Fuel Codemasters di giochi di guida


Codemasters è sinonimo di giochi di guida. La storica casa inglese ha infatti legato la sua fortuna a titoli di corse come Colin McRae Rally, F1, Race Driver e Toca Race Driver. Con questo Fuel la software house tenta di ripetere il successo dei precedenti racing-game ma, nonostante qualche buona trovata, la qualità complessiva del titolo è ben lontana da quella dalle altre produzioni del passato.

Codemasters è sinonimo di giochi di guida.

L’elemento più originale del gioco è il gigantesco scenario liberamente esplorabile (pari a circa 14.000 Km) in cui spiagge e deserti sabbiosi si alternano a montagne rocciose, boschi e verdi campagne. L’obiettivo principale in Fuel è quello di recuperare quanta più benzina possibile raccogliendo delle taniche bianche. Nel gioco, infatti, il carburante costituisce l’equivalente del denaro e permette di acquistare nuovi veicoli il cui aspetto estetico può essere liberamente personalizzato.

Per recuperare le taniche si è così obbligati non solo a vincere le gare proposte dalla Campagna Principale, ma anche a esplorare anche lo scenario. Quest’ultimo è indubbiamente enorme (il più grande mai visto in un gioco di corse) ma anche fin troppo vuoto e desolato. Inoltre, nonostante l’aiuto fornito da un sistema GPS, durante le peregrinazioni capita spesso di perdersi, anche a causa del sopraggiungere di tempeste e tornado che fanno smarrire l’orientamento.

 

Dal punto di vista grafico il prodotto di Codemasters è di qualità… mista. Mentre gli scenari dei circuiti sono realizzati con una certa approssimazione, il frame rate è più che buono, e le auto sono riprodotte in modo egregio così come gli oggetti che fanno da contorno alle piste (molti dei quali vanno in frantumi se travolti dalle auto). Il gioco propone una sessantina di diversi veicoli che possono essere acquistati mano a mano che si vincono le gare: i bolidi si suddividono in sei categorie (tra cui SUV, Buggie, Moto da cross e Camion) e si differenziano tra loro per caratteristiche quali la velocità, l’accelerazione e l’aderenza, ma sono tutte piuttosto facili da guidare. Dopo qualche gara ci si accorge infatti che basta poco per padroneggiare qualsiasi mezzo, ma anche che il modello di guida non è propriamente “semplice” quanto piuttosto “semplicistico”. Le routine di intelligenza artificiale che determinano la condotta delle macchine in gara non premiano infatti un approccio aggressivo alla corsa né, tanto meno, una guida pulita.

 

Purtroppo l’unico modo per far “mangiare la polvere” agli avversari consiste nell’ incolonnarsi nel trenino delle auto e guadagnare velocità fino a superare i mezzi che stanno davanti. Non mancano poi sfide particolari come, per esempio, Seek And Destroy (nella quale si devono distruggere gli avversari entro un certo limite di tempo) o Chopper Chase (dove si deve gareggiare addirittura con un elicottero!): contribuiscono a rendere Fuel un po’ più vario, ma non riescono certo a risollevarne le sorti. È da segnalare infine il ricco comparto multiplayer, che prevede modalità dedicate sia al gioco competitivo fino a sedici giocatori, sia a quello cooperativo fino a un massimo di quattro utenti.

Video dei paesaggi del gioco  Fuel