Cavi per le reti Ethernet


CAVI DRITTI O ROVESCIATI
Durante la stesura dei cavi in una piccola rete locale ci sono alcuni dettagli importanti da considerare. In questa fase possono presentarsi diversi guai e i problemi maggiori, paradossalmente, si verificano in reti molto piccole, per esempio quando si vogliono collegare due pc nella propria abitazione. Questo succede soprattutto perché ci sono meno risorse economiche da dedicare e, di conseguenza, gli utenti tendono a risparmiare il più possibile, a volte anche troppo! In caso di problemi, il primo dettaglio da verificare è il cablaggio, per esempio per controllare se si sta utilizzando un cavo assemblato in maniera corretta.

I cavi per le reti Ethernet devono infatti rispettare una codifica di colori stabiliti da enti di standardizzazione internazionali. Questi tipi di cavi (chiamati “dritti”, in inglese straight through) sono composti da una serie di fili colorati ordinati secondo una precisa sequenza: quello arancione-bianco corrisponde al primo pin da sinistra, quello tutto arancione al secondo, quello verde bianco al terzo pin e così via. Questi sono i cavi da usare quando si hanno un “hub” o uno “switch” o ancora quando si collega il proprio computer a un modem Ethernet per l’ADSL. In tal caso sarà il dispositivo a provvedere all’inversione dei conduttori elettrici in modo che il segnale di trasmissione proveniente da un computer sia smistato sul filo di ricezione del sistema destinatario. Spesso si fa l’errore di usare questo tipo di cavi quando si vuole mettere in rete due computer senza usare un hub. In questi casi si deve invece usare un cavo invertito (in inglese crossover).

Questi cavi sono riconoscibili perché i colori sono disposti in maniera diversa alle due estremità: il segnale di trasmissione di un capo finisce cioè nel pin di ricezione dell’altra estremità. Quando il problema sembra grave, per esempio manca completamente la connessione, è sempre bene verificare che si stiano usando i cavi giusti. Cavi “dritti” per connettersi con altri apparati di rete e cavi “invertiti” per collegare due computer tra loro in modo diretto. Il cavo invertito va usato anche quando si collegano in cascata due hub, anche se molti modelli sono ora in grado di accettare entrambi i tipi di cablaggio. In ogni caso, è difficile fare confusione se si osservano attentamente le estremità dei cavi: se le sequenze colorate dei fili sono identiche si tratta di un cavo dritto, se sono diverse si tratta invece di un cavo invertito. Chi dell’allestimento delle reti ha fatto la propria ragion di vita, può optare per un sistema più scientifico, ossia per l’uso di un tester di continuità. Si tratta di un piccolo dispositivo che si collega a un capo del cavo insieme a un terminatore sull’altra estremità.

Una doppia serie numerata di LED mostra l’abbinamento dei pin nelle due estremità. In un cavo dritto i LED dovrebbero accendersi in maniera sequenziale: 1-1, 2-2, 3-3, e così via, mentre in un cavo invertito il LED 1 sarà accesso insieme al LED 3, il LED 2 sarà abbinato al LED 6 e così via. Questi piccoli apparecchi costano intorno ai 30 euro e sono di uso immediato.

ERRORI DI CATEGORIA
Ci sono molte situazioni in cui il collegamento tra i vari sistemi di una rete non denuncia problemi di stabilità ma, a causa di una banda passante complessivamente molto bassa, genera frequenti errori di trasmissione. Tipicamente problemi di questo tipo si verifica non su un solo pc, ma su tutti i client della LAN. Bisogna subito verificare la categoria del cavo, ovvero la capacità del mezzo di veicolare le informazioni a velocità precise. Per le attuali reti a 100 megabit al secondo (Mbit/s) serve un cavo in categoria 5.

L’utilizzo di una categoria inferiore porterebbe proprio a problemi di trasmissione e a un elevato tasso di errori. Se la categoria del cavo è giusta, ma gli errori persistono in maniera omogenea su tutte le macchine, bisogna verificare alcuni dettagli che spesso si tralasciano, come per esempio lo stato degli spinotti. Anche questi elementi devono essere in categoria 5, ma molte installazioni, soprattutto quelle più datate, possono avere cavi in categoria 5 e placchette di connessione in categoria 3. In tutti questi casi la soluzione è semplice: dopo aver fatto le opportune verifiche su una singola connessione, occorre procedere alla sostituzione di tutte le altre placche.

Lo schema dei cavi “invertiti”

ESTREMITÀ1ESTREMITÀ 2
Arancio-biancoVerde-bianco
ArancioVerde
Verde-biancoArancio-bianco
BluMarrone
Blu-biancoMarrone-bianco
Marrone-biancoBlu-bianco
VerdeArancio
MarroneBlu

Nota: tenendo la clip verso il basso, il pin numero 1, l’arancio bianco o il verde-bianco, è il conduttore più a sinistra