nulla “frammentazione di rete” La colonna a destra, denominata “ICMP (ping) check”, riporta i valori di latenza registrati attraverso la vostra connessione. In pratica, il server utilizzato per il test ha “pingato” il vosto PC per 10 volte consecutive, registrandone la latenza. Più è basso il valore medio di “ping”, più velocemente dati transitano lungo la vostra connessione. Ancora più importante è la stabilità della latenza, attestata da una sequenza dei valori di “ping” simili tra loro. In questo caso comparirà la solita faccina gialla sorridente. Che fare ora? Per ogni problema rilevato, il sito propone un suggerimento operativo (purtroppo in inglese).

Tuttavia la modifica più importante è quella relativa al nuovo valore di “RWIN” che il test potrebbe avervi suggerito.

Tweak Test non vi indica comunque un valore esatto, bensì un intervallo: qualunque valore compreso al suo interno dovrebbe migliorare la vostra connessione, a patto però che sia un multiplo pari del vostro “MSS” (siete andati a pagina 34?). Ricordiamo che l’MSS si calcola sottraendo 40 dall’MTU. Se il vostro MTU è 1500, il vostro MSS è 1460. In questo caso, tanto per rifarci all’intervallo esemplificato poc’anzi, potrete scegliere un RWIN che sia 96.360, 99.280, 102.200, 105.120, 108.040, e via di questo passo fino a 251.120 (pari a 1460 x 172): sono infatti tutti multipli pari di 1460. Non c’è un sistema per azzeccare esattamente il valore migliore in assoluto, ed è necessario andare per tentativi: provate, per esempio, con i valori estremi e con quello mediano. Per inserire il valore RWIN prescelto nel registro di Windows, avrete bisogno di un programma specifico. Il più semplice e immediato (e soprattutto gratuito) nel suo genere è probabilmente “Dr TCP” che potete scaricare dal sito dslreports.com/drtcp. Qui, fate semplicemente clic sul file zippato “Drtcp021.zip” in cima alla pagina, oppure su “Drtcp021.exe”, il suo omologo non compresso. Il primo andrà decompresso con Winzip dopo il download. Non appena avrete scaricato il programma, facendo clic su “Salva” e selezionando il desktop come destinazione, l’icona relatica a Dr TCP comparirà sulla scrivania di Windows.

Un clic su di essa e il programma viene avviato, senza neppure la necessità di installarlo.

A questo punto dovete soltanto compilare alcune dei campi presenti nella piccola schermata del Dr TCP. Non preoccupatevi di capire il significato di tutte le voci: quelle che contano effettivamente riguardano solo i soliti MTU e RWIN.

A. Inserite nella casella “TCP Receive Windows” il valore RWIN che avete scelto nell’ambito dell’intervallo segnalatovi da Tweak Tester.

B. Nella sezione “Adapter Setting” selezionate il vostro dispositivo di accesso remoto (la scheda di rete o il modem DSL) e inserite nella casella “MTU” il valore 1500 (1492 se disponete di una DSL PPPoE)

C. Se l’RWIN che avete inserito è superiore a 65.535, fate comparire la dicitura “Yes” a fianco della voce “Windows Scaling”, agendo sul pulsante di selezione. Non potete usare questa opzione con Windows (prima edizione).

D. Lasciate (o selezionate) l’opzione “Time Stamping” su “No”, a meno che la vostra connessione non mostri una latenza grandemente variabile (come capita, per esempio, nelle connessioni satellitari). Il Tweak Tester dovrebbe avervi dato indicazioni in merito.

E. Lasciate (o selezionate) l’opzione “Selective Acks” su “No”.

F. Impostate “Path MTU Discovery” su “No”. Questa opzione dovrebbe permettere al software di individuare autonomamente il valore ottimale di MTU, ma voi lo avete già inserito manualmente (vero?).

G. Impostate “Black Hole Detection” su “No” se avete già inserito manualmente il valore MTU.

H. Lasciate invariato il campo “Max. Duplicate ACKs”.

I. Lasciate invariato il valore di “TTL”, se presente. Altrimenti digitate “128”.

J. Lasciate vuoto il campo ICS.

 

Terminate le immissioni dei dati, fate clic sul pulsante Save e, quindi, su Exit. Riavviate ora il PC: il software aggiornerà automaticamente tutte le chiavi di registro con le impostazioni inserite. A questo punto non vi rimane che sperimentare le prestazioni della vostra connessione, per esempio riprovando un test di NetSpeed. Per ottenere i migliori risultati probabilmente dovrete fare qualche tentativo ulteriore, cambiando ancora il valore di RWIN (scelto sempre nell’intervallo segnalato da Tweak Tester) in Dr TCP. Ricordate che, affinché le modifiche abbiano effetto, dovrete comunque riavviare il PC.

In bocca al lupo e buona connessione a tutti!