MetaTAG HTML


seo-ottimizzazioneCreare elenchi puntati e numerati con le funzionalità native di Dreamweaver o intervenendo sul codice Nella versione MX del programma, l’area di lavoro è molto cambiata. Ecco come fare per ripristinare la “vecchia” visualizzazione.

Programmi come Frontpage o Dreamweaver consentono anche agli utenti meno esperti di essere subito, o quasi, produttivi, senza per questo conoscere approfonditamente il linguaggio di scripting utilizzato dal programma.
Il vantaggio di conoscere bene HTML, invece, è quello di riuscire a ottenere dalla pagina sviluppata esattamente i risultati che voi desiderate, sia in termini di resa grafica sia per quanto riguarda la gestione del contenuto. Prendete come esempio gli elenchi puntati e numerati.

Utilizzando un programma di gestione visuale del codice, come Dreamweaver, voi troverete nel menu flottante delle proprietà, che potete attivare facendo clic sulle voci FINESTRA/PROPRIETÀ, oppure premendo la combinazione di tasti CTRL+F3, i pulsanti necessari per la creazione di elenchi puntati e numerati.

Se andate a esaminare il codice creato in questo modo, vedrete che per quanto riguarda gli elenchi puntati la coppia di TAG utilizzata è UL e LI chiusi tra < >.

Il primo sta per Unorder List, ossia elenco non ordinato, mentre il secondo identifica i singoli elementi della lista. Allo stesso modo, se attivate un elenco numerato, vedrete che il TAG utilizzato è quello nominato OL chiuso tra < >che corrisponde a Ordered List. Questi sono i due tipi di elenco che potrete inserire in maniera visuale.
Ne esiste però un’altra tipologia estremamente utile, chiamata ELENCO DI DEFINIZIONI, che gestisce gli elenchi di voci principali e secondarie (solitamente spiegazioni relative alla voce principale). Tale strutturazione dell’elenco serve a chi utilizza le cosiddette “tecnologie assistive”, come quelle dei dispositivi di lettura Braille, e non può essere inserita nella vostra pagina in maniera visuale, ma richiede un intervento a livello di codice.
I TAG da utilizzare in questo caso sono DL , che indica l’inizio della lista delle definizioni, DT , che identifica i singoli elementi delle voci principali e DD per determinare quelle relative alle spiegazioni dei termini principali. Il modo in cui tale lista apparirà a video dipende dal browser utilizzato. Nella maggior parte dei casi la voce principale apparirà a sinistra della finestra mentre quella secondaria sulla riga successiva. Se la prima è di tre caratteri o meno, la seconda, relativa alla spiegazione, potrà apparire sulla medesima riga di quella principale.

Proteggere HTML d’accessi indesiderati

Chi utilizza per la prima volta Dreamweaver MX potrebbe rimanere disorientato dal cambiamento abbastanza drastico dell’area di lavoro, che adotta una nuova MDI (acronimo che sta per Multiple Document Interface), in grado di ottimizzare l’utilizzo di tutti gli elementi del programma. Se volete tornare a una visualizzazione che vi ricordi la vecchia versione di Dreamweaver, vi basterà fare clic sulle voci MODIFICA/PREFERENZE e selezionare la categoria GENERALI.
A questo punto, fate clic sul pulsante CAMBIA AREA DI LAVORO e selezionate il comando AREA DI LAVORO DI DREAMWEAVER . Sempre da questa finestra avrete la possibilità di ritornare alla visualizzazione standard e di attivare anche la modalità HOMESITE/STILE-CODIFICA che prevede, come vista di default, quella denominata CODICE, particolarmente apprezzata dagli sviluppatori che preferiscono lavorare a livello codice, piuttosto che grafico.
Dalla finestra di tale categoria potreteanche determinare il dizionario ortografico da utilizzare nello sviluppo dei contenuti delle vostre pagine, nonché il sistema di gestione dei link relativi ai file che vengono spostati dalla loro posizione d’origine.

Di default tale impostazione è su RICHIEDI, ma voi potrete obbligare il programma ad aggiornarli sempre.

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